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Topic: Crisi Economica [CORONAVIRUS EDITION]  (Letto 347898 volte)

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Offline Diedorf

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« Risposta #270 il: Novembre 08, 2011, 14:24:48 pm »
Ma che c'entra...

Ci vai anche tu in quei locali  :mmmm:   gnurant!!!   :look:

    Offline demian88

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    « Risposta #271 il: Novembre 08, 2011, 18:47:08 pm »
    Una domanda per diedorf sul FMI:  secondo te la Lagarde è tanto meglio di Strauss-kahn?



      Offline NaplesInTheheart

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      « Risposta #272 il: Novembre 09, 2011, 13:38:25 pm »
      "Quando ad un certo punto si sta in un continuio ciacolare, la ciacola porta al continuo cazzeggio, sul cazzeggio e la supercazzola sono uno specialista. Ho voluto fare dichiarazioni che andavano in quella direzione. "
       :allahsi3:

        Offline hamchick

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        « Risposta #273 il: Novembre 10, 2011, 19:58:17 pm »
        http://www.defaultitalia.it/
         :festa:

        Cazzo ma è oggi! :panic:
        Mi sembra un po' una cosa alla Maya, anche il giorno ha un che di esoterico... senza dilungarmi troppo che nessuno mi legge, direi che potremmo ridurre il nostro debito agendo su queste voci
        Spese militari: 37 miliardi di euro (dato 2010)
        Evasione fiscale: 180 miliardi di euro
        Province: 14 miliardi
        Auto blu_ 5 miliardi
        Ho messo le voci che mi vengono a mente, totale circa 240 miliardi di euro, se ne recuperiamo una metà so già bei soldini.
        Le tesi di Barnard mi interessano e seguo quel filone anche se penso che la spesa a deficit non sia una manna che puoi usare a piacimento, mi trovo più d'accordo con l'analisi di Diedorf che il debito è uno strumento per stimolare la crescita ma va usato con parsimonia. L'euro comunque è una moneta fallimentare che tra l'altro ci è stata imposta in maniera del tutto antidemocratica, non mi sembra che abbiamo votato l'ingresso nella moneta
        Wa però...'O Napule è ffort -_-


          Offline Roller

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          « Risposta #274 il: Novembre 10, 2011, 22:23:38 pm »
          http://download.repubblica.it/pdf/2011/questionario_ue_al_governo.pdf?ref=HRER1-1

          se avete tempo leggete le domande che la UE ha fatto al governo sulla manovra anticrisi....ma che gli avevano spedito alla UE? L'elenco dei buoni propositi che si redige ad inizio anno?

            Offline Yavonz™ Original

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            « Risposta #275 il: Novembre 25, 2011, 08:51:36 am »
            REGOLARE LE MEGA-BANCHE SI PUO’. LA SVIZZERA LO DIMOSTRA

            La Banca Centrale Svizzera ha imposto a UBS e Credit Suisse (i suoi colossi “troppo grandi per fallire”) una severa cura dimagrante, obbligandoli a liberarsi di attività ad alto rischio e a restringersi, concentrandosi sulla normale attività di credito commerciale e gestione del risparmio.

            L’occasione dell’intervento è stato il salvataggio della UBS, che nel 2008 ha ricevuto 6 miliardi di franchi svizzeri (5,2 miliardi di dollari) dallo stato, e ha messo 60 miliardi di dollari di “attivi a rischio” presso un fondo garantito dalla banca centrale (il Credit Suisse aveva rifiutato l’aiuto pubblico, ed è stata obbligata a cercare capitale fresco, essenzialmente fornito dal fondo sovrano del Qatar).

