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Topic: Canoa & Canottaggio  (Letto 27976 volte)

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« Risposta #45 il: Agosto 04, 2018, 14:46:19 pm »
Canottaggio, Europei: oro per il 4 pesi leggeri e il 4 di coppia

Amarante, Di Girolamo, Micheletti e Mulas hanno travolto cechi, argento a 8”, e olandesi. Dominanti Mondelli, Panizza, Rambaldi, Gentile: oro sulla Polonia. Bronzo invece per il due senza femminile di Alessandra Patelli e Sara Bertolasi



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    « Risposta #46 il: Agosto 04, 2018, 14:46:57 pm »
    Canottaggio, Europei: oro per il 4 pesi leggeri e il 4 di coppia

    Amarante, Di Girolamo, Micheletti e Mulas hanno travolto cechi, argento a 8”, e olandesi. Dominanti Mondelli, Panizza, Rambaldi, Gentile: oro sulla Polonia. Bronzo invece per il due senza femminile di Alessandra Patelli e Sara Bertolasi

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      « Risposta #47 il: Settembre 15, 2018, 14:53:51 pm »
      Canottaggio: Prima giornata di finali iridate con l’Italremo che vince 5 medaglie

      PLOVDIV, 14 settembre 2018 - Oggi, durante la prima giornata di finali dei Mondiali Assoluti di Plovdiv, dai sei equipaggi finalisti (in totale l’Italia ha piazzato 12 barche in finale) sono arrivate 5 medaglie: 4 nelle specialità non olimpiche (oro nel due senza pesi leggeri maschile e femminile, argento nel quattro di coppia maschile pesi leggeri e nel singolo pesi leggeri femminile) e una nella specialità non paralimpica: il bronzo nel singolo PR2 maschile pararowing. Oltre alle medaglie vinte, al termine della giornata, l’Italia guida anche la classifica parziale per nazioni con 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo davanti alla Germania (2-0-1) e alla Francia (2-0-1). La prima medaglia d’oro è arrivata dal due senza pesi leggeri di Giuseppe Di Mare e Alfonso Scalzone (RYCC Savoia) che, dopo una primissima parte dietro alla Grecia, sono riusciti a ricuperare sugli ellenici e a vincere l’oro migliorando anche l’argento conquistato a Sarasota lo scorso anno. Il secondo oro è arrivato nel due senza pesi leggeri femminile dalle sorelle Serena e Giorgia Lo Bue (SC Palermo), che portano questa specialità per la prima volta sul podio mondiale.
      La prima medaglia d’argento è stata vinta, invece, dal quadruplo leggero di Catello Amarante (Marina Militare), Paolo Di Girolamo (Carabinieri), Andrea Micheletti (Fiamme Oro) e Matteo Mulas (CL Terni) che, al termine di una gara tiratissima dall'inizio alla fine, sono arrivati alle spalle della Germania per soli 1”64. Una gara al cardiopalmo che non ha permesso al capovoga Mulas di ritirare la medaglia perché fortemente provato. La seconda medaglia d’argento è arrivata dal singolo pesi leggeri di Clara Guerra (Fiamme Gialle/CC Pro Monopoli), autrice di una gara a tre tra Francia, Gran Bretagna e Italia risoltasi per soli 17 centesimi in favore della Francia, ma con l’azzurra seconda dopo aver superato in rimonta la Gran Bretagna. Il bronzo, infine, è stato appannaggio di Daniele Stefanoni (CC Aniene) che, dopo undici anni di rincorsa personale, è riuscito a salire sul podio mondiale in una specialità “non paralimpica” come il singolo PR2 maschile. Alle medaglie va aggiunto anche il sesto posto del quattro di coppia pesi leggeri femminile (Giulia Mignemi-SC Aetna, Paola Piazzolla-Fiamme Rosse, Allegra Francalacci-SC Firenze, Arianna Noseda-SC Lario) e il settimo posto nel singolo pesi leggeri maschile di Martino Goretti (Fiamme Oro).





