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Topic: NBA  (Letto 336655 volte)

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Offline Sonny Boy

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« Risposta #555 il: Marzo 27, 2012, 09:23:15 am »
La giornata tipo di Lebron James
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

    Online chughino

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    « Risposta #556 il: Marzo 27, 2012, 10:28:26 am »
    La giornata tipo di Lebron James
    Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

    Tutto molto bello e Reale  :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: (scherzo spassosissimo)
    Ma ti ricordo che Spolstra arriva sempre con in mano le casstte (lui ama i VHS) dei Bulls di MJ con su scritto LBJ tu si il "prescelto" ma lui è DIO

      Offline Sonny Boy

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      « Risposta #557 il: Marzo 27, 2012, 18:50:23 pm »
      Immaginate qualcosa del genere in italia


        Offline Rafaniello

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        « Risposta #558 il: Marzo 28, 2012, 01:26:41 am »

          Offline Sonny Boy

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          « Risposta #559 il: Marzo 28, 2012, 09:20:18 am »

          :ahha:
          guarda questa black mamba vs white mamba

            Online chughino

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            « Risposta #560 il: Marzo 28, 2012, 09:22:42 am »
            Immaginate qualcosa del genere in italia

            Si ad ogni  gol di Lucarelli!

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              « Risposta #561 il: Marzo 28, 2012, 09:24:00 am »
              Brandon Knight ad un certo punto della partita di ieri aveva sete, aveva bisogno di un po' di energia. Ed ha così deciso di unire l'utile al dilettevole..salva una palla volando dentro il mega secchio dei Gatorade


                Offline Sonny Boy

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                « Risposta #562 il: Marzo 31, 2012, 08:53:42 am »
                Shaq presenta i cinque momenti più divertenti della settimana NBA con prodezze di Cousins, Davis, Perkins, l'uomo mascherato che da una musata al canestro incredibile e....JAVALE MCGEE nell'ultima sua partita con Washington. Un inedito super!! Buon divertimento

                !

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                  « Risposta #563 il: Aprile 01, 2012, 10:17:25 am »
                  Signori e signori, Kobe Bryant.Dopo aver totalizzato 0/15 dal campo nei primi 3 quarti realizza il suo primo canestro a 7’31’’ dalla ultima sirena e decide il match con questa tripla

                    Offline Sonny Boy

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                    « Risposta #564 il: Aprile 02, 2012, 09:15:55 am »
                    @el galactico

                    Stagione finita per Jeremy Lin. Si è interrotta a mezz'aria la parabola di questo prodotto di Harward (università dal grande blasone accademico ma di scarse tradizioni cestistiche) che era riuscito a conquistare la tifoseria dei New York Knicks, e di tutto il pubblico appassionato di basket, inanellando prestazioni sorprendenti a doppia cifra partendo dalla panchina. Il play di origini asiatiche, ma nato a Palo Alto e cresciuto in California, dovrà subire un intervento chirurgico al ginocchio e starà fuori per almeno sei settimane, mettendo probabilmente la parola fine alla sua straordinaria stagione.
                    IL COMUNICATO - In un comunicato, la franchigia newyorkese informa che gli esami a cui è stato sottoposto il giocatore hanno rivelato una lesione al menisco. Con la regular season che termina il 26 aprile, il playmaker di origini cinesi che ha entusiasmato l'America è probabilmente fuori per il resto della stagione, indipendentemente dal fatto che i Knicks faranno o meno i playoff. Lin la prende con filosofia e dichiara: «Se mi fossi infortunato ad inizio stagione chissà dove sarei ora. Forse senza lavoro e probabilmente a lottare per un posto in Summer League».

