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Topic: NBA  (Letto 339815 volte)

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Offline 'Lucas

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« Risposta #1020 il: Giugno 25, 2012, 11:05:02 am »
Godiamoci LeBron, che se si sblocca psicologicamente sarà uno che vedremo passare na volta ogni 30 anni, ma non ci avventuriamo nei soliti paragoni  :bum:

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    « Risposta #1021 il: Giugno 25, 2012, 11:11:45 am »
    Godiamoci LeBron, che se si sblocca psicologicamente sarà uno che vedremo passare na volta ogni 30 anni, ma non ci avventuriamo nei soliti paragoni  :bum:
    uè lucas,allora dopo la lottery vuoi cimentarti anche con il draft

      Offline Sonny Boy

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      « Risposta #1022 il: Giugno 25, 2012, 11:40:31 am »
      E’ arrivato l’appuntamento annuale, in vista del Draft del prossimo giovedì, con gli sleepers, quei giocatori meno conosciuti di altri prospetti del college, ma in grado di avere da subito un impatto interessante nel mondo pro. Partiamo!

      ROYCE WHITE, ala grande, Iowa State: un bell’enigma questo ventunenne, i cui problemi di ansia e la paura di volare hanno un po’ oscurato gli effettivi punti a suo favore: e’ difficile trovare un giocatore di 2,08 m capace di condurre il gioco con la sua qualita’, e quindi candidato a un ruolo di point-forward nell’NBA, allo stesso tempo rischia di essere un giocatore ibrido, piccolo per competere con le ali grandi NBA, e allo stesso tempo in difficolta’ se si sposta troppo sul perimetro, dove non ha un jump-shoot particolarmente dominante. Visto il suo grado di maturita’, dimostrato nelle varie interviste pre-draft, puo’ essere in grado di dare subito un ottimo contributo e di integrarsi al meglio nella squadra che lo sceglierà, probabilmente dalla meta’ del primo round di scelte in poi. Ideale per Atlanta, qualora decidesse di cedere Josh Smith, o per Boston in fase di ricostruzione, sara’ interessante seguirne il percorso nella prossima stagione NBA.

      WILL BURTON, guardia tiratrice, Memphis: in salita le quotazioni di Burton, giocatore difficilmente classificabile come tiratore puro… e basta. Nel suo ruolo a Memphis ha dimostrato di essere un ottimo rimbalzista, e di avere un buon atletismo, di contro deve mettere su peso per reggere le platee NBA. Tenendo conto i miglioramenti fatti nel suo secondo anno NCAA, si capisce il progressivo interessamento dei vari scout pro, rispetto a giocatori piu’ maturi ma anche piu’ vecchi di Burton, e allo stesso tempo la possibilita’ di fare subito bene al primo impatto. Magari in una squadra come Chicago, a cui una dose di dinamismo nel ruolo di guardia andrebbe sicuramente a genio, quindi aspettatevi Burton scelto magari gia’ alla fine del primo round.

      ANDREW NICHOLSON, ala grande, St. Bonaventure: crescita inarrestabile sembra quella di Nicholson, destinato a qualcosa di piu’ di essere una prima scelta bassa, visto come all’NBA Draft Combine di Chicago di meta’ giugno si e’ messo in evidenza, tra misurazioni fisiche e sedute di tiro. Impressionante la sua apertura di braccia (2,20 m!), come la sua abilita’ al tiro, gia’ adatto alla linea da 3 dei pro: caratteristiche che lo rendono almeno un nuovo Ryan Anderson, o un David West se potenzia il fisico, ancora fragilino per le aree NBA. Dato potenzialmente ai Celtics, con la scelta numero 22, c’e’ il rischio che sia gia’ stato preso a quel punto: di “lunghi” in grado di fare piu’ cose che non limitarsi a difendere il pitturato, c’e’ decisamente bisogno, e altre squadre stanno valutando attentamente lo sleeper dei Bonnies.

      TYSHAWN TAYLOR, play, Kansas: combo guard per eccellenza, il furetto di Kansas rischia di pagare una difficile collocazione nell’NBA: del resto, pur presentando ottimi skills atletici, e un’altezza (1,92 m) superiore a quella di molti play NBA, rimane piu’ un tiratore che un regista. Anche nell’ultima annata ai Jayhawks le sue scelte di gioco hanno spesso fatto storcere il naso, e le previsioni su una sua possibile scelta al primo turno sono state ribassate in negativo: quindi un punto interrogativo, come minimo un possibile play difensivo, un giocatore su cui scommettere una seconda scelta. La mancanza di significativi miglioramenti nell’ultimo anno da senior, fanno sicuramente sollevare dubbi per il suo futuro NBA.