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        « Risposta #48 il: Settembre 15, 2018, 14:58:42 pm »
        Canottaggio: Mondiali, oro del quattro di coppia; doppio pl e 4 senza d’ argento

        Primi podi tra gli armi olimpici per la spedizione azzurra: la barca già campione d’Europa di Gentili-Rambaldi-Mondelli-Panizza parte ai 1500 e stacca Australia e Ucraina. Solo l’Irlanda riesce a superare Ruta e Oppo. Rosetti, Lodo, Castaldo e Di Costanzo restano alle spalle dell’Australia solo per 25/100


        Dopo le 4 medaglie di ieri nelle finali non olimpiche l’Italia inizia il sabato mondiale di Plovdiv con altre tre medaglie, questa volta olimpiche.
        Nell’ultima finale azzurra di giornata, quella del 4 di coppia maschile campione d’Europa, l’armo azzurro si conferma e conquista l’oro mondiale. La giovane barca – 22 anni di media - formata da Gentili, Rambaldi, Mondelli e Panizza in gara in acqua 1. Ai 500 metri gli azzurri sono in scia dell’Ucraina che guida la gara. La barca italiana si distende ai 700 metri e prova ad allungare ma c’è anche la barca olandese che si fa sotto. Ai 1000 metri Italia davanti a tutti con 98/100 sull’Olanda. Ai 1500 la barca dei cavalieri delle acque di distende con il capovoga cremonese Gentili che chiama l’ultimo sforzo. Il distacco è netto gli azzurri chiudono a 43 colpi al minuto, una sinfonia perfetta che vale l’oro. Il bis dopo il titolo europeo davanti ad Australia e Ucraina.
        DOPPIO PL — Argento per il doppio pl maschile di Pietro Ruta e Stefano Oppo. Buona partenza degli azzurri e il vantaggio ai 500 metri è importante: 1”31 sulla Norvegia e 1”68 sull’Irlanda. Un vantaggio iniziale importante per la barca italiana – argento ai Mondiali di Sarasota – che ai 1000 metri deve controllare il tentativo di rientro irlandese che ai 1500 metri supera gli azzurri e conquista l’oro con l’Italia che deve accontentarsi dell’argento. Bronzo al Belgio.
        QUATTRO SENZA — La finale attesa è quella del quattro senza con l’Italia chiamata a riprendersi dopo una stagione balbettante. E per il Mondiale il d.t. Cattaneo ha cambiato l’equipaggio con gli ingressi di Bruno Rosetti e Matteo Lodo insieme ai confermati Castaldo e Di Costanzo. L’Australia campione del mondo in carica è la barca favorita ma gli azzurri conquistano la seconda medaglia di giornata con l’argento. La partenza è della Romania campione d’Europa in acqua 6 ma ai 500 metri sono già gli australiani a condurre le danze. Ma sul passo la barca azzurra prova a uscire e ai 1000 l’Italia è 3a con oltre 3” dal 1° posto. Gli azzurri prova a distendersi ancora alzano il ritmo dei colpi (43) e per l’argento il testa a testa è con la Gran Bretagna. Argento che negli ultimi 500 metri sembra poter diventare oro con un finale esaltante guidato dal capovoga Marco Di Costanzo. Ma sul finale l’Italia resta seconda per 25/100.
        PIAZZAMENTO — Nel due senza femminile partono bene Sara Bertolasi e Alessandra Patelli gestendo la terza posizione. Troppo forti gli equipaggi di Canada e Nuova Zelanda che subito prendono il largo. La barca italiana controlla il rientro di Cina, Spagna e Irlanda. Ai 1000 sono più di 8” a dividere le azzurre dalla testa della gara ma le due ragazze difendono con i denti la terza posizione. Ai 1500 il vantaggio sul 4° posto è di un secondo e mezzo ma alle boe rosse degli ultimi 200 metri l’Italia subisce il prepotente ritorno della Spagna che ci toglie il bronzo. Oro al Canada, argento alla Nuova Zelanda.


        Avevamo quattro barche in finale, abbiamo discretamente....peccato per la pessima figura di alcune delle barche non qualificate in finale (mi riferisco soprattutto al doppio ed al due senza senior ,maschili)
        « Ultima modifica: Settembre 15, 2018, 15:25:12 pm da demian88 »



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          « Risposta #49 il: Settembre 16, 2018, 16:35:50 pm »
          Si concludono i mondiali di canottaggio con due quinti posti, uno nell'otto senior ed uno nel singolo femminile paralimpico....

