Genny a carogna

[IoAmo]

Non c'è alcun topic che possa raccogliere in modo organico ogni commento ai fatti pre-partita, un topic come: sconti a roma. Da qualche parte ne dobbiamo parlare e queste mi sembra più adeguato di quello sulla situazione di Ciro.

ne potete parlare di gastone, di ciro, degli scontri, ma non vi lamentate se si parla tanto della carogna nel topic a lui dedicato

[la vile strada maestra]

ne potete parlare di gastone, di ciro, degli scontri, ma non vi lamentate se si parla tanto della carogna nel topic a lui dedicato

Ma chi se ne lamenta? Ci lamentiamo della sproporzione del trattamento mediatico, mica del forum.

[IoAmo]

Ma chi se ne lamenta? Ci lamentiamo della sproporzione del trattamento mediatico, mica del forum.

scugnizza e leon in primis stanno dicendo dai primi post "ma parlate di genny quando si dovrebbe parlare di gastone", "siete caduti nella trappola" "almeno noi parliamo del ragazzo sparato"
io sto dicendo che è normale che parliamo della carogna qui dentro

[Scugnizza]

scugnizza e leon in primis stanno dicendo dai primi post "ma parlate di genny quando si dovrebbe parlare di gastone", "siete caduti nella trappola" "almeno noi parliamo del ragazzo sparato"
io sto dicendo che è normale che parliamo della carogna qui dentro

Si, e sai perchè? perchè ci lamentiamo che in tv non si parla di gastone, e neanche sui giornali e sul web.... bene noi anche siamo il web dove sta il topic sull'essere "di altra squadra"? questo topic andrebbe chiuso perchè non ci sta nulla da dire.

[la vile strada maestra]

La Gazzetta dello Sport racconta di 30.000 magliette stampate dalla Curva A con la scritta Speziale libero da indossare questa sera nella gara fra Napoli e Cagliari

 

[el schiatty napoletano]

spero facciano qualche striscione anche per ciro.

[Hank 中國]

La Gazzetta dello Sport racconta di 30.000 magliette stampate dalla Curva A con la scritta Speziale libero da indossare questa sera nella gara fra Napoli e Cagliari

 

conferma anche il corriere del mezzogiorno..

