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Topic: Faouzi Ghoulam  (Letto 406772 volte)

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Online La tecnica di Meret

  • Tifosotto da salotto
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« Risposta #6510 il: Marzo 12, 2023, 13:04:18 pm »
Gargano ha già consigliato a Edo un sacco di alternative alla Lasonil :look:

    Online chughino

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    « Risposta #6511 il: Marzo 12, 2023, 16:16:29 pm »
    sogno Faouzi e Marek nella dirigenza. Bravissime persone e a naso, mi sembrano competenti. A Mertens gli voglio bene ma lo vedo più cazzaro e poco adatto alla dirigenza :asd:

    Dirigente lo è pure FiEtoardo Delaurentiis, che a cazzate non è secondo a nessuno.
    Comunque Mertens sarebbe un perfetto PR.
    Inler sta aiutando il Napoli a scovare nuovi talenti turchi, infatti mi aspetto a breve un suo integro nella dirigenza

    :cranyorschach:




    Inler era scarso ma una bravissima persona, e di pallone ne ha sempre capito.
    Comunque chi è bravo a fare scouting dovrebbe sempre essere ben accetto.

      Online xeranto

      • Degustatore di ananassi
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      « Risposta #6512 il: Marzo 12, 2023, 21:11:28 pm »
      Che eleganza comunque :look:


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      ha messo il vestito del matrimonio ed è stato perculato pure da hisay, cmq si vede che non è un viver :ok:

        Offline N3w

        • Diego Armando Maradona
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        « Risposta #6513 il: Marzo 13, 2023, 01:01:36 am »
        Sono 32 anni ormai che amo questa squadra.
        Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
        La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
        I pomeriggi passati a guardare le videocassette del Napoli di Maradona.
        Ero piccolo quando chiudemmo l'anno con 14 punti, ma gli sfottò fanno male ancora oggi quando ci penso.
        Pensa che ho ancora la maglia dell'Inter di Ronaldo conservata. Oltre al mio amore spassionato per il brasiliano sicuramente rendeva meno amari i miei pomeriggi al parco rispetto a quelli con la polenghi.

        L'adolescenza fa rima con fallimento. Il Napoli Soccer, L'abbonamento in serie c, I tic di Calaiò, i cornetti algida venduti dagli ambulanti, le plastiche addosso quando pioveva e il mio primo caffè borghetti, fino a quella dannata partita con l'Avellino.
        Poi ancora abbonamento e il mio amore sconfinato per Mariano Bogliacino. Sosa che sfoggia la maglia con sopra Diego, perché chi ama non dimentica.
        Tanti ricordi d'amore che spesso si confondono nella mia mente, partite che sembravano non finire mai, come se l'arbitro aspettasse un nostro goal per fischiare la fine.

        E poi la serie B passata in curva e in tribuna d'onore mangiando frittate e mozzarelle col catering. Le aspettative su Bucchi, l'ansia di non farcela, la rovesciata di Cannavaro alla Juventus in coppa Italia.  I primi post sui forum e si ritorna in serie A.
        Le canzoni dei chiattoni animati che ancora risuonano nelle mie orecchie.
        Un estate passata a seguire il calciomercato e le zero aspettative per giocatori che da lì a poco sarebbero diventati idoli che ricordiamo ancora oggi con l'amore che meritano.  E poi in ordine sparso, perché non ha senso mettere in ordine, vanno scritte  così come vengono fuori dal cuore:
        Marekiaro Hamsik. L'intertoto. La pallonata del pocho ad allegri. Il tradimento di Quagliarella. la maschera di Inler. La presentazione del Tanque Denis con allenamento a porte aperte al San Paolo.
         Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

        Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
        Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
        Facendo tutti i riti scaramantici del caso, a Maggio festeggerò due volte. Oltre a questo evento che aspetto da quando sono nato, diventerò papà.
        Spero che tu, caro Faouzi, sarai in piazza a festeggiare con noi.

