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La lingua italiana è così bella che offre un termine per tutto: ambizioso Cmq c'è un'altra frase che non mi è piaciuta (ha messo i suoi obiettivi davanti a quelli dei tifosi, wtf?), non ti perdere di nuovo chughì Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
Si dice ambizioso.
DL ha detto una cazzata. Ma come dice Travaglio "un ladro più un altro ladro fa due ladri" E poi se andasse alla Juve il tradimento non sarebbe nei confronti del suo ex datore, ma di chi lo aveva eletto, non certamente per caso, a simbolo di qualcosa, e se vuoi mi tiro fuori da questi se ti fa piacere.
L'ultima cosa che hai detto adesso é condivisibile. Lui non ci deve niente e noi adesso non dobbiamo più niente a lui, a parte la gratitudine per il passato. Ma il passato é, appunto, passato.Quello che credo invece gli dobbiamo adesso é la fiducia che si é guadagnato in questi anni. Invece già lo si chiama uomodi merda perché ha accettato la juve (ma quando?) e perché accetterà di sedere sotto gli scudetti di cartone e farà finta di non sentire i cori sulla juventus. Ma queste sono illazioni, sono processi alle intenzioni.Possono andare bene per qualcuno che ha sempre tradito la nostra fiducia, come il appone, ma farlo con Sarri é totalmente ingiusto.
VT è contro il razzismo e pro nADL, proprietario del n, lecca il culo ad A che è R e fa finta di niente perché gli conviene.. Il vt.. Che è una persona coerente.. Può sostenere ancora N, sapendo che facendolo si renderebbe complice di qualcosa che non condivide?Sei contro la mafia, sosterresti il partito di un politico che lecca il culo ai mafiosi per i cazzi suoi?Così è più semplice?
i punti sono due-vt quando si parla di calcio non può essere al 100% coerente perchè è pur sempre un tifoso, quindi volendo pur ipotizzare che adl faccia finta di niente (cosa che sarebbe in contrasto con tutte le ultime cose che ha detto) o che lecchi il culo ad R comunque vt continuerà sempre ad essere di quel partito, sperando che presto cambi leader e criticandolo quando può...ma pur sempre schifando R.-C'è ms che sta scegliendo di andare dai R dopo che si è sempre professato fiero tifoso della squadra di adl ed ha sempre lasciato intendere di conoscere bene la natura di R, non a caso gli hanno fottuto uno scudetto. Per quale motivo vt dovrebbe vedere in maniera diversa questo gesto di ms solo perchè continua a sostenere la squadra di adl?
La narrazione epica della rivoluzione, l'etichetta di "Comandante" alla guida della marcia verso il palazzo, gli sono state attribuite e cucite addosso dalla nostra fantasiosa e affamata piazza. Una narrazione leggendaria e affascinante, ma fondamentalmente lontana dalla realtà.Sarri non può essere colpevole di qualcosa che gli è stato attribuito e che lui non ha mai giurato di essere.Non ha mai detto di essere un comandante alla guida di qualche ideale nè ha mai giurato fedeltà eterna a qualcuno.Anzi ha sempre detto (con la schiettezza e sincerità che lo hanno sempre contraddistinto) che allenare a Napoli è molto stressante e non ha mai nascosto l'ambizione di puntare a piazze prestigiose ("con il prossimo contratto mi vorrei arricchire"), così come recentemente ha detto che le bandiere non esistono.In sostanza ha detto di essere un professionista e non una bandiera, un comandante o un rivoluzionario. Com'è giusto che sia. Di fatti, come ce n'è stata la possibilità, si è lasciato sedurre da un campionato prestigioso come la Premier dove è andato a guadagnare 6 milioni all'anno. Andrà alla Juve? Amen, camma fa. Dopo tanta gavetta è il suo momento, ha raggiunto la fama ed è normale che ambisca a panchine da top club europeo.Traditore? Sciocchezze. Non è un traditore oggi, così come non era il paladino della napoletanità prima.Bisognerebbe smettere di mitizzarlo e certi lutti si elaborerebbero piu in fretta, ma purtroppo l'amore mette le fette di prosciutto davanti agli occhi e porta a inevitabili esagerazioni.Capisco il bisogno di "eroi", ma di comandanti qua ne è passato uno solo. Uno solo si è sempre messo in prima fila con la fronte alta e il petto in fuori a difendere i colori, i compagni e una città intera, pronunciando sempre parole da leader vero, anche a distanza di 30 anni. Solo lui, nessun altro.