NAPOLI — Piazza San Giorgio è il cuore vivo di Forcella. Il baretto accanto alla chiesa è il mondo di Genny. «La carogna», come viene chiamato nel quartiere e anche nel codice ultrà. Chè poi «carogna» è anche il signor Ciro, il papà del capotifoso della curva A. E' un uomo grosso, dal viso spavaldo e dall'atteggiamento allegro. E' seduto fuori al suo bar su una sedia bianca e alle undici e mezzo del mattino mangia con gusto un panino ripieno con melanzane. «Sto scetato (sveglio, ndr) dalle cinque di stamattina — dice dal pulpito del marciapiedi — . Hanno dipinto mio figlio nero, lo hanno chiamato figlio di boss. Ma mi vedete? Vi sembro un boss? Ho debiti con chiunque qua attorno, ho fatto il netturbino per quaranta anni e non ho una lira». E' popolato il bar a quell'ora. C'è un viavai di amici, parenti e ultrà. Tutti a difendere quel bravo figlio di Genny. C'è la madre, Concetta. Vestita di nero, con i capelli raccolti: «Mio figlio ha evitato una strage, ha soccorso Ciro Esposito ed è stato al suo capezzale fino alle sei del mattino. E' un ragazzo come tanti, ama il Napoli. E' malato del Napoli. E' nu bravo guaglione. Ora lo state tutti criminalizzando, pensate a quello che ha sparato. Lui è il vero delinquente». Nel bar arriva la sorella di Genny, la signora Mena. Arriva l'amico di Genny, il compagno ultrà con lui nella foto che ha fatto il giro del mondo. «Sto qua, mi vedete - urla - io c'ero. Nessuno voleva interrompere la partita, volevamo solo avere notizie sul tifoso ferito. Ci dicevano che era morto. Nessuno di noi ha deciso di sospendere, nè di giocare». Davanti al bar passano e ripassano i falchi della polizia in moto, sfrecciano tra motorini in sosta e signore con le buste della spesa tra le mani. Ci sono tutti, manca l'uomo mediaticamente più importante degli ultimi due giorni: Genny. Dov'è? «Mio figlio va in palestra tutte le mattine», irrompe Ciro. Che nel frattempo è rientrato nel bar, beve un caffè e fuma una, due, tre sigarette. Indica il retrobottega, sul pavimento c'è una borsa di colore blu. «Vedete, l'ha portata prima. Stamattina si allenato come fa tutti i giorni». Sì, ma ora dove sta? Silenzio. «E chi lo sa? Aspettate, magari ripassa. Ma sta troppo frastornato, lasciatelo stare. Sta in pensiero per Ciro, non piange solo per vergogna». Lasciamo il bar e piazza San Giorgio, ci incamminiamo verso via Duomo. Perché cento metri più avanti, qualcuno ci dice sottovoce, abita Genny con la sua compagna. Ha quarant'anni, ne dimostra meno. Fisico palestrato e tatuato. Ha un matrimonio finito alle spalle, due figli di quindici e dodici anni. Da tre anni è papà di una bambina, nata dalla relazione con l'attuale compagna. Individuiamo il palazzo, ma sul citofono non c'è traccia del cognome (De Tommaso) che riporta a lui. Lì davanti, però, tutti sanno. Tutti lo conoscono. Tutti sono suoi amici e si arrabbiano quando arrivano le telecamere. A microfoni spenti, tutti ci dicono di sapere dov'è, ma nessuno naturalmente dà un'informazione certa. Riunioni col direttivo ultrà, appuntamento con l'avvocato. Qualcuno si spinge: «Sta 'ncopp San Gaetano. Ma ripassate, deve tornare». E sono lì tutti compatti a difendere «un ragazzo che non ha fatto nulla di male e che ora sta al centro dello scontro tra Stato, polizia e mondo ultrà». A fare da sfondo, insomma, l'indignazione per l'attenzione mediatica. Genny, più volte, aveva avuto il Daspo. Ma con i suoi legali aveva sempre fatto ricorso e l'ultimo, quindici giorni fa, gli era stato revocato. La maglietta che indossava sabato all'Olimpico gli costerà quasi certamente la notifica di un altro provvedimento. Un altro Daspo. Non se ne fa un cruccio, ci raccontano. Per ora vuole solo stare tranquillo, non parlare più con nessuno e attraverso un comunicato dei suoi legali ribadisce che: «Non vi è stata alcuna trattativa con le forze dell'ordine e che nell'interloquire con le stesse l'unica esigenza dei tifosi era quella di conoscere da una fonte attendibile le reali condizioni di salute del tifoso napoletano gravemente ferito». Nella nota degli avvocati, Genny fa sapere che «in questo momento siamo vicini alla famiglia di Ciro Esposito ed attendiamo fiduciosi che la magistratura nei suoi confronti faccia il suo corso». Stasera c'è la sfida al San Paolo tra Napoli e Cagliari e anche la celebrazione del trofeo vinto a Roma sabato. «Genny sarà lì con noi», dicono i compagni di quartiere. «La curva senza di lui non esiste». Ed effettivamente fin quando il Daspo non gli sarà notificato, lui è un capo ultrà abilitato a frequentare lo stadio. Ma non sarà una serata come tutte le altre. Il Napoli ha ridimensionato di molto la festa prevista. Niente musica, nessuna coreografia. Solo il giro di campo prima del riscaldamento. La curva A ci sarà, compatta e decisa a protestare contro i fatti di Roma. E allora, se Genny si ritroverà col Daspo per la maglietta dedicata ad Antonino Speziale, il tifoso catanese in carcere per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti, shirt che indossava con orgoglio all'Olimpico, stasera tutta la curva potrebbe indossare la stessa maglia. Frenetiche le trattative, ieri pomeriggio, con una tipografia della zona, per la realizzazione di trentamila shirt con la scritta: Speziale libero. La possibilità è concreta - la variabile sono solo i tempi tecnici per la fattura - perché la curva A in questo modo vuole esprimere un pensiero unico e soprattutto solidale con Genny. Poi il silenzio per tutta la durata della partita. Siamo sempre sulle tracce del capoultrà, che ha l'abilità di non farsi trovare nei posti dove solitamente si riunisce con gli amici. E dove anche ieri mattina è stato. Ma noi arriviamo e lui è appena andato via. La scena ultima è quella di un giardino in largo Proprio d'Araniello. Una piazzetta tra i vicoli del centro storico, tra via Tribunali e via Atri. Un giardinetto chiuso da un cancelletto. C'è un cartello che invita i proprietari di cani a non sporcare le aiuole. Ma non ci sono amici a quattro zampe, c'è un gruppetto dietro un albero che, appena arriviamo, ci chiede: «Chi cercate?». E neanche ci dà il tempo di rispondere. «Qui la persona che cercate non c'è». Il tono è deciso ma garbato, come a dire: non siete graditi, Genny non gradisce. Andate via. Alle tre del pomeriggio Genny si trova nel retrobottega di un barbiere, il direttivo ultrà si è trasferito in quel negozio. Il suo avvocato l'aspetta e papà Ciro è già nel suo studio al corso Umberto. Genny arriverà dopo un'ora. Non una parola, solo un comunicato diffuso dai legali. Ripassiamo per l'ultima volta al bar di Forcella. Il signor Ciro stavolta ci offre pure un caffè, l'ultima mossa prima di mandarci via.

