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Topic: 5 Luglio 1984  (Letto 57070 volte)

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Online Viper2000

  • Diego Armando Maradona
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« il: Luglio 05, 2013, 03:43:14 am »
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5 Luglio 1984



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Diego Armando Maradona




L'uomo, il mito, il campione


"Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires"

    Offline TOTORE-RASTAMAN

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    « Risposta #1 il: Luglio 05, 2013, 06:59:20 am »
    Nostalgia canaglia......
    Mi ricordo ancora papà che il giorno prima aveva comprato, a me e a mia sorella, a parrucc e maradon..... :asd:
    Come Diego nessuno mai, e non solo in mezzo al campo.

    Il mio soundcloud
    IL LUNEDI CHE UMILIAZIONE ANDARE IN FABBRICA A SERVIRE IL PADRONE O JUVENTINO CIUCCIAPISELLI DI TUTTA QUANTA LA FAMIGLIA AGNELLI E JUVE MERDA JUVE RUBE MERDA E RUBE MERDA RUBE RUBE MERDA O MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA O MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA                                                :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone:

      Offline Yavonz™ Original

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      « Risposta #2 il: Luglio 05, 2013, 09:21:51 am »
      non disse sogno il real?


      "Ma veda..."

        Online Cranyo

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        « Risposta #3 il: Luglio 05, 2013, 09:39:48 am »
        peccato che non ho vissuto quello che tutti voi hanno vissuto/sognato



        chissà se pure io riuscirò a vedere un qualcosa di simile(uguagliarlo sarebbe impossibile) nel nostro napoli......
        :cranyorschach:I'm alive,motherfucker!! :cranyorschach:
        No Sacrifice, No Victory

          ziofrank1974

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          « Risposta #4 il: Luglio 05, 2013, 09:59:12 am »
          L'inizio della pagina più bella della mia adolescenza...... :pianto:.........quante gioie che è stato capace di regalarmi, con partite leggendarie che saranno per sempre parte di me!

            Offline Léon

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            « Risposta #5 il: Luglio 05, 2013, 13:30:15 pm »
            E noi a 29 anni di distanza qua a piangere un mercenario strapagato e doppiogiochista.
            Napoli non ha bisogno di Re, il Re c'è già, Napoli ha bisogno di soldati. Tutti utili, nessuno indispensabile.
            C'è solo un MARADONA!

              Online Viper2000

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              « Risposta #6 il: Luglio 05, 2013, 18:56:50 pm »





                Online Viper2000

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                « Risposta #7 il: Luglio 05, 2013, 20:01:35 pm »
                NOTTE DI CORTEI ASPETTANDO MARADONA
                30 giugno 1984 —   pagina 15   sezione: CRONACA