          Mi chiedo se per un posto in finale dell'ammiraglia maschile sia il caso di mandare a ...... una medaglia nel due senza  :mmm:



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            « Risposta #50 il: Settembre 17, 2018, 14:07:19 pm »
            Mondiali di Plovdiv. Il commento del Consigliere Delegato all'Area Tecnica

            PLOVDIV, 17 settembre 2018 - "Gli ottimi risultati parlano da soli e per questo mi piacerebbe analizzare il mondiale di Plovdiv osservandolo da un’altra angolazione ed in prospettiva olimpica, poiché l'anno prossimo sarà la stagione della qualifica per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Con i risultati di questo mondiale, proiettati a Linz 2019, oggi avremmo qualificato: due barche femminili (due senza senior e doppio p.l. - 4 atlete), quattro barche maschili (doppio p.l., quattro di coppia, quattro senza e otto - 19 atleti), una barca pararowing (singolo PR1 femminile - 1 atleta). È sicuramente un ottimo risultato, molto difficile da riconfermare, e va ricercato il modo per migliorarlo pensando al futuro. Per poterlo consolidare, ritengo sia necessario lavorare ancora più attentamente considerando che le altre nazioni non resteranno inerti a guardare. Infatti, già dalle prime fasi di questo mondiale, si è notata una riorganizzazione capillare di diverse nazionali come Stati Uniti, Irlanda, Germania e Canada, tanto per citarne qualcuna, alle quali se ne aggiungeranno sicuramente delle altre.

            Per questo penso al settore femminile, che ha gareggiato dando sempre il massimo fino all’ultimo colpo di gara, e a quanti secondi devono essere recuperati per raggiungere l’ottavo posto per il quattro senza ed il quattro di coppia e l’undicesimo per il doppio senior; penso alle prestazioni delle barche maschili, in particolare otto, doppio e due senza, che non hanno rispecchiato il valore degli atleti scesi in campo. Apprezzo sempre con maggior stima l’impegno e la determinazione degli atleti del settore pararowing, con il rammarico di non aver potuto conoscere le potenzialità del quattro con per problematiche legate a motivi di salute e di famiglia. Mi sento di affermare,e con convinzione quindi, che globalmente la nostra squadra nazionale gode di ottima salute ma sopratutto è risultata molto competitiva a tutti i livelli. Per questo desidero complimentarmi con tutti, indistintamente, per aver onorato, ognuno nel proprio ruolo, la Maglia Azzurra e portato in alto i colori dell’Italia. E adesso godiamoci questo mondiale e questi risultati. Grazie a tutti!".



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              « Risposta #51 il: Settembre 17, 2018, 14:08:36 pm »
              Mondiali di Plovdiv. Il commento del Presidente Giuseppe Abbagnale

              PLOVDIV, 17 settembre 2018 - “È stato un mondiale entusiasmante e, per certi versi, anche imprevedibile. Entusiasmante perché ho potuto vedere una squadra completa, coesa e vincente. Imprevedibile perché, anche se abbiamo vinto tre medaglie d’oro, quattro d’argento e una di bronzo, nulla è mai stato scontato. Essere tra le nazioni leader del canottaggio ci obbliga a porre un’attenzione maniacale ad ogni aspetto: nulla può essere lasciato al caso e questo lo sanno bene sia gli atleti che il personale intorno a loro, col Direttore Tecnico Francesco Cattaneo al quale rinnovo la mia fiducia. Tornando alle gare, mi è piaciuto molto come tutti hanno affrontato ogni fase del mondiale e questo lo hanno fatto sia quelli che sono entrati in finale e sono saliti sul podio e sia quelli che hanno lottato senza riuscirci. Brave e bravi tutti. Abbiamo vinto una medaglia d’oro nel quattro di coppia che mancava all’Italia dal 1998 – ben 20 anni –, abbiamo confermato gli argenti nelle altre due barche olimpiche, quattro senza senior e doppio pesi leggeri, in maniera straordinaria.

              Stupenda è stata la gara del due senza senior femminile, una medaglia mancata, ma una coppia ritrovata che è in grado di far da traino a tutto il movimento femminile che sta migliorando. Sono state vinte altre quattro medaglie nei pesi leggeri: 2 d’oro nel due senza femminile e maschile, due d’argento nel singolo femminile e nel quattro di coppia maschile. Quattro medaglie vinte con autorevolezza che dimostrano che gli atleti italiani mettono cuore in tutto quello che fanno. Abbiamo vinto un bronzo nel singolo PR2 maschile e sono contento per questa vittoria perché premia la costanza e la perseveranza dell’atleta. Potevano essere di più le medaglie conquistate nel pararowing, ma problemi di salute di un atleta ai quali si sono aggiunti quelli famigliari di una seconda atleta hanno costretto il Direttore Tecnico a ritirare il quattro con e il due senza. Pazienza, lo sport è anche questo e ci dobbiamo fare i conti sempre.