            Al contrario delle altre banche centrali (vedi Federal Reserve e BCE) che hanno finanziato a pié di lista le perdite incorse dalle loro banche in speculazioni azzardate senza porre condizioni, la Swiss National Bank ha obbligato UBS e Crédit Suisse a rivolgersi a revisori dei conti indipendenti, che hanno intervistato il personale per capire in che pasticci si erano cacciati per perseguire i loro bonus miliardari. S’è visto che la UBS s’era buttata a corpo morto nei derivati, non solo mantenendo i suoi CDO (Collateralized Debt Obligations, insomma tranches di mutui sub-prime cartolarizzati) con il rating AAA, ma comprandone da altre banche, per poi ‘coprirli’ con Credit Default Swap.

            I revisori independenti (che però le banche sotto esame hanno dovuto compensare a loro spese) hanno stilato un rapporto rivelando i dettagli più sanguinosi della speculazione. Questa informazione è stata resa pubblica.

            Dopo ciò, la banca centrale svizzera ha dato la prima bastonata: forzando le due banche ad alzare la riserva obbligatoria (il cuscinetto di capitale proprio) al 19%, misura senza precedenti che da sola costa alle due banche un 18 miliardi di dollari ciascuna .

            Seconda botta: ha obbligato UBS a delineare il proprio business per un ritorno al normale, tagliando a sangue le proprie attività come banca d’investimento: rinunciando alla metà dei suoi 300 miliardi di attività derivate, e ad uscire da ‘industrie’ come la cartolarizzazione di cosiddetti “attivi” (securitization, ossia lo spaccio a terzi di debiti che qualcun altro sta pagando) e prodotti finanziari strutturati complessi. Come si legge in un comunicato della stessa UBS, “la banca d’investimento sarà meno complessa, tratterà meno Risk Weighted Assets, e richiederà sostanzialmente meno capitale per produrre profitti sostenibili agli azionisti”. Il Credit Suisse ha promesso di fare lo stesso entro il 2014.

            Ciò dimostra quanto vuota sia la minaccia dei bankster internazionali che , di fronte alle più timide proposte di regolamentazione, rispondono che si stabiliranno all’estero, nei paesi dove la regolamentazione non c’è. Risulta che la UBS ha anche provato a spezzare la sua sezione d’investimento a rilocarla altrove, onde sfuggire all’occhio della Swiss National Bank: ma s’è accorta che la fuga era impraticabile. Per certe operazioni c’è bisogno di avere alle spalle una banca centrale credibile, e Giappone e Cina non amano nuovi arrivi stranieri; hanno scoperto che la nuova entità non riusciva a finanziarsi a tassi competitivi; e che occorre restare vicino ai clienti, e i traders devono restare fisicamente vicini ai venditori. Insomma, la globalizzazione è una tigre di carta di fronte ad una risoluta volontà politica. Il regolatore elvetico ha spiegato che, dato che le due banche che si sono comportate irresponsabilmente avevano accumulato “attivi” pari al quintuplo (500%) del Pil svizzero, la messa sotto tutela era una priorità nazionale.

            http://www.nakedcapitalism.com/2011/11/swiss-central-bank-forces-megabanks-ubs-and-credit-suisse-to-shirk-and-de-risk.html



            Tratto da: REGOLARE LE MEGA-BANCHE SI PUO’. LA SVIZZERA LO DIMOSTRA | Informare per Resistere http://informarexresistere.fr/2011/11/24/regolare-le-mega-banche-si-puo-la-svizzera-lo-dimostra/#ixzz1ehXx5kz2
            - Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


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              « Risposta #276 il: Novembre 25, 2011, 11:35:19 am »
              ma quelli che hanno intascato i bonus poi che fanno ? li restituiscono ?  :mmm:



                Offline RDKRL

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                « Risposta #277 il: Novembre 26, 2011, 19:05:37 pm »
                Come uscire dalla crisi: la moneta è debito
                E’ necessario iniziare questo discorso specificando che non tutta la moneta è debito, ci sono infatti alcuni casi in cui la moneta non è debito, ma proprio per l’esiguo numero di questi casi, l’affermazione rimane vera.