                NAPOLI - I tifosi napoletani non mollano. Il no del Barcellona al trasferimento di Maradona ha creato solo un momentaneo smarrimento. Folti gruppi di giovani hanno assediato a tarda sera la sede del Calcio Napoli. Hanno parlato con alcuni dirigenti. Hanno tratto un grande sospiro di sollievo quando hanno sentito che la società partenopea considera il fuoriclasse argentino un suo tesserato e che, per ciò, ricorrerà alla "giustizia sportiva internazionale" per superare il veto catalano. Per Maradona preparate "accoglienze trionfali". L' incontro ufficiale con la città deve avvenire al San Paolo di Fuorigrotta, davanti a centomila tifosi. I "Napoli clubs", le associazioni che raccolgono migliaia di abbonati e frequentatori dello stadio, sono stati perentori con i dirigenti della società calcistica. Per il fuoriclasse argentino si farà quello che non è mai stato fatto nella pur particolarissima storia sportiva della città. Maradona scenderà sul San Paolo da una scaletta di elicottero. La banda del Comune dovrà suonare gli inni nazionali della Spagna e dell' Italia. Quel che succederà dopo gli applausi, le ovazioni, l' euforia del primo incontro, ancora non si sa. Certamente Maradona dovrà dare subito un saggio delle sue "virtù". Fuorigrotta si trasformerà in una gigantesca luminaria, con fuochi d' artificio e una mobilitazione senza precedenti. Il presidente dei "Napoli clubs", Chiummariello, sta consultando da diversi giorni i capizona dello sport per preparare il programma dettagliato delle accoglienze. Si sa come Maradona arriverà al San Paolo, in elicottero. Si sa anche quello che succederà all' aeroporto di Capodichino all' arrivo dalla Spagna. Napoli non avrà taxi nelle sue strade. Tutte le vetture verranno utilizzate per circondare l' aeroporto e accogliere il calciatore col suono dei clacson. Saranno più di 400-500 taxi. L' iniziativa è stata presa dalla cooperativa "Tassisti riuniti di Napoli". Spiegano i promotori: "A Capodichino il Comune dovrà addirittura mettere una lapide. Non capita tutti i giorni che atterri un calciatore della classe di Maradona". Clacson, trombe e tamburi stanno già suonando, a Napoli, da alcune settimane. Da quando la trattativa con i dirigenti del Barcellona è entrata nella stretta finale, ogni sera schiere di giovani tifosi si mobilitano. In auto, in moto, a piedi si concentrano in piazza Trieste e Trento, sotto il teatro San Carlo e davanti al Gambrinus, uno dei caffè più noti della città. Scendono dai vicoli spagnoli e dai quartieri popolari della Vicaria e della Sanità. Ma vengono anche da zone residenziali e da palazzi della Napoli-bene. E' una "febbre" che si tinge di azzurro, con bandiere, magliette e fazzoletti che mostrano la faccia di Maradona: lunghi capelli neri, baffi sottili, largo sorriso. Immancabilmente, poco prima della mezzanotte, esplode l' euforia dell' attesa e incomincia l' inferno per migliaia di napoletani chiusi nelle loro case e non risparmiati dai suoni, i rumori stridenti, le invettive, le grida. Via Santa Lucia, la più larga del centro, diventa un autodromo. Piazza Trieste e Trento, un gigantesco ingorgo. Ieri dai balconi di via Roma (l' antica Toledo) un paio d' ore dopo la mezzanotte si sono affacciate persone esasperate che hanno gridato parolacce contro i tifosi. Per riportare un po' di calma nella strada e restituire le famiglie al sonno sono dovute intervenire pattuglie della Volante. Ci sono stati anche dei tafferugli che hanno coinvolto i gruppi di tifosi più esagitati. Ieri un giovane ha detto a Ferlaino: "Qua se non viene Maradona, facciamo peggio che ai tempi di Masaniello". - di ERMANNO CORSI



                UN PO' DI MARADONA E' GIA' IN ITALIA...
                01 luglio 1984 —   pagina 27   sezione: SPORT