      SCOTT MACHADO, play, Iona: tra i registi piu’ completi del draft, l’unico dubbio per Machado e’ che abbia raggiunto la sua completa maturazione, e non possa migliorare oltre le buone qualità di visione di gioco e leadership che ha dimostrato da senior. Non dotatissimo a livello fisico-atletico, sembra piu’ destinato a un ruolo di solido back-up play nei pro, e quindi solo nel secondo turno potrebbe essere una scelta su cui giocarci una pick, anche se non c’e’ grande richiesta di point-guards nel draft del prossimo giovedì.

      KYLE O’QUINN, centro, Norfolk State: esploso al torneo NCAA, e confermatosi al Portsmouth Invitional Tournament Team di aprile, e’ un centro leggermente sottodimensionato (2,11 m), ma con una prodigiosa apertura di braccia (2,24 m), dato che lo rende immediatamente buono per la NBA, anche se nell’immediato soprattutto come giocatore difensivo d’area. Deve migliorare il suo iq cestistico sicuramente, ma tra primo e secondo turno potra’ essere ottimo per chi, come Miami o Golden State, cerca braccia robuste e giovani per il pitturato.

      MILES PLUMLEE, centro, Duke: sempre all’ombra del piu’ celebrato fratello Mason, l’altro Plumlee sembra gia’ un caso curioso, cioe’ un giocatore neanche titolare al college per quattro anni, che invece di scomparire nel nulla, acquista sempre piu’ credito tra gli scout NBA. Questo per due motivi, il gioco di Duke soprattutto perimetrale, con pochi giochi studiati per valorizzare Miles, e i suoi ottimi dati atletici (1,04 m di salto verticale!), che fanno sperare di vedere in lui almeno un nuovo Jeff Foster: obiettivo non impossibile se avra’ la grinta necessaria, e che lo porteranno a essere scelto anche lui tra primo e secondo round, con molte squadre interessate.

      ORLANDO JOHNSON, guardia tiratrice, UC Santa Barbara: sottovalutato come molti senior, e giocatori provenienti da piccoli college, Johnson ha scalato le classifiche negli ultimi workout, soprattutto per i dati fisico-atletici che ha fatto vedere rispetto alla sua stagione da senior: fisico robusto da NBA, e atletismo piu’ che buono nel salto verticale e nell’apertura di braccia. Se non ha un’eccellenza particolare (tiro, penetrazione), e’ comunque un giocatore completo e ha un tifoso d’eccellenza: LeBron James, di cui ha frequentato l’Academy la scorsa estate, si e’ detto impressionato da Orlando, e detto dal King e’ un buon lasciapassare no???

      MIKE SCOTT, ala grande, Virginia: altro senior, quindi giocatore gia’ fatto e formato, ma anche dalle prospettive di miglioramento (avendo 24 anni) praticamente pari a zero. Chi lo prendera’ nel secondo turno di scelte avra’ comunque un buon giocatore d’area dotato anche di un ottimo tiro dal perimetro: non un fenomeno ma sicuramente un giocatore in grado di fare la rotation di una squadra NBA.

      KEVIN MURPHY, ala piccola, Tennessee Tech: swingman guardato con progressivo interesse dagli scout NBA, anche per la non grande abbondanza di giocatori di questo tipo al draft del 28. Capace sia di tirare bene anche dalla lunga distanza, che di andare a rimbalzo con continuita’, ovviamente il dubbio in questi casi e’ la possibilita’ di ripetersi nei pro: la speranza di fare uno steal come quello di Marshon Brooks da parte dei Nets al draft dello scorso anno, porteranno a sceglierlo a fine del primo round, o al massimo all’inizio del secondo turno di scelte.

      JARED CUNNINGHAM, combo guard, Oregon State: classico giocatore che spiazza, da un lato ha impressionato gli scout con la sua rapidita’ e la capacita’ di andare a concludere a canestro, da un lato l’altezza (1,92 m) lo rende sottodimensionato per giocare guardia nell’NBA, e consiglierebbero una transizione nel ruolo di play, cosa gia’ in parte avvenuta nei Beavers dove spesso dirigeva l’azione palla in mano. Dubbi che lo conducono nella parte bassa del primo round, non fosse per un tiro dalla media ancora da migliorare sarebbe un’ottima scelta per i Bulls.

