Una coreografia macabra e di cattivissimo gusto. Così i tifosi dello Standard Liegi hanno accolto l'ex beniamino Steven Defour, centrocampista che adesso gioca nei rivali dell'Anderlecht. Il mega-striscione esposto in curva (lungo tutto il settore) ritraeva Jason, il protagonista del film horror "Venerdì 13", che decapita l'ex giocatore dello Standard, con la scritta "Rosso o morto". Un episodio che diventa ancora più vergognoso di questi tempi in cui la decapitazione viene associata agli atti terroristici dell'Isis.
CALCIONE E ROSSO — Ma il primo "classico" di Defour da ex rosso diventa un incubo anche in campo, e stavolta è il giocatore a metterci del suo: al 53' (sullo 0-0), con un avversario a terra per infortunio, il centrocampista dell'Anderlecht decide di mettere la palla fuori calciandola in maniera violentissima verso la tribuna dei suoi ex tifosi. L'arbitro estrae immediatamente il cartellino rosso ed espelle Defour, che abbandona il campo applaudendo i fan avversari.
CINQUE ANNI IN ROSSO — Defour tornava oggi per la prima volta allo stadio Maurice Dufrasne, dopo avervi giocato con la maglia dello Standard dal 2006 al 2011. Passato successivamente al Porto, il 26enne belga è rientrato in patria in questa stagione, vestendo la maglia dei rivali dell'Anderlecht. La partita è finita 2-0 per lo Standard, reti di Ciman e De Camargo.
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