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Topic: Il "terzo" scudetto (Stagione 87/88)  (Letto 26056 volte)

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Online Blade Runner

  • Attila Sallustro
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« Risposta #30 il: Febbraio 13, 2015, 09:27:46 am »
Chi non l'ha vissuto è difficile capisca le sensazioni, che poi sono soggettive per ciascuno di noi. Le mie erano quelle di un bambino che, quando cominciò a seguire le partite, capì di essere nato e di vivere nella Mecca del calcio perché ho avuto la fortuna di vivere Diego e la squadra più forte mai ammirata al San Paolo. Per me, per tutti i bambini dell'epoca non esisteva il "Ciuccio", il Napoli che le prendeva da tutti. Napoli era Maradona e Maradona era il calcio. Vivevo nella capitale mondiale del pallone.

Quel maledetto giorno giunse al culmine di una settimana cominciata male. Non riuscimmo a trovare i biglietti per lo stadio, così ripiegammo nel piano B che consisteva in: abbuffata a casa di mio zio e partita alla tv (troppo grande fu la delusione dei napoletani rimasti senza ticket che la RAI decise di trasmettere l'incontro in diretta). Quella domenica capii che gli dèi del pallone non erano onnipotenti, che esisteva un concetto finora sconosciuto: la sconfitta.

Di quella partita ricordo alcune immagini distinte:

- lo strapotere fisico e tattico del Milan;
- Gullit che, cazzarola, era ovunque;
- la punizione di D10S che mi fece sperare in una rimonta;
- le lacrime di tutta la famiglia al fischio finale;
- gli applausi del San Paolo ai futuri nuovi campioni d'Italia

Io capii che avremmo perso quando sentii la formazione con Bagni numero 9 e uno fra careca e Giordano (non mi ricordo chi) in panchina. Bianchi aveva preso atto che non potevamo giocarla ad armi pari e aveva rinunciato alla MaGiCa per un uomo in più a centrocampo.
Il segno di una sconfitta annunciata.
Quando Diego pareggiò su calcio di punizione feci in ginocchio dalla camera mia alla cucina, mia madre e mia sorella spaventate, e sperai, ma.. tutto fu vano... credo che Ameri tenesse per noi perché sul gol di Van Basten disse "traversa!" .. "no, la palla è entrata, scusate, gol" ..

Un incubo.

Per me erano scoppiati e basta. L'unica cosa veramente sospetta fu quella frase nel dopo partita detta non ricordo se da Garella o da Bagni.. "ora non dipende più da noi" .. quasi con un senso di sollievo...

    Offline Giaguaro

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    « Risposta #31 il: Marzo 05, 2015, 07:37:53 am »
    Io sono andato allo stadio dal 1982 ed ho tifato Napoli nei tempi dei campionati mediocri da centro classifica, poi Maradona ed il Napoli dei sogni, fino a quel momento in cui si correva forte verso il secondo scudetto, strameritatamente. Luciano Castellini diverra' mio beneamato imperituro a partire da un glorioso Inter-Napoli 2-2 (forse campionato 1981/82 ) con gli azzurri che negli ultimi dieci minuti fanno due gol ed io che gongolo dal secondo anello di SSiro (il terzo non esisteva ancora), ed io che, da giovanissimo portiere di buone speranze già in squadre di terza categoria, cercavo di carpirne i segreti dalle immagini della moviola alla Domenica Sportiva.

    Nel fatidico campionato 87/88 avevo seguito le trasferte piu' insidiose nei campi ostili del nord (Bergamo, Como, Meazza con le due Milanesi...). Verona la schifavo cosi' tanto che non ci andai mai per non sporcarmi le suole delle scarpe, ma partecipai ad una sua trasferta (inter -verona) al solo scopo di insultarli dal vivo, e riuscii anche ad intrufolarmi tra la sicurezza per stringere la mano a quel pelato di Fanna, preventivamente sputata ovviamente.
    Di quel campionato ricordo quello che si diceva nelle ultime giornate quando il fato sembrava accanirsi contro di noi: erano gli anni del totonero e dell'anti napoletanismo sfrenato, nonche' della milano da Bere e del totale senso d'impunita' di affaristi di ogni risma, con manipulite non ancora scoppiata.

    Beh si diceva chiaramente a Napoli che la camorra aveva venduto il campionato per questione di Totonero (che ai tempi pagava di piu', piu' in fretta e con piu' affidabilita' del Totocalcio ufficiale), e che fosse cosi' tanto esposta da fare perdite plurimiliardarie in caso di vittoria del Napoli. Napoli non doveva vincere anche in virtu' di uno strapotere Milanese nell'economia e nella societa' che, con un Berlusconi in ascesa, reclamava la ricchissima piazza di Milano come palcoscenico unico.