      RENARDO SIDNEY, centro, Mississipi State: prendere Sidney rischia di essere un vero e proprio atto di fede, visti i numerosi problemi dentro e fuori dal campo di gioco, ma basterebbe il suo peso a creare campanelli d’allarme. 140 kili all’ultima misurazione di un mese fa, troppo anche per un 2,13 m, e i dubbi che mai Sidney possa essere un giocatore da NBA. E che gli skills ce li avrebbe, a partire dal senso del gioco e della posizione che dimostrò all’high-school, e che ne fecero uno dei top-prospect della nazione: dubitiamo che verrà scelto, ma se c’e’ uno sleeper per eccellenza, questo e’ Sidney.

      HOLLIS THOMPSON, ala piccola, Georgetown: giocatore da mattonella per eccellenza, e per questo spesso criticato gia’ al college, nell’ultimo anno ha cercato di migliorare e rendere piu’ vario il suo gioco, ma rimane soprattutto un tiratore puro, e così verra’ valutato al draft. Del resto la sua collocazione NBA non e’ difficile dal punto di vista difensivo, visto che con i suoi 2,08 m non gli manca il fisico per difendere i pariruolo nei pro.

      JAMYCHAEL GREEN, ala grande, Alabama: avesse fatto un anno da senior piu’ convincente, Green avrebbe visto crescere considerevolmente le sue quotazioni: così rimane un atletico giocatore d’area, nemmeno troppo (2,08 m) per l’NBA, che fa leva piu’ sulla fisicita’ che su una vera gamma di movimenti, e neanche l’anno da senior ha raffinato ulteriormente la sua tecnica di base. Jump-shooter erratico, tanto movimento, rimbalzi, aggressività: poco per i pro forse, ma una seconda scelta su di lui non e’ un grande azzardo se avete bisogno di un giocatore d’area capace di battersi su ogni pallone disponibile.

      ROBBIE HUMMEL, ala grande, Purdue: sappiamo tutti dei suoi tremendi infortuni, e dei dubbi sul fatto di come il suo fisico possa reagire alle platee NBA, ma visto la qualita’ del suo gioco (e del jumper in particolare), una scelta su di lui al secondo turno basso la metteremmo. Ancora piu’ probabile che venga undrafted, e si giochi le sue chance quest’estate.

      JET CHANG, guardia tiratrice, BYU Hawaii: non una semplice curiosita’ il giocatore di Taiwan, ma un tiratore formidabile, con una buona elevazione anche in ambito pro. In verita’ di lui si e’ visto troppo poco per giudicare le altre fasi di gioco, cosa che rende piu’ probabile un passaggio alla fondamentale Summer League di luglio.

      Tra un anno potremmo dire di averci azzeccato o meno, speriamo di avere altre soddisfazioni tipo Marshon Brooks o Kenneth Faried.

      Intanto, buon Draft a tutti…

      play.itusa

        Offline Sonny Boy

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        « Risposta #1023 il: Giugno 25, 2012, 21:57:29 pm »
        Mancano pochi giorni al Draft Nba del prossimo 28 giugno che si svolgerà al Prudential Center di Newark, evento che Basketcaffe seguirà in diretta con un ricco live, come già successo negli anni passati. I rumors impazzano, i giocatori stanno svolgendo i workout con le squadre e di conseguenza anche il Mock Draft, ovvero la previsione, cambia di continuo, risentendo delle varie voci. Scontata la prima chiamata da parte dei New Orleans Hornets, ovvero Anthony Davis, dalla 2 in giù è un assoluto rebus.




        Gli Charlotte Bobcats hanno “provinato” tantissimi giocatori. La scelta più sicura sembra Thomas Robinson, ala forte da Kansas, ma nelle ultime ore stanno salendo le quote di Harrison Barnes. L’ala piccola viene da North Carolina, quindi sarebbe l’enfant du pays, e pare intrighi parecchio il proprietario, Michael Jordan. Potrebbe anche essere che i Bobcats scambino le 2 con Cleveland in cambio della 4 e della 24: i Cavs vogliono a tutti i costi Brad Beal, la miglior guardia del Draft, ma temono che il ragazzo da Florida venga pescato alla 3 da Washington, che dopo aver preso Ariza via trade non sono più interessati a dei ’3′ come Barnes e Kidd-Gilchrist. Se non ci fossero trades, Cleveland punterebbe su Kidd-Gilchrist e Robinson andrebbe dritto a Sacramento.