                Per capire questa affermazione bisogna capire le caratteristiche intrinseche dello strumento chiamato “moneta”.

                La “moneta “ ha due caratteristiche intrinseche: circolazione e valore.

                La moneta è uno strumento che favorisce la circolazione di beni e servizi, per questo fine la moneta stessa deve circolare. Se in un determinato ambiente economico vi fosse un eccesso di moneta e la parte in eccedenza fosse conservata in una cassaforte, al fine della circolazione l’utilità di quella moneta sarebbe pari a zero.

                Per poter esercitare al meglio la proprietà di circolazione, la moneta deve essere uno strumento utile a misurare una proprietà di tutti gli oggetti, quella proprietà che chiamiamo “valore”.

                Con la moneta noi affermiamo o stimiamo il valore di ogni oggetto o servizio.

                Dopo aver individuate e spiegate le due caratteristiche fondamentali della moneta, circolazione e valore, passiamo ora a verificare un passaggio cruciale della questione monetaria: la fase della creazione della moneta.

                In questa fase la moneta viene creata nel suo aspetto formale e giuridico, in ciò che permette di qualificarla e distinguerla (dalle altre monete oppure dai falsi) e quindi viene creato il valore della moneta, ma non essendo ancora in circolazione nel tessuto economico, la moneta ancora non esprime e diffonde il suo valore.

                Durante la fase di creazione della moneta abbiamo un consumo di materie prime (carta e inchiostro) ed abbiamo un prodotto finale con il suo valore intrinseco.

                Nel caso del biglietto da 50 euro abbiamo un costo iniziale di 3 centesimi di euro ( valore intrinseco), ed un valore nominale finale di 50 euro.

                Un bel guadagno, non trovate? Dove finisce questo valore?

                Questo valore prodotto viene “nascosto” nei bilanci delle banche centrali; il prodotto finale, viene posto tra le passività del bilancio.

                Non è, purtroppo, uno scherzo, basta andare a guardare nei dettagli del bilancio della Banca d’Italia.

                Come esempio vi posso dire che nel 2008 sono state create dalla Banca d’Italia banconote per 126 miliardi di euro che sono finiti in bilancio sotto la voce passività.

                Questa situazione, che è contro il buon senso, dipende dalle attuali leggi ( leggi particolari per la compilazione dei bilanci, valide solo per le banche centrali) ed ha una motivata e precisa origine storica.

                Infatti, gli antenati delle moderne banche erano facoltosi personaggi i quali avendo già un’attività connessa all’oro, svolgevano anche un servizio di custodia dello stesso.

                Per certificare la proprietà dell’oro, chi lo deteneva riceveva l’oro in custodia e consegnava al proprietario le cosiddette “note di banco”, antenate delle moderne banconote.

                Avendo queste “note di banco” chi era impegnato nei commerci trovava più comodo e sicuro girare la propria nota di banco, piuttosto che andare a ritirare fisicamente il proprio oro e portarlo in giro per i pagamenti.

                Così le note di banco iniziarono a circolare.

                Ben presto chi custodiva l’oro si rese conto che quasi più nessuno andava a ritirarlo, preferendo far circolare le note di banco: allora, di fronte ad una richiesta di prestito di oro, tali banchieri iniziarono a produrre note di banco, anche oltre la propria disponibilità di oro.

                La produzione di note di banco in eccesso non avrebbe mai costituito un problema, a meno che improvvisamente non si fossero presentati tutti insieme a richiedere il proprio oro, perché questo avrebbe portato ad una immediata insolvenza del banchiere.

                Ovviamente nel bilancio del banchiere l’oro è l’attivo mentre le note di banco sono il passivo .Questo tipo di contabilità è stata mantenuta fino ad oggi, con la differenza che le banche centrali non ricevono più oro da custodire, ma dal nulla producono moneta che nel bilancio finisce tra i passivi.