    Prove non ne vidi mai, ma la sensazione fortissima fu proprio quella della squadra venduta (e i fatti del calcio scommesse emersi a piu' riprese negli anni a seguire coinvolgenti altre squadre e campionati dimostrarono come le minacce ai giocatori di Serie A per comprarsi le partite sono storicamente provate da parte di mafie di tutti i tipi, figuriamoci quale possa essere stata ipoteticamente un'influenza della camorra su una squadra cittadina... sicuramente persone ricattabili ne avrebbero potute trovare... )

    Come vissi quel campionato?  Con una delusione estrema: smessi di seguir il calcio completamente per circa 10 anni, e per i successivi 15 anni seguii solo la Nazionale. Non m'interesdai del secondo scudetto, sentendomi tradito profondamente dal sistema, ne' versai una lacrima per il fallimento e la ripartenza dalla C.

    Ho recuperato passione solo negli ultimi anni, e un Napoli umile con budget limitato che vuole fare bene circondato dalla passione immutata nei decenni di tutta una citta' mi ha riacceso la fiamma. Ora che posso permettermelo compro gadget e magliette ufficiali, cose inarrivabili quando da ragazzo squattrinato facevo i salti mortali per la trasferta a Bergamo col Comando Ultra Curva B (CUCB, ma chi lha inventato st'acronimo improbabil?), coprendo le spalle a Gennaro Montuori, in arte Palummella.
    « Ultima modifica: Marzo 05, 2015, 20:38:12 pm da Giaguaro »

      Online Impostore

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      « Risposta #32 il: Marzo 05, 2015, 08:40:36 am »
      Dai ragazzi fu tutto palesemente venduto... Dei ragazzi che stanno lì lì per vincere lo scudetto sono talmente carichi che la stanchezza la trasformano in energia

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        « Risposta #33 il: Marzo 05, 2015, 14:18:46 pm »
        Io sono andato allo stadio dal 1982 ed ho tifato Napoli nei tempi dei campionati mediocri da centro classifica, poi Maradona ed il Napoli dei sogni, fino a quel momento in cui si correva forte verso il secondo scudetto, strameritatamente. Luciano Castellini diverra' mio beneamato imperituro a partire da un glorioso Inter-Napoli 2-2 (forse campionato 1981/82 ) con gli azzurri che negli ultimi dieci minuti fanno due gol ed io che gongolo dal secondo anello di SSiro (il terzo non esisteva ancora), ed io che, da giovanissimo portiere di buone speranze già in squadre di terza categoria, cercavo di carpirne i segreti dalle immagini della moviola alla Domenica Sportiva.

        era il 1982/83 ... Antonino Criscimanni di testa e Raimondo Marino dal limite dell'area, mi pare che già ci fosse Zenga in porta ma non ne sono sicuro aL 100%
        FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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          « Risposta #34 il: Marzo 05, 2015, 20:25:37 pm »
          17 ottobre 1982, inter napoli 2-2, sesta giornata per la precisione.

          Guardate che ho trovato anche il filmato: 

          Posso dire io c'ero !


            Online NikGerace

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            « Risposta #35 il: Marzo 05, 2015, 23:17:28 pm »
            è vero c'era Bordon in porta ...
            FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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              « Risposta #36 il: Marzo 06, 2015, 06:52:40 am »
              Guardate che bella storia vi ho trovato sullo scudetto venduto:

              http://attualizzandolafoschia.blogspot.de/2011/02/calcio-camorra-e-cocaina-lo-scudetto_5600.html

              Fatti ricostruiti in un libro scritto da tre giornalisti sportivi e Marco Travaglio.  Ricattabilita' dei giocatori adusi alla cocaina e disastro finanziario della camkrra a causa deo totonero sono le ragioni della perdita di ounti repentini.