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          Offline Yavonz™

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          « Risposta #6514 il: Marzo 13, 2023, 01:08:44 am »
          Sono 32 anni ormai che amo questa squadra.
          Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
          La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
          I pomeriggi passati a guardare le videocassette del Napoli di Maradona.
          Ero piccolo quando chiudemmo l'anno con 14 punti, ma gli sfottò fanno male ancora oggi quando ci penso.
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          L'adolescenza fa rima con fallimento. Il Napoli Soccer, L'abbonamento in serie c, I tic di Calaiò, i cornetti algida venduti dagli ambulanti, le plastiche addosso quando pioveva e il mio primo caffè borghetti, fino a quella dannata partita con l'Avellino.
          Poi ancora abbonamento e il mio amore sconfinato per Mariano Bogliacino. Sosa che sfoggia la maglia con sopra Diego, perché chi ama non dimentica.
          Tanti ricordi d'amore che spesso si confondono nella mia mente, partite che sembravano non finire mai, come se l'arbitro aspettasse un nostro goal per fischiare la fine.

          E poi la serie B passata in curva e in tribuna d'onore mangiando frittate e mozzarelle col catering. Le aspettative su Bucchi, l'ansia di non farcela, la rovesciata di Cannavaro alla Juventus in coppa Italia.  I primi post sui forum e si ritorna in serie A.
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          Un estate passata a seguire il calciomercato e le zero aspettative per giocatori che da lì a poco sarebbero diventati idoli che ricordiamo ancora oggi con l'amore che meritano.  E poi in ordine sparso, perché non ha senso mettere in ordine, vanno scritte  così come vengono fuori dal cuore:
          Marekiaro Hamsik. L'intertoto. La pallonata del pocho ad allegri. Il tradimento di Quagliarella. la maschera di Inler. La presentazione del Tanque Denis con allenamento a porte aperte al San Paolo.
           Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

          Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
          Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
          Facendo tutti i riti scaramantici del caso, a Maggio festeggerò due volte. Oltre a questo evento che aspetto da quando sono nato, diventerò papà.
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          « Risposta #6515 il: Marzo 13, 2023, 01:18:45 am »
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          Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
          La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
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           Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

          Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
          Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
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            « Risposta #6516 il: Marzo 13, 2023, 01:19:50 am »
            Sono 32 anni ormai che amo questa squadra.
            Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
            La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
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            L'adolescenza fa rima con fallimento. Il Napoli Soccer, L'abbonamento in serie c, I tic di Calaiò, i cornetti algida venduti dagli ambulanti, le plastiche addosso quando pioveva e il mio primo caffè borghetti, fino a quella dannata partita con l'Avellino.
            Poi ancora abbonamento e il mio amore sconfinato per Mariano Bogliacino. Sosa che sfoggia la maglia con sopra Diego, perché chi ama non dimentica.
            Tanti ricordi d'amore che spesso si confondono nella mia mente, partite che sembravano non finire mai, come se l'arbitro aspettasse un nostro goal per fischiare la fine.

            E poi la serie B passata in curva e in tribuna d'onore mangiando frittate e mozzarelle col catering. Le aspettative su Bucchi, l'ansia di non farcela, la rovesciata di Cannavaro alla Juventus in coppa Italia.  I primi post sui forum e si ritorna in serie A.
            Le canzoni dei chiattoni animati che ancora risuonano nelle mie orecchie.
            Un estate passata a seguire il calciomercato e le zero aspettative per giocatori che da lì a poco sarebbero diventati idoli che ricordiamo ancora oggi con l'amore che meritano.  E poi in ordine sparso, perché non ha senso mettere in ordine, vanno scritte  così come vengono fuori dal cuore:
            Marekiaro Hamsik. L'intertoto. La pallonata del pocho ad allegri. Il tradimento di Quagliarella. la maschera di Inler. La presentazione del Tanque Denis con allenamento a porte aperte al San Paolo.
             Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

            Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
            Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
            Facendo tutti i riti scaramantici del caso, a Maggio festeggerò due volte. Oltre a questo evento che aspetto da quando sono nato, diventerò papà.
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              « Risposta #6517 il: Marzo 13, 2023, 03:30:45 am »
              E questo Gargano mica lo fa, quel bidone


