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ma le.morti dipendono proprio dal degrado e dall'abusività del contesto, che denotano la violazione di ogni regola morale e civile
Lavoro in quel settore... Comunque il riferimento è non a chi abbia studiato, ma chi in Campania (la maggioranza), ha al massimo la terza media.Che ci piaccia o meno, che sia qualunquismo o no, la Campania è prima in Europa per abbandono scolastico.Nessuno che abbia studiato quanto meno fino al diploma a meno che non largamente rovinato economicamente accetterebbe di lavorare in una fabbrica di fuochi d'artificio illegale.Il resto si arrabatta con quello che c'è.
Lo scorso gennaio sono arrivati i vigili, a cui però nessuno ha aperto la porta. «Tanto che fummo costretti a chiedere in Procura un decreto di ispezione che non è mai arrivato»
Ma infatti il problema è semple il solito, anche se comunque proprio in questo settore c'è talmente tanto lavoro che spesso mi ritrovo gente di 40 anni che vengono assunti dopo aver fatto un corso di informatica di pochi mesi...con tutte le lacune che ti puoi immaginare ma almeno lavorano e stanno meglio di un operaio medio.
Grazie al cazzo Nik negli anni 60 degli ignoranti con buone capacità imprenditoriali potevano alzarsi i palazzi, questo almeno fino a metà anni 80, poi basta.Se sei fortunato qualcuno ancora ci riesce ma è un numero esiguo, ad oggi hai difficoltà a fare cose del genere pure se hai 2 dottorati.
Vabuo ma hai fatto esempi del secolo scorso in pieno boom economico, prova a diventare adesso notaio. Fammi un esempio di qualcuno trai i 25, 40 anni che si è laureato e lavora a napoli o al sud con soddisfazione.Io sono in quella fascia di età e mi sono salvato perché sono statale. Il resto dei miei ex colleghi di università o amici sta sparso per il mondo. Quelli che sono rimasti sono i medici, avvocati con studio paterno avviato, qualche informatico. La situazione paradossalmente è molto peggiore oggi che negli anni 70 per il lavoro al sud. Al tempo bene o male i capoccia DC locali ti piazzavano da qualche parte.
Io ho avuto un collega universitario che e` rimasto in Campania, laureatosi ha preso lavoro alla EY di Napoli. Fatto carriera diventato Manager, poi si e` spostato presso un`altra grande azienda locale di pasta dove comunque pure li e` cresciuto ancor di piu`. Dopo di che si e` spostato in un`altra grande azienda di pomodori con un ruolo molto pomposo. Tutto questo studiando a Napoli.Io trovai un bel posto presso un`azienda enorme che fa il packaging a livello mondiale per le piu` grandi marche, KFC, McDonald, Pepsi etc. Non mi presero per un voto basso alla laurea, non considerarono la mia esperienza.Cio` non toglie che se avessi studiato meglio lavoravo pure io in Campania. Non e` tutto nero come sembra.
Il singolo caso che rappresenterà 0,01% ecc. della popolazione mi dice poco onestamente, è una questione sistematica che non può essere ridotta così. Possiamo pure parlare di persone normali, tu per realizzarti te ne sei dovuto scappare in Romania e hai fatto bene, sono abbastanza sicuro che in termini di qualità della vita le maggiori città rumene diano le piste a tutto il sud Italia.
Pokkio direi due casi di bassa scolarizzazione e manovalanza...
Spiegati meglio
https://www.open.online/2024/11/20/ercolano-fuochi-artificio-fabbrica-samuel-tafciu-sara-aurora-esposito/Madre adolescente, promessa sposa a 17 anni col marito morto per un lavoro schifoso, malpagato e non regolato. Famiglie estremamente disagiate che campavano col rdc e non sono manco in grado di fare un funerale. Per me faticate a rendervi conto di quante realtà simili esistono e che non vedete perché tendenzialmente per scrivere qua sopra abbiamo avuto tutti degli agi e delle famiglie benestanti alle spalle che quel mondo ce lo hanno sempre tenuto lontano.
Ognuno vive nel suo micromondo (mi ci includo eh) fatto da persone di livello economico, sociale ed economico piu o meno simile al proprio.La quotidianita ti porta a credere che quella sia la realta ma esistono mondi assurdi (nel bene e nel male) fuori da quel micromondo che uno scopre normalmente per caso.E si, esiste un disagio ed un degrado economico, sociale, lavorativo che non ci immaginiamo nemmeno.