        Alla 6 Portland va dritto su Andre Drummond mentre i Warriors, che hanno la 7, stanno cercando un’ala piccola. Stanno offrendo la scelta a tutti, compresi Heat e Thunder. Potrebbero però trovare un accordo con i Bulls, magari avendo in cambio Luol Deng. Altrimenti potrebbero puntare su Jeremy Lamb o Dion Waiters, visto che Perry Jones non intriga e gli obiettivi primari, Kidd-Gilchrist e Barnes, andranno via prima.

        Con la 8 i Raptors cercano un esterno: Lillard pare abbia convinto parecchio nei provini e dovrebbe essere ancora libero; altrimenti Waiters, Rivers e Lamb sarebbero valide alternative, e libere probabilmente. Alla 9 i Pistons sono interessati ad un lungo e secondo gli indiders di Espn non uscirebbero dai nomi di Henson e Leonard. Alla 13 i Phoenix Suns vorrebbero un playmaker: Lillard è il primo nome sulla lista, Marshall la seconda scelta. Piace anche Waiters, più guardia. Alla 15 Philadelphia pare voglia scommettere sul talento tutto da affinare di Perry Jones III mentre sembra che i Celtics abbiano promesso la chiamata a Royce White, ala piccola da Iowa State.

          Offline 'Lucas

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          « Risposta #1024 il: Giugno 26, 2012, 11:52:11 am »
          uè lucas,allora dopo la lottery vuoi cimentarti anche con il draft

          1.Davis 2.Barnes 3.Gildchrist 4.Beal 5.Robinson 6.Drummond 7.Zeller

          Che ne dici ? Ci stai dentro ?
           

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            « Risposta #1025 il: Giugno 26, 2012, 12:23:56 pm »
            1.Davis 2.Barnes 3.Gildchrist 4.Beal 5.Robinson 6.Drummond 7.Zeller

            Che ne dici ? Ci stai dentro ?
            lucas i wizard hanno preso da poco ariza che dovrebbe giocare nello spot di ap (tralaltro una trade molto interessante soprattutto per nola che libera ulteriore spazio salariale per rifirmare quasi sicuramente Gordon)quindi invertirei la 3 e la 4,cmq beal che giocatore se va a cleveland,i cavs in pochi anni possono costruire una squadra da post season,forse già l'anno prossimo,portland sembrerebbe aver scommesso su drummond i precedenti non sono di buon auspicio ma possono lavorarci molto bene, quando l'ho visto con u-conn mi è sembrato ancora troppo limitato nel gioco nel pitturato ma ha una wingspan impressionante e  mezzi atletici di gran livello,la 7 pure è un rebus potrebbe essere un lungo come meyers leonard(o lo stesso zeller)o una combo guard come lillard(anche li c'è in piedi una complicata trade con i bulls che potrebbe determinare non poco le scelte al draft)
            per la scelta n.2 niente da dire ora sembrano tutti orientati sull enfant du pays barnes che proviene da north carolina come a suo tempo his airness,ma la presenza di mj è di per se stessa emblema di imprevedibilità soprattutto al draft per cui non ci resta che dire :"nothing is impossible".

              Online Habana

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              « Risposta #1026 il: Giugno 27, 2012, 12:29:55 pm »

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              scelta 7 poi che secondo me andrà a chicago che prenderà kidd-gildchrist
              « Ultima modifica: Giugno 27, 2012, 12:31:36 pm da H-abana_loco.92 »
                 


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                « Risposta #1027 il: Giugno 27, 2012, 13:47:33 pm »
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                scelta 7 poi che secondo me andrà a chicago che prenderà kidd-gildchrist
                chissà se alla fine diremo much ado about nothing ma andiamo a vedere quali sono le voci più insistenti alla vigilia del Draft.