              :look: :look:


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              veramente al tempo mise una buona parola per convincere quello da cui tutto il  benessere economico del napoli è partito ovvero edison cavani  :look:

              solo questo basta è avanza  :asd:


              che poi dopo napoli è tornato in sudamerica, non gioca in europa, noi non compriamo + direttamente dal sudamerica dalla sola vargas mi pare, quindi pure se dovesse segnalare dubito che servirebbe a qualcosa


              poi che inler sappia scovare talenti e sia rimasto legato a napoli è cosa ottima resta il fatto che come giocatore era un pacco, se scova talenti magari ci rimborsa l'investimento buttato nel cesso per prenderlo a suo tempo  :gnam:
              « Ultima modifica: Marzo 13, 2023, 03:34:50 am da digital »

                Online GIANPAOLO

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                « Risposta #6518 il: Marzo 13, 2023, 07:01:34 am »
                Sono 32 anni ormai che amo questa squadra.
                Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
                La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
                I pomeriggi passati a guardare le videocassette del Napoli di Maradona.
                Ero piccolo quando chiudemmo l'anno con 14 punti, ma gli sfottò fanno male ancora oggi quando ci penso.
                Pensa che ho ancora la maglia dell'Inter di Ronaldo conservata. Oltre al mio amore spassionato per il brasiliano sicuramente rendeva meno amari i miei pomeriggi al parco rispetto a quelli con la polenghi.

                L'adolescenza fa rima con fallimento. Il Napoli Soccer, L'abbonamento in serie c, I tic di Calaiò, i cornetti algida venduti dagli ambulanti, le plastiche addosso quando pioveva e il mio primo caffè borghetti, fino a quella dannata partita con l'Avellino.
                Poi ancora abbonamento e il mio amore sconfinato per Mariano Bogliacino. Sosa che sfoggia la maglia con sopra Diego, perché chi ama non dimentica.
                Tanti ricordi d'amore che spesso si confondono nella mia mente, partite che sembravano non finire mai, come se l'arbitro aspettasse un nostro goal per fischiare la fine.

                E poi la serie B passata in curva e in tribuna d'onore mangiando frittate e mozzarelle col catering. Le aspettative su Bucchi, l'ansia di non farcela, la rovesciata di Cannavaro alla Juventus in coppa Italia.  I primi post sui forum e si ritorna in serie A.
                Le canzoni dei chiattoni animati che ancora risuonano nelle mie orecchie.
                Un estate passata a seguire il calciomercato e le zero aspettative per giocatori che da lì a poco sarebbero diventati idoli che ricordiamo ancora oggi con l'amore che meritano.  E poi in ordine sparso, perché non ha senso mettere in ordine, vanno scritte  così come vengono fuori dal cuore:
                Marekiaro Hamsik. L'intertoto. La pallonata del pocho ad allegri. Il tradimento di Quagliarella. la maschera di Inler. La presentazione del Tanque Denis con allenamento a porte aperte al San Paolo.
                 Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

                Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
                Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
                Facendo tutti i riti scaramantici del caso, a Maggio festeggerò due volte. Oltre a questo evento che aspetto da quando sono nato, diventerò papà.
                Spero che tu, caro Faouzi, sarai in piazza a festeggiare con noi.

                Inviato dal mio RMX3301 utilizzando Tapatalk

                Se non era per il tuo avatar questo bellissimo post lo avrei ingiustamente scartato perché pensavo l'avesse scritto qualcun'altro... Senza fare nomi :look:

                Dì la verità, ricordi sparsi sì, ma quel "lo scudetto perso in albergo" è volutamente lasciato alla fine :look:

                Ti sei dimenticato, però, una delle emozioni più grandi "i piedi di Contini in testa a Del Piecoro" e non si fa :nono:

                Poi ho letto quel Maggio come un richiamo ad un altro ricordo pieno di inchini.

