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Casomai è uso non autorizzato della proprietà intellettuale altrui.Ma, dal momento che uno sottoscrive il regolamento di facebook, diventa proprietà intellettuale di Facebook....
E' quello che dico sempre ai miei amici ricchioncelli che fanno i cagnolini con le proprie dame, robb 'e scritte sui muri, fasci di rose e gioielli.'E femmene cchiù 'ro pesce nun s'ammeretene.
Se io scrivo qualcosa, sia anche la peggio cazzata, quello che ho scritto è un'opera di ingegno di mia proprietà intellettuale.Addirittura, se lo deposito alla siae, posso pretendere i diritti d'autore sullo sfruttamento dell'opera.Quando tutti, a pesce, cliccano "accetto" senza manco leggersi cosa stanno accettando, rinunciano alla proprietà intellettuale di ciò che scrivono sennò facebook non potrebbe editare, cancellare e soprattutto pubblicare quello che posti.
E' bello vedere che tutti quanti capiscono che quel povero cristo di Forgione per tirare un po' di soldi in più è andato dall' editore milanese, che lo pagava di più e sono tutti quanti super comprensivi... "wà ma io lo capisco, tu fai un così bello lavoro... ed è normale che se ti vuoi fà pajà chiù assaje, vai a Milano. Si fottano gli editori del Sud... nun anna fatià. Anzi anna murì tutt' quant"Però poi quei poveri stronzi che producono il limoncello a Sorrento e lo fanno imbottigliare da un' azienda modenese, perché costa meno e così tirano più soldi pure loro, sò strunzi e basta, perché non fanno fatìare gli imbottigliatori del Sud... coerenza e mentalità
ma po' si fa fare la prefazione da un francese?
Afammocc Schwazer, piglial aret cu tutt a sputazz