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e chi lo accusato di essere un ignorante? La "questione culturale" la ha posta Aristoteles ed è quella che contestavo.Oppure, sottilmente, ti riferisci al fatto che secondo te gli ho dato del figlio di papà?
Credevo che con "non posso fare a meno di constatare che si tratta di una visione meramente utopistica, come gran parte di quelle provenienti da quella parte politica, e che nella mia esperienza personale mi sono sempre state propinate da bravissimi ragazzi con le pacche ben al caldo di genitori con solidissimi 740" volesse intendere proprio che in genere chi non dice via tutti subito sia un figlio di papà sognatore ed ignorante (nel senso che non ha idea di cosa sia il mondo, non in senso accademico)
bhè, voleva semplicemente dire che se per esempio vivi a Casal Palocco, o a Posillipo, o in un qualsiasi altro quartiere benestante d'Italia è facilissimo parlare di accoglienza, tanto è una cosa che nella pratica non ti tocca realmente, come accade invece in chi vive a Piazza Garibaldi, o in qualsiasi altro quartiere degradato d'Italia. Non c'è nulla di male nell'essere ricchi o benestanti, ed è sempre più facile in quelle condizioni avere opinioni "pure" che non passino dalla volgare e spesso becera realtà, punto. Quella che criticavo era, nella discussione, la nemmeno tanto velata affermazione che chi avesse opinione contraria fosse un ignorante, stavolta in senso prettamente accademico. Che poi anche contro di lui qualcuno abbia usato termini offensivi, mette dalla parte del torto chi li ha usati, ma non toglie nulla alla mia critica.Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Io invece intendevo dire che anche se non tutti quelli in disaccordo con lui sono ignoranti, le "argomentazioni" cui si riferiva Aristoteles lo erano Entrando più nel merito, abbiamo avuto per anni la legge Bossi-Fini che non mi pare stendesse tappeti rossi a chiunque volesse venire in Italia, però la situazione era sempre la stessa quindi perché puntare il dito contro una parte politica?