                In tutto questo, sono contento di poter leggere di nuovo i tuoi post, visto che era da tempo che non scrivevi :sisi:
                « Ultima modifica: Marzo 13, 2023, 07:03:29 am da GIANPAOLO »
                FORZA NAPOLI!!! SEMPRE... *_*
                 
                 

                  Online el schiatty napoletano

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                  « Risposta #6519 il: Marzo 13, 2023, 07:48:46 am »
                  veramente al tempo mise una buona parola per convincere quello da cui tutto il  benessere economico del napoli è partito ovvero edison cavani  :look:

                  solo questo basta è avanza  :asd:


                  che poi dopo napoli è tornato in sudamerica, non gioca in europa, noi non compriamo + direttamente dal sudamerica dalla sola vargas mi pare, quindi pure se dovesse segnalare dubito che servirebbe a qualcosa


                  poi che inler sappia scovare talenti e sia rimasto legato a napoli è cosa ottima resta il fatto che come giocatore era un pacco, se scova talenti magari ci rimborsa l'investimento buttato nel cesso per prenderlo a suo tempo  :gnam:
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                    « Risposta #6520 il: Marzo 13, 2023, 08:37:04 am »
                    veramente al tempo mise una buona parola per convincere quello da cui tutto il  benessere economico del napoli è partito ovvero edison cavani  :look:

                    solo questo basta è avanza  :asd:


                    che poi dopo napoli è tornato in sudamerica, non gioca in europa, noi non compriamo + direttamente dal sudamerica dalla sola vargas mi pare, quindi pure se dovesse segnalare dubito che servirebbe a qualcosa


                    poi che inler sappia scovare talenti e sia rimasto legato a napoli è cosa ottima resta il fatto che come giocatore era un pacco, se scova talenti magari ci rimborsa l'investimento buttato nel cesso per prenderlo a suo tempo  :gnam:
                    .
                    Non è che fu' chissà che investimento, poi ok scarso, ma il suo apporto in 4 anni ci fu' e fu meglio di altri, Gargano camorrista per primo.
                    Sicuramente con il Napoli ed il modo di intendere calcio di Benitez non c'entrava nulla.
                    Forse avrebbe reso con Sarri come cambio di Jorginho.
                    Ma i veri pacchi sono altri

                      Offline LAGRANGIA

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                      « Risposta #6521 il: Marzo 13, 2023, 08:37:45 am »
                      La grandezza di Fouzi ha coperto quel rosicone di Valota Bherami che si è messo a contraddirlo citando il Bayern LOL e poi smerdando Cavani...
                      Assurdo, che Lota
                      "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                      "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                      "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

                        Online Granchetiello

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                        « Risposta #6522 il: Marzo 13, 2023, 08:59:24 am »
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                        Lolol puntuale come la sciorda dopo il cappuccino per un soggetto affetto da colon irritabile
                        -------------------------
                        29/05/1985 :sbav:

                        S'i fossi foco arderei l mondo
                        S'i fossi vento lo tempesterei
                        S'i fossi insigne lo tiraggirerei

                        "Arrivare quarti non è importante, è l'unica cosa che conta" (eurelio 25:17)

                          Offline mtpgpp

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                          « Risposta #6523 il: Marzo 13, 2023, 10:13:56 am »
                          Ma LOL

                          https://twitter.com/dazn_it/status/1634687040221593601?s=46&t=Pd-mGTNkFLw4KoBJTPppUQ


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                          ittoria del Napoli sull'Atalanta

                          “Secondo me è una partita fondamentale perché il Napoli deve preparare la Champions. Due sconfitte nella testa dei giocatori non è sempre buono. Doveva rialzare il livello”.

                          La Lazio di Sarri è simile al suo Napoli?

