Sedici morti e almeno due dispersi, una a Torpè e una a Onanì, nel nuorese che, secondo la Protezione Civile “sono ormai sostanzialmente da considerarsi due persone decedute”. Il maltempo che sta flagellando la Sardegna devasta l’Isola. Il Consiglio dei ministri dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, ha stanziato venti milioni per affrontare le difficoltà immediate causate dall’eccezionale ondata di pioggia (la Giunta regionale invece ha destinato 5 milioni per i primi interventi). “Un quantitativo che serve per gli interventi primari – ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta – il salvataggio delle vite umane, l’assistenza alle popolazioni sfollate e il ripristino della viabilità, dato che c’è un blocco drammatico che rende molto più complessi gli interventi”. L’esigenza di allentare i vincoli di bilancio si porrà, ha ripetuto Letta, in un secondo momento, quando si procederà alla ricostruzione. “Funziona sempre così: quando succede un fatto calamitoso come questo, l’allentamento del patto di Stabilità, per i Comuni toccati è una conseguenza assolutamente naturale”. E la conta dei morti potrebbe registrare un aumento, ha sottolineato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, “visto che i dati vanno presi con grande cautela: molte zone isolate e la verifica definitiva la faremo solo quando queste zone saranno liberate dalle acque. Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere”.
Tante le polemiche infatti che si sono susseguite nelle ultime ore sui ritardi e difficoltà di intervento, ma il Capo della Protezione Civile garantisce che è stato fatto tutto il possibile. “Chi ha lanciato false accuse ne risponderà. Come al solito, troppi parlano di cose che non conoscono. Ma chi doveva intervenire nel territorio se non il territorio? Chi doveva esserci la cavalleria?” chiede Gabrielli sottolineando che “la prevenzione senza la pianificazione è poca cosa. E’ fondamentale in questi casi l’atteggiamento dei cittadini, che sono i primi attori di protezione civile”.
Il ciclone Cleopatra ha causato esondazioni e imponenti allagamenti, soprattutto in Gallura, nel Nuorese, nell’Oristanese e in Ogliastra. La zona più colpita è quella attorno a Olbia, dove si contano nove morti. Ad Olbia infatti si registrano almeno 13 decessi: tre nel crollo del ponte tra Olbia e Tempio, in località Monte Pino, due in località Raica nella strada che porta a Telti, dove le vittime sono un padre 35enne e il figlio; quindi Patrizia Corona, 42enne, e la figlioletta di 2 Morgana Giaconi, in località Bandinu, ad Olbia, vicino allo stadio Nespoli, mentre in via Lazio è morta Anna Ragnedda, 83enne e un’altra donna è stata trovata morta in casa. Ad Arzachena, in località Vecchio Mulino, i 4 membri di una famiglia di origine brasiliana, madre, padre e due ragazzi di 20 e 16 anni, sono morti nel seminterrato, sommerso da tre metri d’acqua. In provincia di Nuoro è morto Luca Tanzi, 44enne poliziotto in servizio alla squadra mobile, mentre scortava con tre colleghi un’ambulanza, nella strada tra Oliena e Dorgali, a Torpè è morta Giuseppina Franco, a Onanì è stato ritrovato il corpo di Giuseppe Farre, scomparso da ieri trascinato dalla furia di un torrente. Vannina Figus, 64enne è invece morta a Uras nello scantinato alagato della sua casa.
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La furia dell'acqua a Torpe (Nuoro)
Difficoltà per gli spostamenti ma i soccorsi hanno raggiunto tutti i centri abitati
Piogge incessanti per ore sull'Isola
Olbia, salvataggio in gommone
Il ciclone Cleopatra ha provocato diverse vittime
La mareggiata nel golfo di Cagliari
Uras (Oristano)
Sulla Sardegna una bomba d'acqua
Da Twitter
PREVISTO PEGGIORAMENTO IN SERATA – Una tregua in giornata sulle zone più colpite dal maltempo, ma una nuova fase di maltempo più marcato e diffuso con rovesci e temporali possibili in tutta la regione, nel pomeriggio soprattutto al sud e in serata nelle zone di Nuoro e Olbia. Sono le previsioni dl Meteo.it. Il tutto sarà ancora accompagnato da venti molto forti con raffiche fino a 100 Km/h, soprattutto nella zona intorno a Cagliari. Un primo miglioramento significativo per quanto riguarda le piogge si avrà nella notte, ma si farà sentire ancora il vento che diventerà Maestrale da moderato a forte.
PRIORITA’ RIMUOVERE L’ACQUA. Dopo di che la priorità, ha aggiunto, sarà quella di far intervenire idrovore e pompe per aspirare l’acqua: “Uno dei dati più critici – ha detto – è quello delle centraline Enel che sono rimaste sommerse”. “il nostro obiettivo – ha aggiunto – è che entro sera tutte le persone possano aver avuto una forma di assistenza”. Le criticità principali si registrano nel Comune di Torpè, dove sono state evacuate 500 persone, ospitate in strutture messe a disposizione dal Comune, e nel centro di Olbia, dove centinaia di sfollati hanno trovato ospitalità presso le strutture alberghiere della zona.
VESCOVO: “OLBIA DIMOSTRA GRANDEZZA D’ANIMO NELL’ACCOGLIENZA”. Anche a Olbia ci sono sfollati. Molti sono accolti negli alberghi, ma anche nelle case. “La città di Olbia” ha raccontato monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Olbia, Tempio e Orzieri, esprimendo “profondo dolore e rammarico”, “ha dimostrato la sua grandezza d’animo nell’accoglienza. Tutti si sono mobilitati per mettere a disposizione le proprie case. Anche le nostre strutture parrocchiali sono a disposizione”.
VERIFICHE SULLE DIGHE NEL NUORESE. Intanto sono in corso operazioni di monitoraggio e verifica, in particolare su due dighe, entrambe in provincia di Nuoro: la prima è quella di Maccheronis nel comune di Torpé; la seconda è la diga sul fiume Cedrino.
IN TILT RETE ELETTRICA E DEI TRASPORTI. Criticità hanno interessato i servizi essenziali, e in particolare la rete elettrica. Per quanto riguarda la viabilità si registrano criticità sulla rete statale e sulle strade locali, dove si riscontrano diffusi allagamenti e alcune frane. In particolare, la strada statale 129, nel tratto tra Nuoro e Orosei, è interrotta per il crollo di un ponticello. Diversi i disagi anche alla circolazione ferroviaria in quanto il maltempo ha ieri causato l’interruzione di alcune tratte.
SOLIDARIETA’ DA POLITICA E SPETTACOLO. CROZZA: “STASERA NON FARO’ LA MIA COPERTINA. NESSUNA VOGLIA DI RIDERE”
“Ho deciso che la mia copertina a Ballarò di questa sera non andrà in onda. Di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito la Sardegna non si ha tanta voglia di ridere. Almeno, io non ce l’ho. Un abbraccio a tutti gli amici sardi”. Ha scritto Maurizio Crozza sulla sua pagina Facebook annunciando la decisione di non proporre il suo consueto intervento satirico nella trasmissione condotta da Giovanni Floris su Raitre.
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