                DA IERI a mezzanotte il blocco stranieri è tornato ad essere operante. Hanno ancora dieci giorni di tempo Como, Atalanta e Cremonese, le tre neo promosse dalla serie B. Le altre, se vorranno stranieri, per i prossimi due anni dovranno cercare tra quelli già tesserati in Italia. Proprio mentre stava per scadere il termine utile per concludere trattative, Juliano a Barcellona si trovava finalmente davanti una parta clamorosamente aperta sulla strada di Maradona. Una storia, un dramma, una farsa, forse semplicemente un colloquio eternamente interrotto sulla scia di tattiche di mercato fin troppo sottili dei catalani e di una loro improvvisa paura. Insomma il Barcellona nella mattinata di ieri ci ha ripensato e per la prima volta in questa estenuante vicenda ha disperatamente cercato di riavviare la trattativa. Dice, e il blocco? Non è ormai tardi? Probabilmente no. Il Napoli avrebbe infatti depositato in Lega ieri a mezzogiorno la lunga documentazione della vicenda Maradona, compresi i telex affermativi del Barcellona. Potrebbero (e forse dovrebbero) essere considerati come una sorta di precontratto. Qualcosa di molto simile a quanto la Roma fece lo scorso anno con Toninho Cerezo. L' ennesimo colpo di scena è cominciato con tre telefonate di Gaspart, vice presidente del Barcellona, l' uomo che ha condotto tutta la trattativa, a Juliano. Alle prime due Juliano ha risposto molto seccamente. La terza però era un invito a pranzo con alcuni dirigenti ed il manager di Maradona. E Juliano è partito. La mossa che avrebbe costretto il Barcellona a tornare precipitosamente sui suoi passi, sarebbe stata la trattativa del Napoli con l' Atletico Madrid per Ugo Sanchez, centravanti messicano di venticinque anni, buon giocatore, anche se forse non un fuoriclasse. Questo avrebbe ottenuto due scopi. 1) Ha fatto pensare al Barcellona che davvero stavolta la misura per il Napoli era colma e ferma la volontà di trovare nuove soluzioni; 2) Sanchez è uno dei giocatori a cui i catalani pensavano per sostituire Maradona. Particolare curioso: l' Atletico Madrid avrebbe ceduto Sanchez al Napoli per due miliardi, una cifra molto inferiore di quella chiesta al Barcellona. Di sicuro Gaspart ha riaperto la trattativa proprio mentre a Milano Ferlaino stava chiedendo all' Inter Bagni e Muller a conferma che per il Napoli la storia era ormai chiusa. Nel primo pomeriggio però Juliano spariva con i dirigenti del Barcellona. Si riapriva tutto, clamorosamente. Se non altro stavolta era evidente la buona volontà del Barcellona, il cui consiglio si era in gran parte schierato per la cessione. La conferma che la nuova strada era quella giusta si aveva nel tardo pomeriggio quando Ferlaino era annunciato di nuovo in arrivo a Barcellona a bordo del solito aereo-taxi con cui ormai batte selvaggiamente i cieli di mezza Europa. Secondo fonti spagnole, la trattativa sarebbe ormai quasi in porto. Tutto lo fa onestamente pensare. L' ultimo grande scetticismo è legato alle troppe volte in cui la cessione è stata data per fatta ed è poi tramontata. L' annuncio dovrebbe comunque essere ufficialmente dato domani dalla Giunta direttiva del Barcellona. A tarda sera la radio spagnola ha annunciato la partenza del giocatore argentino dalla squadra catalana. Il prezzo sarebbe stato fissato in sette milioni e mezzo di dollari. - di MARIO ELLENA




                FERLAINO: 'QUINDICI MILIARDI SPESI BENE'
                03 luglio 1984 —   pagina 37   sezione: SPORT

                NAPOLI - "Non pensiamo affatto che Maradona possa risolvere tutti i problemi del Napoli, ma il suo acquisto, tenuto conto anche della giovanissima età, rappresenta certamente una pietra importante per la società. In tempi ragionevolmente brevi abbiamo intenzione di costruire una squadra competitiva". Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, ha parlato a lungo ieri della trattativa che ha portato in Italia il giocatore argentino. Spesso ha usato toni polemici. "Lo so, abbiamo speso molto... Altre squadre con la stessa cifra da noi investita hanno comprato due stranieri. Noi ne abbiamo preso uno solo ma ha solo ventitre anni ed è un giocatore che tutti indicano come il numero uno al mondo. E questo non lo abbiamo detto noi. Lo scudetto? E' presto per pensarci ed in ogni caso non rientra tra i nostri programmi immediati. Comunque possiamo provarci, ma forse, per scaramanzia, è meglio non dirlo. Per completare la squadra non possiamo fare tutto di corsa, qualche altro giocatore comunque arriverà". Ferlaino ha fatto capire che il Napoli sta trattando l' acquisto di un altro giocatore straniero. Il presidente non ha smentito che possa trattarsi di Daniel Bertoni. "Per la nostra operazione - ha spiegato Ferlaino - abbiamo ricevuto molte critiche, ma anche molti consensi. A quanti non condividono il nostro comportamento dico che sarebbe più giusto chiedersi che fine abbiano fatto i soldi per la ricostruzione, piuttosto che biasimare la cifra spesa per l' acquisto di Maradona. Il nostro è un affare pulito, chiaro. Un investimento preciso per potenziare tecnicamente il Napoli. Abbiamo preso un grande giocatore, perchè i tifosi meritano una squadra che dia loro maggiori soddisfazioni. No, non è stato un "bluff", abbiamo passato un mese terribile resistendo anche a strumentalizzazioni da diverse parti. Tuttavia tengo a ringraziare le autorità e tutta la città nel suo complesso che ci è stata molto vicina. Ad eccezione di una piccola minoranza". Ferlaino ha detto di aver avuto, durante la trattativa, molti dubbi e paure. "L' esposizione finanziaria era notevole, è indubbio. Il no di venerdì? Per me è rimasto inspiegabile. Ho chiesto chiarimenti al vicepresidente Gaspart. Mi ha detto che il Barcellona non aveva mai avuto intenzione di cedere il giocatore, ma che le pressioni fatte da Maradona stesso li ha indotti a cambiare idea. Il loro principale obbiettivo era quello di farci perdere tempo nella trattativa. Per poi chiedere di più". Ferlaino ha detto di aver fatto depositare in lega il telex "precontratto" inviato la settimana scorsa dal Barcellona. I quindici miliardi dell' acquisto del giocatore saranno coperti con iniziative pubblicitarie e con un azionariato popolare collegato alla campagna abbonamenti. Solo per quest' ultima si prevede la vendita di almeno cinquantamila posti per un incasso superiore ai dieci miliardi.

