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Luglio 22, 2011, 08:46:13 am

«Il Calcio Napoli ritira l'accredito all'inviato del 'Mattino' Roberto Ventre? Come dire che il collega è stato punito per aver scritto cose sgradite alla società». Così, il presidente dell'Associazione Campana della Stampa, Vincenzo Colimoro, commenta il ritiro dell'accredito da parte della società Calcio Napoli, al giornalista del nostro quotidiano.
«Significa - ribadisce Colimoro - che la libertà di stampa va a farsi benedire. La strada intrapresa dal Calcio Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis ormai è inqualificabile». «L'ultimo episodio - ha detto il presidente di Assostampa Campania Enzo Colimoro - è solo la punta di un'escalation che da parecchi giorni sta caratterizzando sempre più i rapporti tra i giornalisti napoletani e i vertici della società».

«A questo punto - secondo Colimoro - vanno valutate bene le azioni da intraprendere, anche e soprattutto attraverso un'azione concreta e diretta dell'Ordine, soggetto per legge deputato, che adisca le vie legali eventualmente al fianco del collega Ventre e del 'Mattino', ai quali va la piena solidarietà, per ribadire e ristabilire le regole».

«Revocare un accredito è solo un atto di arroganza - per il presidente di Assostampa - che diventa intimidazione e tentativo di censura se segue un articolo non gradito. Ma né Ventre, né il Mattino, né le istituzioni della professione si lasceranno intimidire».

«Il Calcio Napoli - spiega Colimoro - è forse la prima industria della città e il legame tra la squadra e la città è molto più forte che altrove. Ma ciò non giustifica e non può avallare decisioni di questo tipo che nulla hanno a che fare con un paese civile e democratico».

L'Assostampa Campania, nell'ottica di difendere l'agibilità professionale e la corretta informazione, «sin da ora è a disposizione di tutte le parti, per un incontro definitivamente chiarificatore per ristabilire un corretto rapporto, ciascuno nei propri ruoli e ambiti, nei rapporti tra operatori dell'informazione e Calcio Napoli».

Sulla questione sono intervenuti anche l'Ordine dei giornalisti della Campania e l'Ussi regionale. «Una settimana fa - si legge in una nota - il presidente del Napoli dichiarava di non aver mai leso il diritto di cronaca. Dopo appena sette giorni la sua società ha ritirato l'accredito all'inviato del Mattino nel ritiro trentino di Dimaro, Roberto Ventre, perché l'articolo di oggi dal titolo "Tifosi tra sorrisi e rabbia: ma il Napoli è inavvicinabile" è risultato non gradito alla società.

Dopo questo episodio di inaccettabile arroganza l'Ordine dei Giornalisti della Campania e l'Ussi - Gruppo "Felice Scandone" denunciano la deriva in atto da parte della società di calcio napoletana nei confronti dell'informazione e della pubblica opinione e ricordano che la scorsa settimana nella sede del Calcio Napoli a Castelvolturno il presidente stesso aveva usato nei confronti di alcuni giornalisti frasi ed espressioni lesive della nostra professione».

L'Ordine dei Giornalisti e l'Ussi ricordano a De Laurentiis che «questi comportamenti nei confronti della stampa ledono il diritto di cronaca e continuano ad alimentare un clima avvelenato attorno ai giornalisti esponendoli a rischi personali».

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Luglio 22, 2011, 09:34:23 am

Come Berlusconi, uguale.

image BestiaAzzurra87:
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Luglio 22, 2011, 10:14:42 am

Che cosa hanno scritto di così grave da far ritirare il pass al loro giornalista?

Per come la penso io stavolta ha sbagliato. Magari l'articolo potrà anche essere stato arrogante e provocatorio "almeno questo lo penso io visto che non l'ho letto" però non doveva ritirare il pass del giornalista!

image Sonny Boy:
Squadra del cuore:
Luglio 22, 2011, 10:21:28 am

Dovrebbe essere questo l'articolo incriminato:


Sono in tanti i tifosi dopo l'allenamento della mattinata ad attendere gli azzurri. Niente da fare. Il Napoli ha fissato solo pochi momenti prestabiliti: al di fuori nessun contatto, salvo la disponibilità personale di qualche calciatore che si avvicina sotto la tribuna (Ieri lo ha fatto De Sanctis). Quindi, un'altra delusione: impossibile avvicinarsi all'hotel Rosatti che ospita gli azzurri, lo sbarramento parte già dalla strada principale dove ieri qualche tifoso si è potuto avvicinare a Mazzarri. Al campo ci sono poi transenne che bloccano l'accesso e il pulmino che accompagna i calciatori fila via rapidamente: vetri scuri e finestrini abbassati. E così in tanti ieri hanno fatto sentire tutto il loro malcontento. Fabrizio Durante, napoletano residente a Torino è in compagnia della moglie brasiliana e del figlioletto Christian: "Ci vorrebbe più rispetto per noi e una migliore organizzazzione. Sto qui giù da giorni, i calciatori dovevano fermarsi martedì pomeriggio, poi è venuto a piovere: noi ci siamo inzuppati e non si è fermato nessuno. E siamo ancoraqui invano". Sisso Bertolino, tifoso storio, viene da Caserta: "Ho fatto 900 kilometri enon posso neanche avvicinarmi un attimo per una foto. I giocatori da vicino non possiamo mai vederli". Claudio Piatti, napoletano, è con il figlioletto di 4 anni, Fabrizio: "Siamo venuti qui in treno ela gioia di un bambino è poter vedere da vicino i calciatori, fare una foto. Se non fosse per la disponibilità di qualcuno come Grava, Lucarelli, De Sanctis, Cannavaro che a fine allenamento si avvicinano, non avremmo nessun contatto".

Si lamenta anche un altro gruppo partito da Fuorigrotta: fanno da portavoce Pietro Santaniello e Luciano Filoia. "Seguiamo sempre il Napoli. L'anno scorso a Folgaria non era così, c'era una maggiore apertura epiù disponibilità. Adesso è un bunker, abbiamo fatto tanti kilometri per un autografo e non raccogliamo nulla".

Giampaolo Bertolino è del Club Napoli Livorno: "Sono da quattro giorni a Dimaro e non sono riuscito a prendere neanche un autografo". Salvatore Giordano da Venezia: "Sono qui per Inler: era nel pulmino, non l'ho neanche visto bene. Capisco la delusione soprattutto per chi è venuto da Napoli e ha fatto tanti chilometri inutilmente". Da Reggio Emilia una coppia: Vincenzo Carbone e Carla Esposito con la figlioletta di appena sette mesi: "Non ci hanno fatto avvicinare neanche un attimo, per il nostro amore, per il Napoli, siamo saliti fin qui con la nostra piccolina". Tra i tanti scontenti almeno un fortunato della mattinata azzurra a Dimaro: il piccolo Niccolà che mostra una maglietta: "L'ho lanciata e me l'hanno firmata Lucarelli, Grava e Santana". Intanto altri tifosi esibiscono lo striscione: "Sempre con te, gruppo azzurro": si consolano con una foto assiema a un vigile urbano.

Fonte: Il Mattino

image La tecnica di Meret:
Squadra del cuore:
Luglio 22, 2011, 10:41:59 am

Un articolo abbastanza scemo... ma non tale da giustificare il ritiro del pass

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