[TomDurrr]

La Gazzetta dello Sport racconta di 30.000 magliette stampate dalla Curva A con la scritta Speziale libero da indossare questa sera nella gara fra Napoli e Cagliari

 

Siamo maestri nel passare dalla ragione al torto, chapeau ora parleranno di questo per i prossimi due mesi.

Li davano alla famiglia di ciro quei soldi, ci facevano più bella figura...

[IoAmo]

Si, e sai perchè? perchè ci lamentiamo che in tv non si parla di gastone, e neanche sui giornali e sul web.... bene noi anche siamo il web dove sta il topic sull'essere "di altra squadra"? questo topic andrebbe chiuso perchè non ci sta nulla da dire.

ho già spiegato l'idea per cui è nato il topic considera inoltre la sezione del forum
e poi ripeto, sulla parte "affidabile" del web e della radio si parla di entrambe le cose.

[IoAmo]

Siamo maestri nel passare dalla ragione al torto, chapeau ora parleranno di questo per i prossimi due mesi.

Li davano alla famiglia di ciro quei soldi, ci facevano più bella figura...

e poi si chiedono "Perchè parliamo di genny a carogna?"

[weizenbier]

La Gazzetta dello Sport racconta di 30.000 magliette stampate dalla Curva A con la scritta Speziale libero da indossare questa sera nella gara fra Napoli e Cagliari

 

La provocazione è intelligente (ma credo sia una palla), se fossimo milanesi ci lascerebbero spiegare "è solo una provocazione, non siamo contro Raciti e famiglia, ma non capiamo perchè indossare questa maglia è più grave di sparare su delle persone e alla fine, leggere ancora Berlusconi presidente, non è dissimile da Speziale libero" e ci darebbero ragione

Ma siamo napoletani...

[Bud Spencer_da Bari 88]

La Gazzetta dello Sport racconta di 30.000 magliette stampate dalla Curva A con la scritta Speziale libero da indossare questa sera nella gara fra Napoli e Cagliari

 

è una congiura contro i napoletani! sono sicuramente romani infiltrati nelle curve... che gente di merda che esiste... alla povera vedova glielo stanno uccidendo un'altra volta il marito... e c'è pure chi difende quegli esseri...

con tutto il rispetto per chi difende questi animali... ma jessero a chillu paese

[IoAmo]

La provocazione è intelligente (ma credo sia una palla), se fossimo milanesi ci lascerebbero spiegare "è solo una provocazione, non siamo contro Raciti e famiglia, ma non capiamo perchè indossare questa maglia è più grave di sparare su delle persone e alla fine, leggere ancora Berlusconi presidente, non è dissimile da Speziale libero" e ci darebbero ragione

Ma siamo napoletani...

questa chiave di lettura è intelligente, ma non passerebbe il messaggio, così come non è passato il messaggio quando noi stessi cantavamo "lavali col fuoco"

[la vile strada maestra]

http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/lazio/2014/05/05-360114/Serie+A+Lazio.+Lotito+accusa%3A+%C2%ABIn+curva+spaccio+e+prostituzione%C2%BB

"Nelle curve si è creata una zona franca, si deve sapere che c'è spaccio di droga, merchandising falso e prostituzione"

Di droga e merchandising falso sapevo pure io, ma prostituzione? Veramente fa?

[Quentin]

A chi danno il culo gli ultrà? 

Inviato con la regia di Dzemaili