                Noi lo raccontammo così: «Sessantamila voci e Napoli saluta un profeta di scudetti»

                di Antonio Corbo Corriere dello Sport-Stadio del 6 luglio 1984

                «L’ultima speranza di felicità, Napoli l’ha afferrata con un urlo di mezz’ora. Sessantamila voci: era un saluto, ma anche un’implorazione. ”Diego, Diego...”, Maradona ha risposto con baci, pugni chiusi, occhi umidi. Felice lui, felice Napoli. (...). Suggestiva la scena: Diego al centro del campo, in piedi: un centinaio fra poliziotti, gorilla, fotografi e intrusi seduti sull’erba, le tribune piene, il fremito di bandiere azzurre, agitate, le luci del tramonto.Scendeva su Napoli una sera diversa dalle altre, restituiva la città per una volta alla quiete bellezza, una sera non calda, ma serena, la gente che sembrava senza ire nè ferite nell’anima, ma con tutto il candore di chi stringe una bandierina e saluta un profeta di scudetti».




                «Siamo al verde ». Diego guarda Jorge, fa spallucce, ci crede?, chi lo sa, allunga le gambe sul divano, sbuffa, « pfffff », gli esce un mezzo sorriso sghembo, ma Jorge ha la faccia seria, lo sguardo senza luce. « Pelusa, siamo al verde ». E’ primavera, Diego Armando Maradona non lo sa, il suo amico-procuratore Jorge Cyterszpiller forse lo immagina, ma in quel momento si apre uno spiraglio, è una fessura, lo scarabocchio di una idea, pazza idea, ed è lì dentro che si infila il Napoli, prima per sbaglio, quasi per un dovere verso le favole che il destino ti mette davanti, poi con l’ostinazione che hanno i sognatori: « Maradona è mejo ’e Pelè » non è ancora una canzone, ma è già un tamburo che batte in lontananza.

                Maradona al Napoli, anno domini 1984. Trattativa lunghissima, durata 53 giorni. Dall’11 maggio al 30 giugno. La chiameranno Operazione San Gennaro. E’ l’affare del secolo. Colpo magistrale, made in Ferlaino, con l’amichevole partecipazione delle banche napoletane, ma il copyright è di Totonno Juliano, l’uomo che più di tutti ci crede, ci prova, ci è, ci fa, ci riesce. Maradona al Napoli è un vento nuovo sul calcio italiano. Lo chiamano « El Pelusa », ha 24 anni, da due sta a Barcellona, ne ha altri quattro di contratto, gli spagnoli l’hanno preso dall’Argentinos Junior per 15 miliardi: nessuno ha mai speso tanto, nel 1974 i Cosmos di New York hanno pagato sei miliardi O’Rey Pelè. A Barcellona Diego scopre la droga: polvere bianca, cocaina, sarà la sua fuga, sarà la sua maledizione. Barcellona è una prigione, non più dorata. « Siamo al verde », gli dice quel giorno l’amico che un giorno lo tradirà, Jorge Cyterszpiller. Tutto nasce lì. Soldi.

