marek108 e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
Per rispondere all'ultimo quesito posto da Muzak, il tipo di eruzione dipende da due fattori principali: viscosità del magma e infiltrazione di acqua all'interno della caldera (quindi non centra nulla la presenza di acqua all'esterno del vulcano, come avviene per esempio nei vulcani sottomarini).Più il magma è viscoso, più le eruzioni sono meno esplosive, quindi vengono emessi in area meno materiali, ma nello stesso tempo le lave sono più veloci e percorrono distanze lunghe anche decine di chilometri. Non è il caso dei vulcani della Campania.L'infiltrazione d'acqua a contatto con il magma libera un gran quantitativo di gas assieme al vapore acqueo. In questo caso si hanno eruzioni esplosive, molto violente (quelle sub-pliniane o peléeano addirittura possono provocare la distruzione del cono vulcanico come accaduto a Santorini o per il Krakatoa), con enormi quantitativi di materiale eruttivo lanciato in area e caduta di questo materiale anche ad enormi distanze, accompagnato da fenomeni di sarge e collassi delle colonne piroclastiche. Di contro le lave superficiali sono lente e percorrono brevi distanze. Questo è il caso dei vulcani campani.La potenza delle eruzioni deriva dal quantitativo di acqua che penetra nella caldera. Non è l'acqua che scatena l'eruzione, ma se la caldera è piena, l'acqua potrebbe essere uno dei fattori scatenanti.Quando la caldera è vuota, con l'infiltrazione d'acqua, si genera una gran quantità di gas come in una pentola a pressione che preme sulle pareti della caldera in cerca di via d'uscita (le fratture rocciose). La pressione sulle fratture nel tentativo del gas di salire in superfice, crea ulteriori fratture che producono i terremoti. Se il gas non riesce ad uscire, premendo sulle pareti della caldera genera un gonfiamento della stessa che porta al sollevamento del terreno in superficie. È quello che sta succedendo attualmente nei Campi Flegrei.Finché la caldera non si riempie di magma non c'è molto pericolo se non quello del sollevamento del terreno e dei continui terremoti di bassa energia, ma di poca profondità e quindi maggiormente percepiti dall'uomo.Il problema è quando inizia a riempirsi la caldera (e questo fenomeno è determinato dal mantello terreste, quindi da fattori interni al pianeta terra di cui non si conoscono bene le dinamiche)Ovviamente ho cercato di semplificare il tutto, sia per renderlo più comprensibile a tutti, sia perché le mie conoscenze sono di derivazione archeologica e non specificamente vulcanologica e quindi entrando nei dettagli avrei rischiato di dire qualche cavolata di troppo
Cmq se succede qualcosa il solo garage di Dieguito può ospitare l'intero quartiere di Castellammare di Stabia. Inviato dal mio SM-G990B utilizzando Tapatalk
Ah dimeticavo di dire che esistono altri due vulcani in Campania, ma sono ormai spenti: il Roccamonfina, le isole Ponziane (o Pontine)
Grazie Gianpaolo. Comunque l'eruzione del 1944 portò cenere è materiale vulcanico ben oltre Battipaglia ed Eboli. Inviato dal mio 2203129G utilizzando Tapatalk
cmq nell'eruzione del 472 le ceneri so arrivate a Costantinopoli
Parlaci dell'eruzione del Samalas che causò la piccola era glaciale e quelle del Tambora che portò all'anno senza estate
L'eruzione del 472 in Campania fu più disastrosa di quella di Pompei. La pianura vesuviana si spopolò. Il surge arrivò fino ai piedi degli appennini. Piovve subito dopo e si crearono fiumi di fango cineritico (laar) che, asciugandosi, diventarono duri come il cemento (simile a quello che successe a Sarno nel 1998) e la terra diventò difficile da lavorare per un paio d'anni. Fu una delle cause della caduta dell'Impero Romano d'Occidente.Un'altra eruzione sottovalutata, ma che ebbe un forte impatto economico-sociale fu quella del 1631 che depositò su tutta la piana vesuviana decimetri e decimetri di scorie laviche (sassolini di lava fredda) che resero le campagne nuovamente difficili da coltivare oltre ai danni fisici alle strutture e alle persone.L'eruzione del 1944 fu solo molto coreografica
il vecchio o il giovane?
Quale quartiere però?
Conosco solo i vulcani dell'area Laziale/Campana, ovvero dove ho lavorato. Gli altri non li conosco. Ma sicuramente saprai che, secondo una teoria, l'Ignimbrite Campana fu una delle cause che portarono all'estinzione dell'Uomo di Neanderthal e al passaggio dal Paleolitico Medio a quello Superiore https://www.earth-prints.org/bitstream/2122/2909/1/GiaFedIsa_2007.pdfhttps://cordis.europa.eu/article/id/32634-researchers-offer-clues-in-demise-of-neanderthals/it
Gianpaolo, dicci, si Ignimbrite si pronuncia con la Gn di gnomo o come Wagner?