                          “Secondo me è una squadra diversa rispetto a noi. Hanno caratteristiche diverse. Hanno più fisicità. È una squadra che gioca, fa tanti gol e ne prende pochi. Alla fine la Lazio sta facendo il suo percorso. L’obiettivo è la Champions. Sicuramente la fase difensiva è il principio fondamentale per Sarri, poi in fase offensiva si adatta alle qualità della squadra. Noi avevamo un falso nove, con Mertens che veniva più incontro. Invece Immobile è più un attaccante centrale forte in area di rigore”.

                          Il rapporto con Sarri

                          “Lui chiede tanto dai suoi giocatori, però quando ti ritrovi sul campo a giocare un gioco eccezionale sai perché ti ha chiesto questi movimenti. Lui è preciso, in allenamento non molla mai. Per i giocatori non è sempre semplice, ci sta sempre dietro sula fase difensiva. Lui è molto intelligente per gestire le cose con certi tipi di persone come faceva con Gonzalo (Higuain). Aveva un rapporto diverso da quello con noi. Aveva capito che alcuni hanno bisogno di più tempo e più parole”.

                          Un aneddoto su Callejon

                          “Ero in Nazionale con Mesbah, al rientro c’era la gara tra noi e il Milan. Mesbah mi chiede come si possono fermare i tagli di Josè, io gli dico di stare attento perché quando tu guardi dentro lui già è andato e sei morto. Lui mi risponde che è da tanti anni in Italia e che è abituato. Comunque alla prima azione, primo minuto, palla dietro e fallo su Callejon. Anche io dopo 6-7 anni venivo fregato da quel taglio in allenamento”.

                          Nel tuo Napoli eravate tutti uguali?

                          “Il calcio è fatto da 11 giocatori che giocano per lo stesso obiettivo, ma siamo 11 persone diverse, abbiamo tutti un modo di vedere e interpretare il calcio diverso. Quindi non possiamo essere trattati tutti alla stessa maniera. Non puoi trattare Messi, CR7 o Mbappè come un altro giocatore, è palese”.

                          Cosa provi quando ti rivedi con la maglia del Napoli?

                          “Gli anni a Napoli sono stati i migliori della mia carriera, anche a livello umano. Sarò sempre grato a Napoli per quello che mi ha dato a livello calcistico e umano”.

                          Stai preparando la festa con i tuoi ex compagni?

                          “Non mi piace tanto come si parla del Napoli perché non si dà la reale importanza a quello che sta facendo. Sono primi con 18 punti di vantaggio sulla seconda, una cosa mai vista nel campionato italiano. Sono agli ottavi di finale di Champions e ne parlano come se fosse tutto normale. Dobbiamo essere felici perchè sta facendo una stagione strepitosa anche a livello internazionale. Con il +18 in classifica ogni vittoria sembra banale, oggi si parla molto di più della corsa Champions che del Napoli che sta facendo una stagione incredibile. Sono più di 30 anni che non vince, bisogna godersi la magia che sta creando con la città e i tifosi”.

                          Sull'esperienza con Benitez e le differenze con Sarri

                          "Sarri ci diceva sempre che la migliore difesa vinceva il campionato, a noi diceva che la testa era Albiol e noi eravamo le gambe. A Koulibaly diceva che doveva correre e che Albiol poteva fare ciò che voleva. All'inizio Sarri non mi voleva, metteva Hysaj a sinistra e cercava uno con più fase difensiva. Giocammo contro la Lazio e vincemmo 5-0, da allora non cambiò più. Benitez era più internazionale come modo di allenare, venivamo fuori da due stagioni con lui e quando arriva Sarri per tutto il ritiro avevamo un pomeriggio libero ogni 5-6 giorni".

                          Sei in contatto con i tuoi ex compagni? Come stai vivendo questo avvicinamento allo Scudetto?

                          "Lo sto vivendo benissimo perchè prima di tutto se lo meritano i tifosi che da più di 30 anni non vincono il campionato. Il merito è sicuramente del presidente che è stato intelligente a lavorare con persone ultra competenti e bravissime. Tutto l'ambiente, il direttore sportivo con le scelte che ha fatto, il merito è di tutti. In tanti siamo andati via, ma la base l'hanno tenuta e oggi tocca a loro. Ho vissuto tantissimi anni a Napoli, i miei figli sono cresciuto lì e quindi per me è bellissimo tutto questo. Mi sento napoletano dopo aver vissuto tanti anni a Napoli. Io volevo vincere non per me ma per i tifosi perchè se lo meritano e come dicevo prima si dovrebbe parlare ancora di più di quello che stanno facendo".