                Maradona al Napoli poteva arrivarci cinque anni prima, grazie a una intuizione di Gianni Di Marzio. E’ il 1979 quando Di Marzio va a Buenos Aires, incontra Diego, gli regala la maglia del Napoli, lo invita a Capri, due settimane prepagate, strappa un’opzione. Ma le frontiere sono chiuse, salta tutto, resta il rimpianto. Vicina, c’era andata pure la Juventus. E’ di quei giorni un botta e risposta da leggenda, tra l’Avvocato Agnelli e Giampiero Boniperti. L’Avvocato: « Mi hanno detto che in Argentina c'è un fenomeno: si chiama Maradona ». Boniperti: « Ma che nome è? Mi sembra una bestemmia». Tra parentesi: la segnalazione era stata di Omar Sivori. Vicina, c’era andata pure la Sampdoria: Mantovani aveva tentennato, occasione sfumata.

                Cinque anni dopo, Maradona al Napoli è un domino: casca il primo tassello, a ruota tutti gli altri. Il primo tassello è una voce. Arriva a Pierpaolo Marino, allora dirigente dell’Avellino. La confidenza dice: Maradona e il presidente del Barcellona Nunez hanno litigato, Diego vuole andare via. Boom. La voce corre, e arriva a Ferlaino. Ha appena perso Socrates, gliel’ha soffiato la Fiorentina, ha una società in deficit di quasi nove miliardi, però si fa convincere da Totonno Juliano: proviamoci. Il 22 maggio Ferlaino ne parla a Sordillo, presidente della Figc: « Sai chi prendo? Maradona ». Il 30 maggio il presidente del Barca Nunez dice: « Non venderemo mai Maradona ». Balle. Sarà solo il primo bluff di una trattativa - tra telex, telefonate, voli aerei, sussurri e grida via stampa- giocata con astuzia, tra mosse e contromosse, depistaggi e smentite.Il 23 giugno, Nunez dichiara: « Il Napoli ha accettato le nostre condizioni: si tratta ». L’Italia intera guarda Napoli. E non ci crede. I so’pazz. Pazzi, loro. Ma che pensano, di prendere Maradona? Il Barcellona alza la posta, gioca al rialzo.

                Finché si arriva al giorno decisivo: sabato 30 giugno. E’ l’ultimo giorno del mercato. La mattina, pessimismo: non si fa niente. This is the end. E’ stato bello sognare. Napoli sprofonda nello psicodramma. Poi cambia tutto. Il cuore batte due giri più forte, Ferlaino torna a sperare. A Barcellona Juliano incontra Nunez. « Facciamo? ». Brividi, d’amor. Nello stesso istante Ferlaino è in volo sul suo aerotaxi. Poche ore dopo, Hotel Princesa Sofia di Barcellona, stanza 1715: Corrado Ferlaino, Totonno Juliano, Dino Celentano. Numero 1, 2 e 3 del Napoli. E’ fatta. Maradona passa al Napoli. Costo dell’operazione: tredici miliardi, bugia più bugia meno. MaradoNapoli. Diego sbarca in Italia il 4 luglio. In aereo chiede: « Me li fate mangiare gli spaghetti? ».

                5 luglio, 1984. Quella notte ha dormito all’« Excelsior », sul lungomare, stanza 223. Sessantamila per lui al San Paolo. Ore 18.31, cielo azzuro, non c’è una nuvola per tutto l’orizzonte. Pantaloni della tuta, t-shirt Puma, sciarpa del Napoli al collo, scarpe da ginnastica slacciate. Appare. « Buonasera napolitani ». Boato. Prende un pallone bianco, lo calcia verso la Curva, l’audience emotiva dei sessantamila è altissima. Definitiva, la sensazione: così felici non lo saremo mai più. Diego Armando Maradona. Qui Napoli, a voi mondo. 5 luglio 1984: l’annunciazione. Non è solo una festa, è una promessa di felicità.