                La squadra al centro delle voci sono gli Charlotte Bobcats e la loro numero 2. Dopo aver preso Ben Gordon in cambio di Corey Maggette, la franchigia di Michael Jordan è pronta a cedere la sua scelta, e magari Tyrus Thomas col suo contrattone, per scendere nel Draft. Interessati sono sempre i Cavaliers, che cederebbero la 4 e la 24 ai Bobcats per la 2 e chiamare così Brad Beal, guardia, loro primo obiettivo. I Cavs, che vogliono uno tra Beal e Kidd-Gilchrist, temono di non trovare nessuno dei due alla 4. I Bobcats viceversa andrebbero su uno dei loro favoriti, o Thomas Robinson, o l’idolo locale Harrison Barnes.

                Anche gli Wizards sarebbero interessati a salire dalla 2 alla 3, proprio per non rischiare di perdere Beal, avendo preso Ariza via trade. Male che vada, Washington alla 3 chiamerebbe Kidd-Gilchrist o Barnes, ovvero gli altri nomi che ha sulla lista. I Golden State Warriors, che hanno la 7, avrebbero effettuati provini privati con Drummond e Barnes: è difficile però che i due siano ancora liberi a quel punto, a meno che Portland, che ha la 6, non passi il pivot per prendere Damian Lillard. I Toronto Raptors, che hanno la numero 8, avrebbero racchiuso tra tre nomi la loro possibile chiamata: Austin Rivers, Damian Lillard e Dion Waiters. Quest’ultimo avrebbe una promessa da parte dei Phoenix Suns alla 12 ed è possibile che i Raptors possano intavolare una trade proprio con i Suns, che continuano comunque a tenere d’occhio altri giocatori, tra cui il lungo Arnett Moultrie.

                Molto attivi gli Houston Rockets: dopo aver spedito Budinger ai Twolves in cambio della 18, aggiungendola alla 14 e alla 16 che già avevano, starebbero pensando ad altre trades. Houston avrebbe offerto la 14 e la 16, più Lowry, ai Kings per Evans e la 5. Sembra però che i Rockets starebbero sondando il terreno anche per Dwight Howard. I piani sono due: le tre prime scelte (14, 16, 18) più Martin e Lowry, oppure mandare le tre prime scelte a Charlotte in cambio della 2 e poi girare la stessa 2, più il contratto in scadenza di Martin, ai Magic. Ipotesi affascinanti ma difficili da realizzare perchè Howard avrebbe detto che vuole solo Nets o Mavericks.

                Previsioni da Doug Gottlieb di Espn

                « Ultima modifica: Giugno 27, 2012, 13:49:27 pm da juve chupa »

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                  « Risposta #1028 il: Giugno 28, 2012, 13:45:09 pm »
                  Per ordine di David Stern, gli Oklahoma City Thunder dovranno cedere la seconda scelta al Draft 2013 ai Boston Celtics per l’affaire Jeff Green. L’ex Georgetown dopo quattro stagioni ai Thunder (la prima in realtà ai Sonics) fu scambiato assieme a Nenad Krstic per Kendrick Perkins e Nate Robinson. Green in Massachusetts giocherà però solo 26 partite per un aneurisma all’aorta scoperto dai medici dei Celtics durante le visite di routine. Dopo un anno e mezzo dalla trade, è arrivata la scudisciata del commissioner Stern che ha appunto obbligato i Thunder a risarcire Boston con una scelta al Draft 2013.

                  Nel comunicato emesso dall’Olympic Tower si legge:
                  “(…) nell’operazione non risulta evidente malafede dei Thunder e del suo staff, ma i medici di Oklahoma City erano in possesso delle informazioni su Green e non le hanno condivise con il management dei Thunder. Queste informazioni avrebbero dovuto essere divulgate ai Celtics nello scambio di Green del febbraio 2011. Secondo le leggi NBA ogni squadra deve condividere, in caso di trade, ogni informazioni sulle condizioni fisiche di un giocatore (…)“.

                  Stern ha quindi deciso di tutelare la storica franchigia biancoverde, che in questa stagione non ha mai potuto schierare Jeff Green. Basta però tornare qualche anno più indietro (2008) per trovare un caso simile ma gestito diversamente. Quando “The Cat“ Cuttino Mobley approdò ai Knicks, dopo essere stato scambiato dai Clippers assieme a Tim Thomas per Zach Randolph e Mardy Collins, alle visite mediche gli venne riscontrata una cardiomiopatia ipertrofica che lo costrinse al ritiro. In quell’occasione però i Knicks non ricevettero alcun rimborso accendendo qualche polemica.
                  Ma questa cose, che nel nostro paese farebbero impazzire giornalisti e tifosi, immaginando le più astruse teorie del complotto, negli Stati Uniti non attechsiscono. E’ la Lega di David Stern, comanda lui.