                          Com'è possibile switchare così dall'anno scorso a questa stagione clamorosa?

                          "La Juve ha finito il suo ciclo di vittorie, ora il campionato è molto più aperto per tutti. Prima l'ha vinto l'Inter, poi il Milan, però già l'anno scorso potevamo vincere. Adesso il campionato è molto più aperto, se il Napoli vuole aprire un ciclo dovrà fare delle scelte importanti quest'estate altrimenti sarà difficile".

                          Su Spalletti

                          "Vive nel suo mondo però ha un po' di tutto e lo fa bene. Ha sposato la causa del Napoli e ce lo diceva sempre".

                          Quanto è migliorato Osimhen?

                          "E' sempre stato così, l'unica cosa è che aveva sempre brutti infortuni e l'anno scorso Mertens ha dovuto giocare al suo posto senza aver fatto la preparazione a causa dell'operazione alla spalla. Siamo stati un po' sfortunati in questo, però Osimhen è un attaccante moderno: attacca benissimo la profondità, forte di testa, tiene bene la palla. Gli manca un po' di freddezza, è ancora un po' troppo istintivo".

                          Se dovessi stilare una classifica con i migliori attaccanti d'Europa, oggi dove metti Osimhen?

                          "Dipende da cosa vuoi fare. Oggi il miglior attaccante è Benzema, ma poi c'è Haaland che sta facendo tantissimi gol, nell'area di rigore è un fenomeno".

                          Su Kvaratskhelia

                          "Giuntoli a ottobre 2021 mi disse che aveva visto un georgiano fenomenale, ma costava troppo e stavano facendo scendere il prezzo per poterlo prendere. Anche lo staff e il mister l'avevano già visto. C'era un report di Calzona, attuale allenatore della Slovacchia, che già mesi prima l'aveva adocchiato. Ambientarsi nel campionato italiano è davvero difficile, anche il mister Spalletti è stato bravo ad inserirlo. Però già sette-otto mesi prima di comprarlo il Napoli era sicuro di lui e delle sue qualità e voleva comprarlo".

                          Dopo 26 giornate di campionato questo Napoli che ha 18 punti di vantaggio ha meno punti di quello di Sarri

                          "Oggi non c'è la Juve, la realtà è questa. Facevamo un calcio così importante che ci è dispiaciuto tanto non aver vinto. Non ha vinto il nostro calcio di possesso, qualità e ritmo ma quello della Juve degli ultimi 10 anni. Ci sono stati degli episodi che fanno ancora male che hanno influito anche sui nostri risultati. Il fatto di avere tanti punti di vantaggio oggi ti lascia giocare più tranquillo e noi avremmo finito con 100 punti quella stagione, però c'era la Juve e purtroppo non abbiamo vinto. Abbiamo fatto divertire tutto il pubblico e il campionato italiano e la città di Napoli. Oggi siamo felici di questo Napoli perchè vince la squadra più costante degli ultimi 10 anni. Significa che vince il calcio".

                            Online Impostore

                            • Degustatore di ananassi
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                            « Risposta #6524 il: Marzo 13, 2023, 11:07:13 am »
                            Sono 32 anni ormai che amo questa squadra.
                            Dal primo battito sono sempre stato azzurro, mentre i miei compagni di classe si riempivano la bocca con le strisciate, le romane e persino la sampdoria, io sognavo un giorno nel quale essere tifosi del Napoli sarebbe stato motivo di vanto.
                            La mia infanzia è fatta di radioline FM con antenne lunghissime con la speranza di sapere il risultato della partita. Spesso deriso, sia per i risultati che per questo strano attaccamento a qualcosa di considerato stupido.
                            I pomeriggi passati a guardare le videocassette del Napoli di Maradona.
                            Ero piccolo quando chiudemmo l'anno con 14 punti, ma gli sfottò fanno male ancora oggi quando ci penso.
                            Pensa che ho ancora la maglia dell'Inter di Ronaldo conservata. Oltre al mio amore spassionato per il brasiliano sicuramente rendeva meno amari i miei pomeriggi al parco rispetto a quelli con la polenghi.