                  Scugnizza

                  • Visitatore
                  « Risposta #8 il: Luglio 05, 2013, 20:22:59 pm »
                  :love:

                    ziofrank1974

                    • Visitatore
                    « Risposta #9 il: Luglio 06, 2013, 08:39:04 am »
                    Bei tempi.......in quei giorni stava per nascere la favola e la cosa più bella della mia adolescenza.....domeniche trascorse ascoltando la radio ed aspettando il boato del San Paolo pronto ad esplodere ai gol di Maradona & C. Ragazzi, non immaginate quanto mi mancano quelle sensazioni e quel calcio, dove il Napoli doveva combattere contro i poteri forti e squadre davvero ben organizzate.....la Rube dell'avvocato e di Platini, il Bilan di Sacchi e degli olandesi (che a me piaceva per organizzazione di gioco), l'Inter dei tedeschi, la Roma che comunque scassava il cazzo con Voeller e Giannini......ce n'era per tutti ed era un grande divertimento! Maradona poi era il D10S per eccellenza......in quei giorni che precedettero il suo arrivo, il tira e molla fu davvero estenuante perché il Barcellona si impunto' di brutto e la trattativa rischiò di saltare molte volte......io ci avevo perso quasi la speranza, ma il 5 luglio 1984 vederlo palleggiare davanti a 70.000 spettatori, fu una cosa meravigliosa...... *_*.......non ero allo stadio purtroppo, ma avevo la percezione quando lo vidi all'opera segnare gol pazzeschi (ne ricordo uno in rovesciata da terra a Pescara, semplicemente incredibile!) che la storia sarebbe cambiata. E che presto ci saremmo tolte soddisfazioni memorabili! Poi, vabbe', e' inutile che ve lo dica quegli anni fantastici mi legano in maniera indissolubile al ricordo vivo della buonanima di mio padre, con il quale la partita alla radio era un rito sacro che mi ha tenuto compagnia per tantissimi anni. E con il quale vedere segnare e giocare Maradona, ci regalava gioie indimenticabili......:pianto:
                    « Ultima modifica: Luglio 06, 2013, 08:41:04 am da ziofrank1974 »

                      Offline Lucab75

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                      « Risposta #10 il: Luglio 09, 2013, 17:11:28 pm »
                      Fine giugno, una serata come altre.
                      Finestra aperta, molto caldo. In strada qualche motorino si porta via il silenzio e ce lo restituisce stropicciato poco dopo.
                      Pigiama addosso, letto pronto, luci sul comodino, un vecchio Topolino da rileggere.
                      Poi un attimo e non è più il solito motorino. E' un boato! La gente urla,sì come quando ci sono le partite e la squadra giusta ha fatto goal.
                      Ma la scuola è finita ormai e anche le partite. "Nonno, ma che è successo?"
                      Lui: "Il Napoli! Il Napoli ha comprato Maradona!"
                      Vado a dormire. Sogno. Per 7 anni.

                        Online Napolidomina

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                        « Risposta #11 il: Luglio 25, 2013, 13:54:29 pm »
                        Oggi cercavo il video della presentazione. Nessuno ce l'ha?
                        magnatv 'o limon

                          Offline TOTORE-RASTAMAN

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                          « Risposta #12 il: Luglio 25, 2013, 13:57:02 pm »
                          Io ho la videocassetta.....

                          Il mio soundcloud
                          IL LUNEDI CHE UMILIAZIONE ANDARE IN FABBRICA A SERVIRE IL PADRONE O JUVENTINO CIUCCIAPISELLI DI TUTTA QUANTA LA FAMIGLIA AGNELLI E JUVE MERDA JUVE RUBE MERDA E RUBE MERDA RUBE RUBE MERDA O MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA O MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA MERDA                                                :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone: :patchupa: :capellone:

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                            « Risposta #13 il: Luglio 31, 2013, 08:19:06 am »
                            Mi ricordo che la sera dell'ufficialità su canale 21 apparve la scritta "MARADONA è DEL NAPOLI" .... e poi cominciarono a trasmettere le partite del Barcellona
                            FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

                            AMICO DI TUTTI, COMPAGNO DI NESSUNO

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                              « Risposta #14 il: Agosto 09, 2013, 15:55:58 pm »
                              Sono onorato di aver visto giocare con la nostra maglia il giocatore più grande di tutti i tempi, il Dio del calcio.

                              GRAZIE DIEGO, TI VOGLIO BENE!

                                 

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