                Una vittima illustre di questo nuovo sistema di creazione del denaro è stato il Regno delle due Sicilie, infatti i Borboni coniavano monete in oro ed in argento e il valore nominale delle monete era pari al loro valore intrinseco, questo dava molto fastidio alle altre nazioni europee, in particolar modo al Regno Unito che si adoperò in maniera anche palese a far si che lo sbarco dei Mille in Sicilia avesse un esito positivo, mandando delle cannoniere a protezione delle navi Garibaldine, inoltre mobilitò la massoneria presente con i suoi affiliati tra gli alti ufficiali dell’esercito Borbonico adoperandosi a non creare a Garibaldi un vero contrasto militare.

                Quindi le banche centrali non regolano più la quantità di moneta in base all’oro posseduto, ma la regolano secondo propri criteri, in funzione di un obbiettivo dichiarato.

                L’obbiettivo dichiarato dalla BCE è il mantenimento di una inflazione prossima e inferiore al 2% in funzione di questo obbiettivo due sono gli strumenti principali in mano alla BCE: la regolazione della liquidità ed il tasso d’interesse per la liquidità richiesta.

                In tale contesto, rimane vero che tutte le banconote sono gravate da un debito, pari all’importo delle banconote stesse: anche perché non abbiamo alcun soggetto che distribuisca banconote gratuitamente, nemmeno allo Stato.

                Questo nonostante che per la Costituzione Italiana, lo Stato è l’unica Autorità Monetaria costituita. Tanto questo è vero che è lo Stato a coniare le monetine in euro e in centesimi di euro ed ovviamente tale produzione nel bilancio dello Stato è messa tra gli attivi, come appare logico che sia.

                D’altronde questo conferma anche che mettere nelle passività le banconote prodotte, come fanno le banche centrali, è un controsenso.

                Inoltre il ruolo della banca centrale che era quello di controllore delle altre banche operanti nella nazione è ora reso difficile dal fatto che la banca centrale è stata privatizzata e che le sue azioni sono quasi tutte in mano a quelle stesse banche che era chiamata a controllare ed a gruppi assicurativi ed a potenti famiglie che sono azioniste di quelle banche.

                <>

                (dati ed affermazioni prese da: “la moneta copernicana” di Nino Galloni e Marco Della Luna, Nexus edizioni, 2008 pag.7

                In questo momento di crisi economico- finanziaria dove sotto attacco speculativo ci sono gli Stati e dove non vi è da parte di questi identità di vedute nel trovare risposte efficaci per proteggersi (vedi la decisione di ieri da parte della Germania di vietare le vendite allo scoperto fino al 31/03/2011 su azioni delle principali aziende e banche nazionali e sui titoli di debito pubblico) subito fatta propria dall’Austria e dal Belgio, ha fatto seguito la dichiarazione della Francia dell’Italia della Spagna e dell’Olanda che invece non intendono vietare le vendite allo scoperto, almeno per ora.

                Ieri la BCE (banca centrale europea) aveva in asta titoli per 5 miliardi di euro, l’asta è stata deserta.

                Le borse di tutto il Mondo stanno perdendo valore, ieri solo le borse europee hanno bruciato 144 miliardi di euro,oggi altri 104 miliardi, ed è già la terza volta che ciò accade negli ultimi due mesi.

                Ci troviamo quindi vicinissimi al punto di non ritorno, grazie anche a inefficienze ed incompetenze di quel mondo politico che invece di tutelare i cittadini, troppo spesso è colluso o corrotto da quei poteri forti che avrebbe dovuto contrastare.

                La semplice soluzione ai problemi è quella di togliere la possibilità di stampare moneta ai privati e soprattutto farci pagare questo servizio con il valore nominale delle banconote prodotte invece del loro valore intrinseco.

                Questa operazione che ha il nome di “signoraggio” crea dal nulla il debito pubblico, fa arricchire pochissime persone a danno di tutti.

