La vicenda dei sequestri allo stadio 'San Paolo' del materiale recante lo stemma dell'antico Regno delle Due Sicilie è grottesca. A novembre è partita la censura delle bandiere storiche, e il Gruppo Operativo di Sicurezza della Questura ha informato che tale simbologia avrebbe dovuto essere associata ai simboli e ai colori del Calcio Napoli. Oggi, improvvisamente, sono state sequestrate sciarpe azzurre con simboli storici, e non è pensabile che siano state sottratte solo perché prive dello stemma ufficiale della SSC Napoli, o perché magari materiale non ufficiale. A questo punto bisogna chiedersi perché la linea ufficiale firmata dallo sponsor tecnico, che stava facendo registrare un picco di vendite mai verificatosi prima, sia improvvisamente sparita dagli stores ufficiali del club azzurro.
Quanto si sta verificando con incomprensibile accanimento da qualche mese - lo dico da studioso e saggista di storia e scienze sociali - è grave. Non si tratta di affermare forme politico-nazionali ormai superate ma di diritto negato all'ostentazione dell'identità storica e alla rivendicazione non violenta, in un luogo pubblico come lo stadio, della dignità culturale di un popolo, peraltro bersagliato con cori e striscioni infamanti e razzisti in tutti gli impianti d'Italia, dove si vedono simboli ed espressioni offensive di ogni tipo.
forgy