                            L'adolescenza fa rima con fallimento. Il Napoli Soccer, L'abbonamento in serie c, I tic di Calaiò, i cornetti algida venduti dagli ambulanti, le plastiche addosso quando pioveva e il mio primo caffè borghetti, fino a quella dannata partita con l'Avellino.
                            Poi ancora abbonamento e il mio amore sconfinato per Mariano Bogliacino. Sosa che sfoggia la maglia con sopra Diego, perché chi ama non dimentica.
                            Tanti ricordi d'amore che spesso si confondono nella mia mente, partite che sembravano non finire mai, come se l'arbitro aspettasse un nostro goal per fischiare la fine.

                            E poi la serie B passata in curva e in tribuna d'onore mangiando frittate e mozzarelle col catering. Le aspettative su Bucchi, l'ansia di non farcela, la rovesciata di Cannavaro alla Juventus in coppa Italia.  I primi post sui forum e si ritorna in serie A.
                            Le canzoni dei chiattoni animati che ancora risuonano nelle mie orecchie.
                            Un estate passata a seguire il calciomercato e le zero aspettative per giocatori che da lì a poco sarebbero diventati idoli che ricordiamo ancora oggi con l'amore che meritano.  E poi in ordine sparso, perché non ha senso mettere in ordine, vanno scritte  così come vengono fuori dal cuore:
                            Marekiaro Hamsik. L'intertoto. La pallonata del pocho ad allegri. Il tradimento di Quagliarella. la maschera di Inler. La presentazione del Tanque Denis con allenamento a porte aperte al San Paolo.
                             Quel mostro di Cavani. Il freddo di quel Napoli Steaua, me lo sento ancora oggi nelle ossa.  Benitez che educava i giornalisti in conferenza stampa. Il Dortmund di Klopp. Il city di Balotelli. Le parolacce di Vitale. Datolo in prestito. Gerrard che ce ne fece 3. Le vittorie con la Juventus. I Kinder Bueno di Edu vargas. Le vittorie in coppa Italia. Il 4 a 3 con la Lazio. Hugo Boss Campagnaro. I 36 di Higuain. Il Sarrismo. I record di Ciro Mertens. Il covid.  KK26. Tutti in campo con Lotti. Insigne capitano. El Mazzarri Como dise El dj. L'urlo della Champions. Quando facemmo crollare un pezzo dello stadio del Villarreal. La finta di Zuniga. L'addio di Grava . La sconfitta per pochissimo col Chelsea di Drogbá. Lo scudetto perso in albergo.

                            Potrei continuare per giorni, resta il fatto che da piccolo non avrei mai avrei immaginato una vita così piena di emozioni.
                            Tutto questo per dirti grazie per le belle parole. Per me amare e rispettare la mia squadra è facile, sentirlo fare da qualcuno che non è nato qui con quella classe mi ha riempito il cuore di gioia al pari delle emozioni che ti ho descritto.
                            Facendo tutti i riti scaramantici del caso, a Maggio festeggerò due volte. Oltre a questo evento che aspetto da quando sono nato, diventerò papà.
                            Spero che tu, caro Faouzi, sarai in piazza a festeggiare con noi.

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                            Augurissimi!
                            Hai scritto un post stupendo in cui mi ci ritrovo appieno.
                            Io a scuola, dalle elementari all'ultimo anno delle superiori, sono sempre stato l'unico a tifare Napoli.