                Gli Stati devono riappropriarsi del proprio debito che è solo fittizio e creare un nuovo modello di società.

                Nazzareno Brunozzi


                 ...ennesimo tentativo di spiegare il Signoraggio trovato in internet...chiss' che prima o poi non ci capiremo qualcosa pure noi poveri umani....in piu' qui c'e' un trafiletto che non potra' non interessare i neo borbonici.......
                « Ultima modifica: Novembre 27, 2011, 19:37:32 pm da RDKRL »
                GRANDEZZA E PROGRESSO MORALE DI UNA NAZIONE SI POSSONO GIUDICARE DAL MODO IN CUI TRATTA GLI ANIMALI. MAHATMA GANDHI

                DeLa: "E lo vedi che sei stronzo?"

                  Online el schiatty napoletano

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                  « Risposta #278 il: Novembre 27, 2011, 19:25:43 pm »
                  1)mega condono fiscale

                  quindi ripartiamo da 0(i soldi ci sono,ma la gente ha paura di cacciarli...per vendere una casa dobbiamo fa dei salti mortali enormi)

                  2)pene certe,sicure per chi evade(dai 50 anni in su)

                  3)scaricamento di tutto il possibile dalle tasse,non voglio dire pure l'euro del pane ma quasi..

                  con il punto 3 la gente ha più "voglia" di farsi fare le fatture visto che può scaricare e risparmiare dalle tasse...

                  dopo il punto 3,si che potresti abbassare la soglia del pagamento dei contanti a 300 euro(esempio)....

                  ah e i soldi "condonati" per una parte minima dovrebbero essere investiti in titoli di stato italiani... ;)

                  ah e dopo il condono partono a tappeto controlli fino al buco del culo di tutto......

                  questo accompagnato da una riduzione graduale dei privilegi a quei ricottari di merda che teniamo in parlamento e sprechi in genere...


                  .....

                  le ho buttate li,ci pensavamo dopo pranzo oggi e mio padre,il limoncello oggi ha fatto "effetto economisti" :asd:
                  Inviato da una cripta. :schiatty:

                    Offline Diedorf

                    • Degustatore di ananassi
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                    « Risposta #279 il: Novembre 28, 2011, 00:16:03 am »
                    1)Se fai il mega condono fiscale lanci un messaggio pro evasione. Inutile dire che è l'ultimo della storia, anche quando fecero il primo dissero che sarebbe stato l'ultimo. Dopo 30-40 anni senza condono, magari allungando i termini di prescrizione per l'evasione, la gente si convincerebbe che il condono non esiste più. Il primo condono è stato l'origine di tutti i mali, perchè ha fatto capire alle persone che esisteva un'ulteriore "scappatoia".

                    Comunque col condono non riparti da zero, se sono sconosciuto al fisco mi conviene rimanerlo piuttosto che condonare e diventare "visibile".

                    2) Bastano anche 3 mesi di galera. Farsi un po' di galera per un delinquente è routine, per una persona normale (che è poi quella che evade, cioè il cittadino medio che non considera l'evasione, magari del canone, come un reato) pochi giorni sono un dramma.

                    3) La soluzione che proponi è proposta molto spesso. Senza dilungarmi troppo su alcuni tecnicismi (perchè di questa ipotesi ci sono anche articoli accademici) vorrei farti notare che ci sono alcune criticità.
                    Per prima cosa si costringerebbe la gente ad avere una massa enorme di certificazioni di pagamento. Se scarichi tutto, in caso di controllo, devi tenerti tutto il materiale per 10 anni. Prova a conservare tutti gli scontrini, le fatture e le ricevute per un mese e poi vedi che casino. Poi necessiti di un professionista che deve farti scaricare tutta sta massa di denaro speso e certificato, lo devi pagare anche profumatamente perchè il lavoro da fare è importante.
                    Gli aspetti precedenti non rappresenterebbero, IMHO, la principale criticità, che si nasconderebbe altrove. Questo meccanismo premia il consumo piuttosto che il risparmio. Le cicale pagherebbero poche tasse, perchè porterebbero in deduzione tutto ciò che spendono, se mangiano risparmi potrebbero addirittura finire sullo zero a zero con l'erario, mentre le formiche, che spendono poco e risparmiano, avrebbero meno da dedurre e sarebbero penalizzati da questo meccanismo.
                    A lungo termine si potrebbe trasformare il nostro Paese (cosa che è già in atto) in un Paese tipo USA, con alto indebitamento, enormi consumi e bassa propensione al risparmio.
                    Per l'economia potrebbe anche essere un bene, ma dal punto di vista sociale non è un messaggio che mi sentirei di dare (da politico), da padre di famiglia sicuramente è un messaggio che evito.