                   :look:

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                    « Risposta #1029 il: Giugno 28, 2012, 13:46:34 pm »
                    Gio. 28/06/2012, ore 11:11 – Si aggiorna il nostro mock draft: Robinson sale alla 2, scendono invece Barnes e Lillard.

                    Gli ultimi rumors ed i vari work out modificano il nostro mock draft: Thomas Robinson sale alle numero 2 (Bobcats), mentre scendono il playmaker Lillard, che potrebbe finire agli Hornets (10), e Austin Rivers calato nei nostri pronostici fino alla 11.
                     :sese:

                    mah, bobcats never say never  :vecchio:
                    « Ultima modifica: Giugno 28, 2012, 13:49:13 pm da juve chupa »

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                      « Risposta #1030 il: Giugno 28, 2012, 13:54:16 pm »
                      In diretta esclusiva e in Alta Definizione dal Prudential Center di Newark (New Jersey). “DRAFT NBA” notte giovedì 28-venerdì 29 giugno 2012 ore 01.00 – Sky Sport 2 HD. Tutto pronto negli Stati Uniti per il “Draft NBA”, che si svolgerà al Prudential Center di Newark, nello stato del New Jersey.
                      Nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 giugno 2012, Sky seguirà in diretta esclusiva e in Alta Definizione l’evento a partire dalle ore 01.00 su Sky Sport 2 HD. Una serata speciale, dedicata a tutti gli appassionati di pallacanestro, per conoscere i giocatori scelti dai 30 club di NBA per la prossima stagione agonistica. La maggior parte dei giocatori proviene dalle Università americane, ma ci saranno anche cestisti europei.
                      Il commento sarà affidato a Francesco Bonfardeci e Mauro Bevacqua.
                      p.s.in replica domani alle 14:00 su Sky Sport2

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                        « Risposta #1031 il: Giugno 28, 2012, 18:50:51 pm »
                        Gio. 28/06/2012, ore 11:11 – Si aggiorna il nostro mock draft: Robinson sale alla 2, scendono invece Barnes e Lillard.

                        Gli ultimi rumors ed i vari work out modificano il nostro mock draft: Thomas Robinson sale alle numero 2 (Bobcats), mentre scendono il playmaker Lillard, che potrebbe finire agli Hornets (10), e Austin Rivers calato nei nostri pronostici fino alla 11.
                         :sese:

                        mah, bobcats never say never  :vecchio:
                        onestamente fossi il gm dei bobcats un 3 non lo prenderei
                        sia all'interno del loro roster ma sopratutto guardando ai free agent ce tanta possibilità di scegliere in quel ruolo
                        inoltre potrebbero anche passare henderson in quel ruolo mettendo gordon come guardia titolare
                        imho il 4 è quello che gli serve e alla fine prenderanno robinson

                        poi mj è totalmente imprevedibile e può anche essere che stupisce tutti andando a draftare un giocatore nell'unico ruolo dove sono ampiamente coperti prendendo un playmaker

                        a washington o prendono robinson o beal e a cleveland dovrebbero puntare o su beal o su drummond formando un asse play-pivot molto interessante

                        a sacramento un ala piccola o un play e a portland barnes o glichrist con batum in uscita e alla 11 mi gioco uno tra leonard zeller e lamb con in quest'ultimo caso crawford verso charlotte e augustin a fare il percorso opposto

                        magari stavolta ci ho preso
                           


                          Offline 'Lucas

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                          « Risposta #1032 il: Giugno 29, 2012, 11:24:00 am »
                          Minchia, Sullinger alla 21 ?   :fammpns:

                          Certo Sacramento, con l'aggiunta di Robinson, avrebbe la coppia di lunghi dominanti per il futuro

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                            « Risposta #1033 il: Giugno 29, 2012, 11:47:01 am »
                            i celtics con le scelte di sullinger e melo hanno ottenuto due lunghi niente male :sisi:
                             

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                              « Risposta #1034 il: Giugno 29, 2012, 14:01:13 pm »
                              a che caxxo ci servono lillard e leonard????

                              non era meglio prendere drummond con la 6 e alla 11 quello che hanno preso alla 12????? :facepalm:

                              la dirigenza dei blazers dopo i ritiri di roy e oden sta proprio in confusione
                                 


                                 

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