                            E pensa queste cose: la prima superiore, ovvero quando noi giocavamo il primo anno di C, io l'ho fatta in pieno nord (piena Lombardia) tra razzismo vero (anche da parte di alcuni docenti) e tifosi per lo più di Milan, Inter e Atalanta (tifosi della Juventus erano invece  pochi).

                            Quando i compagni (quelli non razzisti) mi chiedevano che squadra tifassi ed io dicevo con fierezza "Napoli!" la domanda successiva era: no, ma io mi riferivo alla tua seconda squadra ovvero a quella di serie A.
                            E la mia risposta era sempre: "Napoli!"

                            E questa domanda mi veniva puntualmente rivolta anche qui perché non era considerato normale non tifare una squadra che giocasse in serie A.

                            Ed anche io ho avuto a che fare con tifosi del Parma, della Lazio, della Roma, della Sampdoria. E ti parlo di ragazzi campani (che già era tanto che non tifassero per le strisciate).

                            Altro dettaglio: dalla seconda superiore fino alla quinta ho frequentato la scuola a Salerno.
                            E devo dire che ho avuto amici straordinari, una classe di ragazzi fantastici ma ovviamente tutti tifosi della Salernitana, ma tifosi da stadio, di cui una buona parte tifanti unicamente la Salernitana e un'altra buona parte Juventus e Salernitana.

                            Le scuole medie le ho vissute invece nell'apice della Salernitana, quando i granata sembravano la "grande" ed il Napoli una provinciale. La mia prima trasferta, ovviamente in curva Nord tra i tifosi azzurri, è stata Salernitana Napoli 3 a 1 in cui ci esposero davanti la coreografia dei piani di morbidezza.

                            E in quegli anni, i compagni che prima tifavano strisciate, magicamente si erano convertiti in tifosi della Salernitana. Ricordo che perfino il salumiere dove facevo la colazione bell e buon iniziò a fare sfottò sul Napoli.

                            A differenza tua ho sempre indossato, e con grande emozione, la maglia del Napoli. Sempre, addirittura alle superiori degli amici organizzarono delle partite a calcetto in un piccolo centro sportivo situato ai piedi dell'Arechi (realmente ai piedi dell'Arechi, a 100 metri e non di più) ed io ho indossato sempre il completino (maglia, pantaloncini e calzoncini tutti rigorosamente azzurri) del Napoli quello Diadora che sembrava un camice da macellaio, lo ricordate?

                            La maglia Nike Polenghi la tengo io, ma non la mettevo (preferendo altre sempre del Napoli) solo perché non la volevo consumare... Non so perché ma quella maglia mi ha sempre causato un certo fascino.

                            Ai tempi in cui nacquero i forum ricordo che mi scaricavo tutti gli avatar degli utenti o le immagini che riguardavano il Napoli e me le passavo sul cellulare con un cavetto (un LG di quelli a conchiglia) e quando venivo a Napoli in gita fotografavo sempre i murales oppure le saracinesche dipinte coi vari simboli dei gruppi ultras.

                            E ricordo una volta, parliamo se non sbaglio del 2001, era un pomeriggio e tornando da scuola dei signori dissero che alle 15:00 sarebbe venuto il Napoli a giocare un'amichevole contro la Battagliese allo stadio Pastena.
                            Mangiai e poi feci circa 3 km a piedi (la distanza tra dove abitavo e lo stadio) con il cuore a mille. Arrivai allo stadio e trovai il vuoto: un addetto comunale mi disse che il Napoli all'ultimo momento aveva annullato l'amichevole.

                            Ricordo un'altra cosa: per voi avere una sciarpa del Napoli era facile come bere un sorso d'acqua.
                            Io, all'età di 7-8 anni, sognavo di averla una sciarpa del Napoli e qui erano letteralmente introvabili. Dovevi avere qualcuno che andasse a Napoli per poterla avere.
                            Dopo mesi una sciarpa me la portò un signore che aveva la bancarella al mercato e per me fu un giorno di festa. Era la sciarpa con la scritta Napoli e con ai lati il simbolo del Regno di Napoli.

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