                    Leggendo una tua frase finale sul condono ho ricordato il famoso rasoio di Occam http://it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_di_Occam
                    Una delle sue formulazioni dice: è inutile fare con più ciò che puoi fare con meno.

                    Perchè fare il condono e poi "far partire a tappeto i controlli fino al buco del culo per ogni cosa"? Fallo senza il condono e recuperi anche molto di più, perchè il condono è un premio dove dici a chi doveva pagare 100 che con 10 si mette in regola. Se invece lo becchi ti deve dare 100 + interessi + sanzioni e se semplificassimo le norme non converrebbe neppure la transazione (oggi conviene al fisco perchè non è sempre sicuro di poter vincere in giudizio).

                      ziofrank1974

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                      « Risposta #280 il: Novembre 28, 2011, 01:06:28 am »
                      Manco a farlo apposta un modo su come far rigare dritto le banche, ce lo fornisce la vicina Svizzera...... :fischio:

                        Online el schiatty napoletano

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                        « Risposta #281 il: Novembre 28, 2011, 09:03:33 am »
                        Manco a farlo apposta un modo su come far rigare dritto le banche, ce lo fornisce la vicina Svizzera...... :fischio:

                        cioè "prendetevi i soldi di tutti i criminali della terra,ma non lo dite a nessuno"? :asd:

                        grazie diedorf per la spiegazione ;)

                        "l'idea" del super mega condono( :look:) è per il fatto che(parlo per esperienza diretta) parecchia gente i soldi li tiene...ma li tiene "sott a mattunell" e ha paura di cacciarli...(fra l'altro ad aversa,parecchi "scarpari" anni fa sono andati sottosopra proprio per mettersi "a posto" con la legge  :facepalm:)
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                          « Risposta #282 il: Dicembre 01, 2011, 21:52:52 pm »
                          gira voce che potremmo in breve uscire dall'euro e c'e gente che si sta facendo prendere dal panico...


                          se tutti vanno in banca domani a ritira i soldi,succede un casino  :facepalm:
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                            ziofrank1974

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                            « Risposta #283 il: Dicembre 01, 2011, 23:23:24 pm »
                            Se torna la Lira....... :sciarpata:.....mentre invece.......Euro..... :chupa:.......Bildberg's Group..... :chupa:......Mario Monti...... :chupa:.....massonerie internazionali....... :chupa:

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                              « Risposta #284 il: Dicembre 01, 2011, 23:44:59 pm »
                              Se torna la Lira, caro zio, il cambio sarà 1000 lire=1,50. Staremmo ancora peggio. Nello @ Dipende da "quanti soldi tieni". se parliamo di piccoli risparmi non ha senso dire "se li nascondono sott o liett", io dico fanno bene. Oggi ti dicono "compra un Titolo di stadio guadagni", ma io che cazzo ne so da qua a un anno che succede? Tengo i soldi miei e li uso quando e come voglio. Chiaramente se parliamo di milioni di euro allora tenerli rint o cassett è una grandissima puttanata, in quel caso sì





                              è CONFERMATO IO DI CALCIO NON CAPISCO UN CAZZO

                                 

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