              Ho ricevuto, per i nostri risultati, i complimenti dal Presidente del CIO Thomas Bach e dal Presidente del CONI Giovanni Malagò unitamente a quelli dell’Ambasciatore d’Italia a Sofia. Sono attestazioni che fanno onore e per questo voglio condividerle con tutto il mondo remiero nazionale, dirigenti, tecnici e atleti, con tutto lo staff tecnico federale, con tutte le atlete e gli atleti azzurri e con tutto il mio Consiglio Federale. Prima di concludere, ringraziando tutti per il sostegno e la vicinanza durante il mondiale, un pensiero di affetto va alla comunità remiera del Friuli Venezia Giulia per la perdita del caro Luciano Michelazzi che è stato un uomo le cui qualità sono conosciute e riconosciute anche a livello internazionale. Un grazie, infine, alla stampa presente a Plovdiv, a quella che ha seguito il mondiale attraverso l’Ufficio Area Comunicazione e alla Rai che ci ha dedicato quattro giorni di diretta che hanno esaltato e impreziosito il successo azzurro ottenuto in questo mondiale. Ora concludiamo le celebrazioni dei 130 anni e poi via verso l’obiettivo delle qualificazioni olimpiche per Tokyo 2020. Grazie a tutti”.



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                « Risposta #52 il: Settembre 17, 2018, 14:11:46 pm »
                Mondiali Assoluti di Plovdiv. Il commento e le considerazioni del Direttore Tecnico

                PLOVDIV, 17 settembre 2018 - “A un anno dalla fine del mondiali di Sarasota posso affermare, come più volte ribadito, che l’obbiettivo con cui ci siamo presentati a Plovdiv era quello di avere una squadra competitiva su più fronti, e questo è stato raggiunto. Negli anni che precedono quello di qualificazione Olimpica è fondamentale, oltre che raggiungere i migliori risultati possibili, capire dove indirizzare le nostre risorse per arrivare a quello pre Olimpico con le maggiori chance di qualifica. Il lavoro giornaliero, che tutti quanti noi svolgiamo, è quello di rendere il nostro canottaggio migliore senza mai dimenticarci, in sede di valutazione tecnica e mai emozionale, che il bacino su cui poggiamo il nostro vertice non è tra i più ampi nel panorama internazionale, e questo ci deve rendere ancora più orgogliosi, ma allo stesso tempo attenti. La vittoria del medagliere fa sicuramente piacere, ma non mi fa dormire certamente sonni tranquilli.

                Per me come Direttore Tecnico la posizione raggiunta nel medagliere è positiva, ma non rappresenta un dato di per sé essenziale, perché se al posto di qualche medaglia d’oro fossero arrivati più argenti o più bronzi o, anche qualche quarto/quinto posto a pochi istanti dal terzo, da un punto di vista tecnico ciò non avrebbe certo significato aver concluso un mondiale più deludente. A mio avviso non ci dobbiamo concentrare troppo su quest’idea dei numeri e dei colori dei medaglieri, ma dobbiamo invece intraprendere sempre di più la strada della programmazione, della pianificazione e delle strategie che sono i veri pilastri che portano al giusto percorso verso i risultati. Detto questo, sono molto contento di come si è comportata la squadra in quasi tutte le specialità, senza nascondere che in alcune di esse mi aspettavo qualcosa di più. Siamo partiti dal Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica con le carte in regola per ben figurare anche in queste specialità dove invece non ho visto, in gara, il rendimento fatto vedere in allenamento e questo mi dispiace molto.

                Faremo un’attenta analisi per capire la motivazione e porre i dovuti correttivi, come già fatto in precedenti occasioni, e trovare in futuro le migliori soluzioni possibili. Per quanto riguarda le specialità che hanno ben figurato, senza entrare nello specifico di ognuna di loro, sono particolarmente soddisfatto di rientrare in Italia con una medaglia, o più di una, in ogni settore della nostra squadra nazionale, partendo dal pararowing, passando per le donne, la punta e la coppia maschile e i pesi leggeri. È da evidenziare come in alcune di queste specialità sono mancati pochissimi centesimi per agguantare un gradino superiore del podio. È questo che ci deve dare la misura della bontà del lavoro fatto. Ora, come già dichiarato precedentemente, ci sarà un meritato periodo di riposo per i nostri valorosi atlete e atleti e poi subito a rimboccarsi le maniche perché il lavoro che ci aspetta per i prossimi mesi è tanto ed impegnativo.