                      Online la vile strada maestra

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                      « Risposta #565 il: Aprile 02, 2012, 14:33:15 pm »
                      :piango1:

                        Offline Sonny Boy

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                        « Risposta #566 il: Aprile 02, 2012, 14:34:49 pm »
                        Si narra che dopo questo poster Omer Asik abbia chiesto di tornare in Turchia. Con questa giocata, e questo salto, Russell Westbrook è alla numero 1 della notte. Bisognerebbe trovare un aggettivo per il salto e la schiacciata che ha fatto: mostruoso?


                          Offline 'Lucas

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                          « Risposta #567 il: Aprile 02, 2012, 14:56:42 pm »
                          "Carteresca"

                            Offline 'Lucas

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                            « Risposta #568 il: Aprile 02, 2012, 14:59:24 pm »
                            Comunque Dragic sta diventando nu Dio 'e PG e diventa pure FA a luglio

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                              • Omar Sivori
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                              « Risposta #569 il: Aprile 02, 2012, 15:04:08 pm »
                              Comunque Dragic sta diventando nu Dio 'e PG e diventa pure FA a luglio
                              Quando Goran Dragic giocava ai Phoenix Suns un certo Steve Nash amava ripetergli:

                              “Hey kid, just play your game. Don’t be upset (Ragazzo, fai la tua partita. Non preoccuparti).“

                              E c’è da scommettere che il nostro Goran (nativo di Lubjana classe 1986) continuerà a ripeterselo anche ora che non gioca più a Phoenix, sotto l’ala protettrice (ed educatrice) del playmaker per eccellenza, Steve Nash.
                              L’esperienza in Arizona per Dragic inizia nel 2008 scelto con la 45esima chiamata dai San Antonio Spurs, sempre attenti al mercato Europeo, i quali però lo rigirano subito a Phoenix in cambio di Malik Hairston ed i diritti di una futura scelta al secondo giro (rivelatosi poi DeJuan Blair).

                              Lo sloveno ha continuato a fare il suo gioco anche dopo la trade a sorpresa dell’anno passato che lo portò alla corte degli Houston Rockets in cambio di Aaron Brooks e di una prima scelta al draft (Nikola Mirotic).
                              Benchè privato del suo mentore Dragic ha comunque lavorato su se stesso divenendo prima ricambio di Lowry (con il placet di McHale che sin dal suo arrivo ai Rockets ha dato fiducia allo sloveno) e poi playmaker titolare a causa dell’infezione batterica che ha colpito lo stesso Lowry e lo sta tenendo ai box.
                              E come capita in tante storie di giocatori NBA, Dragic ha espresso sul parquet le sue migliori doti: punti e assist unite al profilo sempre basso.

                              Ma guai a pensare che lo sloveno non abbia anche personalità ed idee chiare per il suo futuro:

                              “Tutti si aspettavano che facessi lo stesso gioco di Nash, ma io sono diverso. I giornalisti a Phoenix si aspettavano da me lo stesso lavoro di una Star come Nash ma io non ho il suo stesso gioco. Non sono un suo clone.”

                              E riguardo la fiducia ricevuta da Alvin Gentry durante la sua permanenza ai Suns dice:

                              “Alvin mi ha dato un’opportunita, io mi sono rilassato e ho iniziato a giocare il mio basket. E quando fai una buona gara ti rendi conto che puoi giocare a questo livello. Questo ti apre le porte.”

                              Ma la vera fiducia è arrivata ai Rockets, e la sua maturazione si sta completando. Nelle 12 partite giocate in quintetto Dragic viaggia alla media di 16.4 punti conditi da 9.5 assist, 3.7 rimbalzi e 1.8 recuperi in quasi 37 minuti d’impiego e perla di questi ultimi otto match è senz’altro la gara del 20 marzo dove Dragic ha guidato Houston fatturando 16 punti, 13 assist oltre alla tripla decisiva che ha affossato i Los Angeles Lakers.
                              Senza dubbio questo ragazzo dimostra ancora una volta come la “scuola europea” sappia ancora produrre giocatori in grado di mettere in ordine i pezzi del complesso puzzle di una squadra NBA.

                              fonte basketcaffe

                                 

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