                Online rugod

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                « Risposta #37 il: Luglio 06, 2017, 11:16:01 am »
                mhà....io n ci credo alla dietrologia...in questo noi italiani siamo veri maestri

                tutto accade sempre perché forze oscure tramano contro il giusto

                ogni sconfitta e ogni vittoria in italia si devono analizzare facendo sempre i conti con trame , macchinazioni e imbrogli (nn che fossero assenti in quegli anni come adesso)

                io credo che semplicemente il milan giocava un altro calcio.
                il milan era una squadra del 2000 che giocava nel 1987

                tenete presente che sacchi non ha inventato la zona come molti dicono erroneamente
                sacchi ha portato l'atletica nel calcio
                famosa fu una sua dichiarazione su chi gli chiedeva il perché i calciatori li facesse allenare tanto duramente e lui rispose che guadagnavano troppi soldi per allenarsi un'oretta ogni due giorni
                a quei tempi il calcio non era ancora fisico, era sono tecnico...le squadre non pressavano, non correvano, le punte non erano i primi difensori, le squadre nn giocavano corte
                immaginate a quei tempi trovarsi di fronte il milan di sacchi al massimo della forma...una squadra che in trasferta (in quel calcio a 2 punti a vittoria in trasferta si andava per pareggiare) ti veniva a pressare fin dentro alla tua area, dove eri costretto a giocare la palla in un decimo di secondo , mentre normalmente avevi tutto il tempo che volevi ..immaginate di trovarvi Gullit che un secondo prima era in area di rigore a colpire di testa e poi l azione dopo te lo trovavi a pressare il tuo terzino
                Praticamente il milan di sacchi giocava in 20
                Quell'anno i lmilan trovò la forma solo il girone di ritorno (erano comunque metodi avvenieristici per l'epoca , ancora da perfezionare) , ma se avesse giocato anche il girone d'andata allo stesso modo avrebbe vinto lo scudetto con 15 giornate d'anticipo
                Il napoli era fortissimo, con dei giocatori sublimi, ma il milan era una squadra troppo moderna ....rivedetevi la partita e vedete la velocità dei giocatori del  milan e dei nostri...i nostri non andavano lenti, andavano alla normale andatura di quegli anni..era il milan a andare forte

                  Online Zilly

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                  « Risposta #38 il: Luglio 06, 2017, 22:08:26 pm »
                  Sicuramente il Napoli più forte mai visto.
                  Ma arrivammo alla fine senza birra in corpo mentre i berluscoidi viaggiavano come treni.
                  La coca, la camorra, il totonero, in quegli anni si è detto di tutto, ma ci credo poco.

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                    « Risposta #39 il: Luglio 07, 2017, 09:00:34 am »
                    17 ottobre 1982, inter napoli 2-2, sesta giornata per la precisione.

                    Guardate che ho trovato anche il filmato: 

                    Posso dire io c'ero !

                    Ahahah, rigore clamorosamente inventato!

                    Sicuramente il Napoli più forte mai visto.


                    Tra i Napoli classici sì, ma quello attuale è più forte. :look:

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                      « Risposta #40 il: Luglio 07, 2017, 09:10:45 am »
                      Se il forum fosse esistito in quegli anni:

                      dall'84 all'86: con Diego non si vince, sopravvalutato, etc.

                      dall'86: tre scudetti nel cesso con Inter, Milan, Samp....potevamo avere 5 scudetti,
                      Ferlaino pappone, Ferlaino vattene.

                      Ad ogni modo che invidia, anche considerando che nascendo nel 1960 conseguendo gli stessi
                      titoli che ho oggi, dall'84 al 91 avrei maturato 8 anni di stipendi e contributi,
                      cosa oggi purtroppo non avvenuta. Avrei vissuto l'ebbrezza Diego, visto due scudetti,
                      oggi avrei già due case di proprietà.

                      O forse sarei morto nell'83 mangiandomi il cazzo.

                      "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                      "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                      "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

                        Online rugod

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                        « Risposta #41 il: Luglio 07, 2017, 09:34:06 am »
                        Sicuramente il Napoli più forte mai visto.
                        Ma arrivammo alla fine senza birra in corpo mentre i berluscoidi viaggiavano come treni.
                        La coca, la camorra, il totonero, in quegli anni si è detto di tutto, ma ci credo poco.

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                        non è che arrivammo senza birra, era il milan ad andare ad un'altra velocità...giocava proprio un altro calcio
                        All'epoca ancora si marcava a uomo, quindi il calcio era una serie di duelli individuali.
                        lo stopper sul centravanti , il terzino sull'ala, il mediano sul trequartista...di solito il gioco si sviluppava col libero che si sganciava dalla difesa e portava palla libero, mentre si formavano le marcature...era il dribbling (che all'epoca era il gesto tecnico più importante ) a scardinare il sistema di difesa avversario....appena in dribblig ci si liberava de proprio marcatore , saltavano a cascata le altre marcature perché bisognava andare a chiudere sul portatore di palla.
                        Si giocava così in italia e in europa.....molte squadre giocavano ancora a uomo puro, col marcatore che ti seguiva per tutto il campo

                        quel milan lì giocava con difesa in linea alzata fino al centrocampo, con il centravanti che andava a pressare il libero avversario....se prima il trequartista doveva duellare solo col mediano avversario, adesso ne aveva 3 addosso perché il milan giocava raccolto in 10 metri...se perdevano palla, invece di rientrare , come si faceva all'epoca per prendere le marcature, il milan scattava in avanti, pressandoti senza darti il tempo di giocare tranquillo...

