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io dopo aver visto murgita volevo smettere di seguire il calcio, se l'atterraggio di maradona sulla terra del football è paragonabile a quello di cristo, murgita a napoli ha interpretato a stretto giro quello dell'anticristo punitivo.l'azione che ricordo con più tenerezza vede protagonista shalimov. lanciato accidentalmente in contropiede e COMPLETAMENTE SOLO - ma partito dalla nostra metà campo - dopo un primo illusorio scatto di dieci metri, rompe la cintura di trasmissione che gli collega il cuore ai muscoli delle gambe e trasforma il suo galoppo coast to coast in quello di un cavallo sparato. viene agevolmente rimontato da una profonda diagonale di un difendente avversario e poco prima di arrivare al limite dell'area opposta, dopo gli ultimi metri arrancati, fatti di falcate simili a un compasso senza perno, è costretto a un tiro forzato di rara bruttezza, il corpo stravolto e ormai semi sdraiato: zero speranze di successo. dopo la conclusione rimane per lunghi secondi in ginocchio, in una posa drammatica, dove lo raggiunge l'inquadratura televisiva impietosa, un primissimo piano. vedo quel volto teschioide da codice rosso, bianco di fatica, con la bocca spalancata per insufficienza respiratoria, le guance butterate che sembravano parlare di vodka e malnutrizione, gli occhi sbarrati, persi nell'abisso di quella piccola ma ancora dolorosa responsabilità sportiva. ai tempi mi aveva ricordato i volti delle anziane profughe ex sovietiche, incorniciati nei loro fazzoletti neri, sbiaditi dalla polvere, costrette a lasciare a piedi la terra di origine senza dire una parola per settimane. igor shalimov, credo contro il torino in serie B, con quella corsa obbligatoria verso un gol che un instant eurobet avrebbe quotato a 35000, con quello sguardo cupo di chi stava per salutare uno sport per lui non più praticabile, mi ha insegnato quanto abbia sofferto l'uomo quando si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato.
torino, per radio quell'azione durò una vita Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
ci credo, in dieci secondi passi dal pianoforte di momenti di gloria a quello di ligeti suonato a morto. d'altronde se il nichilismo è sbocciato in russia ci sarà un motivo.[il bello è che rivedendola adesso, non solo la dinamica è diversa da come la ricordavo ma non c'è niente di quel pathos al rallentatore che sono sicuro di aver vissuto]
Come si chiamava quel buttazziello terzino sinistro che ci prestò l'Udinese l'anno che arrivò pure pavon? Inviato domani
Io cito qualche meteora, più che pacchi:Damir Stojak Gabriel Bordi Erminio RulloGianluca Triuzzi Saber (il Cafù del deserto) Spadino RobbiatiEmiliano Bigica Sent from my E5823 using Tapatalk
Comunque mi sembra che nel nostro albo manca uno scarsone con la "X", mi aspetto che la società colmi subito questa lacuna pescando un giocatore appropriato nel campionato messicano o cinese