                Chi ha già partecipato ad una qualificazione Olimpica sa bene quanto è difficile ottenerla. Invito fin da oggi, ognuno per la sua parte, a fare il massimo per ottenere i pass per Tokyo, e questo significa che ognuno, sia gli atleti e sia tutte le altre componenti che ruotano intorno ad essi, deve continuare a lavorare e ad allenarsi con questo obiettivo e soprattutto al massimo delle proprie capacità curando ogni minimo particolare. Rimanendo a disposizione di chiunque voglia confrontarsi con il sottoscritto, come Direttore Tecnico, ringrazio in maniera particolare tutto il mio staff più stretto, senza il quale tutto questo non sarebbe mai stato possibile, i collaboratori societari e aggregati che si sono uniti a questa spedizione, i team manager e il personale del Centro di Piediluco con lo staff sanitario, la segreteria federale e l’ufficio stampa. Tutti hanno svolto tutti un lavoro encomiabile, difficile e molto spesso dietro le quinte organizzative.

                Ringrazio il Presidente Giuseppe Abbagnale e il Consigliere all’area tecnica Michelangelo Crispi che ci sono sempre vicini nelle scelte e nelle strategie da intraprendere, e la dirigenza federale tutta che non ci fa mai mancare il proprio appoggio e supporto, soprattutto nei momenti difficili, per far crescere e mantenere il nostro canottaggio ai massimi livelli. Grazie alle società e i loro tecnici per il lavoro che svolgono a fianco dei nostri atleti e auspico che in futuro questo possa essere ulteriormente intensificato. Al termine di queste considerazioni, e di un anno da incorniciare, approfitto per ringraziare tutti i miei collaboratori federali di tutte le varie compagini nazionali che hanno preso parte, in quest’anno, ai vari appuntamenti mondiali di categoria a cui eravamo chiamati a partecipare. Grazie al loro lavoro è stato un onore per me sentire più volte, dagli interlocutori internazionali, il nome dell’Italia come una nazione a cui ispirarsi. Grazie ancora a tutti”.



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                  « Risposta #53 il: Luglio 30, 2019, 13:16:05 pm »
                  Si sono conclusi due giorni fa i campionati mondiali di canottaggio U. 23; la federazione italiana ha deciso di inviare un numero ridotto di barche, inferiore a quelle qualificare, per ridurre i costi , dato che i mondiali stessi si sono svolti a Saratosa (USA)



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                    « Risposta #54 il: Luglio 30, 2019, 13:18:34 pm »
                    Il bilancio è assai positivo dal punto di vista quantitativo: riporto stralci estrapolati dalla pagina ufficiale della federazione canottaggio

                    SARASOTA (USA), 28 luglio 2019 - 11 medaglie: sei d’oro, una d’argento, quattro di bronzo. L’Italia Under 23 ha svaligiato il Mondiale di categoria di Sarasota, in Florida, conquistando il secondo posto nel medagliere – esclusivamente in virtù del fatto che la Gran Bretagna, prima in graduatoria, oltre allo stesso numero di medaglie d’oro ha conquistato un argento in più – e la palma di nazione che ha conquistato più allori di tutte, davanti alla Germania con nove medaglie (2-5-2) e appunto alla Gran Bretagna (6-2-0). E’ comunque un Mondiale da record per l’Italremo, che mai aveva conquistato così tanti titoli iridati in una sola edizione. Sei medaglie d’oro infatti rappresentano un unicum nella storia remiera azzurra, che proietta il Mondiale Under 23 di Sarasota nella leggenda del canottaggio italiano.





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                      « Risposta #55 il: Luglio 30, 2019, 14:49:59 pm »
                      Ho riportato nel post precedente uno stralcio di quanto pubblicato sul sito della federazione, per commentare i risultati della spedizione azzurra. A mio avviso va bene essere molto soddisfatti ma avrei evitato di usare termini trionfalistici quali "leggenda", perché , sempre a mio modo di vedere, i risultati vanno pesati, soprattutto in proiezione senior e quindi tenendo conto delle barche olimpiche.
                      Da sottolineare, secondo me, il fatto di aver portato ben 11 barche su 13 iscritte a medaglia (per risparmiare abbiamo rinunciato  a diversi equipaggi, ritenuti non competitivi per cercare di arrivare nei primi 10) e quindi su 22 gare in cui potevamo concorre potenzialmente, abbiamo rinunciato a 9 imbarcazioni, circa il 40% delle gare, già in partenza. E qui le riflessioni andrebbero fatte anche a livello politico sui fondi messi a disposizione.
                      L'aspetto negativo, a mio parere, è che la gran parte delle rinunce (7/9= 78%)  riguarda barche con prospettiva olimpica e che le medaglie andrebbero pesate proprio tenendo conto di dove ottenute. Vero è che a prima impressione il risultato sembrerebbe entusiasmante (2° posto nel medagliere dietro il colosso Gran Bretagna) poiché l'Italia ha conquistato il maggior numero di medaglie tra tutti i contendenti (ben 11) ma queste medaglie, come ho già scritto, andrebbero "pesate" : vanno bene per fare pubblicità al movimento e come valutazione in chiave costi benefici ma non devono trarre in inganno come futura proiezione in chiave olimpica