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                          « Risposta #42 il: Luglio 07, 2017, 11:47:54 am »
                          Ahahah, rigore clamorosamente inventato!

                          Tra i Napoli classici sì, ma quello attuale è più forte. :look:
                          Intendevo come singoli giocatori

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                            non è che arrivammo senza birra, era il milan ad andare ad un'altra velocità...giocava proprio un altro calcio
                            All'epoca ancora si marcava a uomo, quindi il calcio era una serie di duelli individuali.
                            lo stopper sul centravanti , il terzino sull'ala, il mediano sul trequartista...di solito il gioco si sviluppava col libero che si sganciava dalla difesa e portava palla libero, mentre si formavano le marcature...era il dribbling (che all'epoca era il gesto tecnico più importante ) a scardinare il sistema di difesa avversario....appena in dribblig ci si liberava de proprio marcatore , saltavano a cascata le altre marcature perché bisognava andare a chiudere sul portatore di palla.
                            Si giocava così in italia e in europa.....molte squadre giocavano ancora a uomo puro, col marcatore che ti seguiva per tutto il campo

                            quel milan lì giocava con difesa in linea alzata fino al centrocampo, con il centravanti che andava a pressare il libero avversario....se prima il trequartista doveva duellare solo col mediano avversario, adesso ne aveva 3 addosso perché il milan giocava raccolto in 10 metri...se perdevano palla, invece di rientrare , come si faceva all'epoca per prendere le marcature, il milan scattava in avanti, pressandoti senza darti il tempo di giocare tranquillo...
                            Assolutamente vero

                            Io sacchi con la sua falsa "umilté" lo schifo malamente, ma ha cambiato il calcio ....

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                              « Risposta #44 il: Luglio 07, 2017, 12:55:12 pm »
                              Assolutamente vero

                              Io sacchi con la sua falsa "umilté" lo schifo malamente, ma ha cambiato il calcio ....

                              Inviato domani

                              aggiungiamoci pure un'altra cosa....la difesa giocava in linea....non aveva il libero staccato che andava a chiudere gli spazi, ma aveva il libero in linea che era baresi, il coordinatore della difesa
                              considerate che all'epoca i difensori avevano un solo compito, togliere palla all'attacco avversario...erano quindi grossi, potenti, aggressivi e con i piedi fucilati
                              baresi era l'esatto contrario del difensore dell'epoca (prima di sacchi era impiegato spesso a centrocampo) aveva piedi buoni, era magro con un'intelligenza tattica fuori dal comune...baresi col braccio alzato era l'immagine iconica del milan di sacchi che impiegava la tattica del fuorigioco e difesa attiva..il milan, cioè aggrediva in fase di non possesso alzando la linea di difesa e, poiché gli avversari giocavano lunghi e non esistendo il fuorigioco passivo (cioè chiunque era aldilà della linea di difesa, anche se non attivo nel gioco, era considerato in offside) praticamente metteva sempre in fuorigioco gli avversari...

                              il concetto di umiltè che è diventato un po' anche per prenderlo in giro il suo motto, partiva dalla tesi che i calciatori erano solo i membri di una squadra che doveva giocare compatta come un organismo unico, quindi nella filosofia sacchiana , van basten contava quanto colombo e che quindi tutti dovevano allenarsi allo stesso modo (cioè duramente)
                              se leggete le dichiarazioni di ancelotti che ricorda i primi allenamenti di sacchi e di quanto lo schifassero alll'inizio i calciatori potete capire il livello di rivoluzione che ha portato nel calcio
                              ancelotti diceva che alla fine dell'allenamento non ce la facevano a fare le scale , che avevano la nausea per la fatica....si allenavano senza palla muovendosi per il campo per provare gli schemi fino all'esaurimento nervoso....se confrontate questi allenamenti con quelli del napoli dell'epoca (le rovesciate nel fango di diego ) forse si può capire il perché il milan al san paolo ci fece il culo a tarallo
                              « Ultima modifica: Luglio 07, 2017, 13:03:58 pm da rugod »

                                 

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