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                        « Risposta #56 il: Luglio 30, 2019, 14:57:47 pm »
                        Riprendo il post precedente, riportando il medagliere del mondiale U.23 di canottaggio, tenutosi a Sarasota:



                        L'Italia ha ottenuto ben 5 delle sei medaglie d'oro in competizioni non olimpiche, di cui addirittura 4 nei pesi leggeri, che portano all'olimpiade una sola barca: ciò significa che, eventualmente, non si possono dirottare gli atleti su altre barche



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                          « Risposta #57 il: Luglio 30, 2019, 15:32:07 pm »
                          Vediamo ora quale sarebbe la graduatoria tenendo conto delle sole barche olimpiche (mia estrapolazione):

                          Nazione   O   A   B   Tot
                          GBR           5   1   0   6
                          GER           2   1   1   4
                          GRE           2   1   1   4
                          ITA           1   1   3   5
                          NED           1   1   1   3
                          AUS           1      1      0     2
                          ROM           1   0   1   2
                          SVI      1      0   1   2
                          USA           0   2   2   4
                          NZL           0   2   0   2
                          IRL           0   1   0   1
                          LIT           0   1   0   1
                          RSA           0      0      0       1
                          RUS           0   0   2   2
                          HUN           0   0   1   1
                          NOR           0      0      1       1




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                            • Squadra del cuore:
                            « Risposta #58 il: Luglio 30, 2019, 15:35:55 pm »
                            Vediamo ora quale sarebbe la graduatoria tenendo conto delle sole barche olimpiche (mia estrapolazione):

                            Nazione   O   A   B   Tot
                            GBR           5   1   0   6
                            GER           2   1   1   4
                            GRE           2   1   1   4
                            ITA           1   1   3   5
                            NED           1   1   1   3
                            AUS           1      1      0     2
                            ROM           1   0   1   2
                            SVI      1      0   1   2
                            USA           0   2   2   4
                            NZL           0   2   0   2
                            IRL           0   1   0   1
                            LIT           0   1   0   1
                            RSA           0      0      0       1
                            RUS           0   0   2   2
                            HUN           0   0   1   1
                            NOR           0      0      1       1
                            Mi scuso per gli allineamenti
                            come si vede, l'Italia "perderebbe" più del 50% delle medaglie e soprattutto due posizioni in classifica. Ora tralasciando potenze remiere come Gran Bretagna e Germania, va sottolineata l'ottima performance della Grecia, che sia per bacino di utenza, tradizioni e soprattutto budget non è meglio dell'Italia, anzi...



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                              • Degustatore di ananassi
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                              « Risposta #59 il: Agosto 14, 2019, 18:09:45 pm »
                              Sette medaglie per l’Italia ai mondiali Junior di Tokyo

                              Ai mondiali Junior 2019 l’Italia ha vinto 7 medaglie  (1 oro – 3 argenti – 3 bronzi) che la attestano, nel medagliere per nazione, al terzo posto dietro alla Germania (5-3-4) e alla Cina (2-3-1) ed al secondo posto per numero di medaglie vinte: Germania 12, Italia 7 e Cina 6. Una nazionale che ha iscritto 11 equipaggi su 14 e ne ha piazzati 10 in finale e di questi sette sono andati in medaglia per un totale di 21 atleti saliti sul podio (le ragazze dell'otto hanno fatto doppia gara).

                              Rispetto ai mondiali U.23,  secondo me qui abbiamo fatto ottime cose, sia per il numero di barche che hanno conquistato la finale (l'unica esclusa ha comunque vinto la finale B) sia per l'ottima distribuzione tra maschi e femmine che fa ben sperare per il futuro...e per problemi burocratici abbiamo pure dovuto rinunciare ad una delle nostre atlete più forti ed ad una probabile medaglia nel quattro di coppia femminile



                                 

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