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image Napoli_Nel_Cuore:
Squadra del cuore:
Giugno 06, 2011, 19:08:11 pm

Ecco come l'Uefa rifà i conti ai club. Squadre italiane in ritardo.
Troppi debiti. Troppi "nababbi" che ripianano le "voragini" di bilancio, ma solo fino a quando hanno soldi o ne hanno voglia. Con il rischio di fare implodere il ciocattolo. Così, l'industria "pallonara" è corsa ai ripari. Michel Platinì, da presidente dell'Uefa, ha voluto che il fairplay (o presunto tale) uscisse dal campo per entrare nei conti delle squadre. Il 27 maggio scorso il Comitato esecutivo Uefa ha dato l'ok, d'intesa con l'Associazione club europei (Eca), alle linee guida del progetto: i club non devono spendere più di quanto ricavato; nessun debito arretrato durante la stagione, verso i club, i dipendenti e/o autorità sociali e fiscali; maggiore trasparenza finanziaria da parte delle società.

I tempi del fairplay economico
Ora le linee guida vanno specificate e concretizzate: il passaggio era atteso in settimana ma non se ne fatto ancora nulla. Comunque, gli step essenziali potrebbero essere i seguenti: nel bienno 2010- 2012 non dovrebbe esserci alcuna applicazione delle limitazioni; solo una supervisione dell'Uefa che, ne caso di una gestione eccessivamente "allegra", potrà sfociare in un warning preventivo. Come a dire: «attenzione, se continui così non ce la farai a perseguire gli obiettivi richiesti».

Una riforma graduale
Già, gli obiettivi. Nel 2018-2019 si dovrà centrare il break even tra ricavi e spese. Un target che, ovviamente, verrà raggiunto gradualmente. Nel triennio 2012-2015 le perdite, cioè l'eventuale eccesso delle spese rispetto ai ricavi, non potranno superare il valore complessivo di 45 milioni, con una media di 15 milioni all'anno. Se, però, nel primo anno la società avrà un rosso di 45 milioni, nelle successive due stagioni potrà spendere più nulla. Questo meccanismo, tuttavia, sarà applicabile solamente nel caso in cui si proceda ad un aumento di capitale che ripiani la perdita stessa; altrimenti, il limite massimo è di 5 milioni.

Un "cuscinetto" da tre miloni
Nel trienno 2015-2019 il tetto massimo complessivo delle perdite sarà di 30 milioni. Anche qui, però, vale solo nell'ipotesi di aumento di capitale. Alla fine di questo graduale apprendistato di fairplay finanziario, si dovrà raggiungere il pareggio tra costi e ricavi. Anche se, poi, potrebbe essere ammesso un rosso di 3 milioni all'anno da valutare caso per caso. Una sorta di "cuscinetto" per quelle società che, magari retrocesse, devono dribblare un calo dei ricavi.

“La Ssc Napoli ha moderni e ambiziosi programmi. Dal punto di vista sportivo si pone l'obiettivo di riuscire a competere in maniera sufficientemente stabile nell'ambito delle competizioni internazionali e di raggiungere una dimensione adeguata al bacino di utenza del club. Da un punto di vista commerciale, la mission che la società  si è posta è la creazione del brand equity, cioè la realizzazione di quel complesso d elementi che aggiungano valore per consolidare partnership nazionali e internazionali”. Queste le indicazioni del club azzurro che sposano in pieno il fair play finanziario approvato dall’Uefa per evitare l’indebitamento delle società europee e che andrà in vigore a partire dalla stagione 2013/14. Per il quarto anno consecutivo, il presidente De Laurentiis ha presentato il bilancio in attivo: il 2010 si è chiuso con un utile di 343.686 euro, grazie anche agli introiti ricavati dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Numeri da prendere d’esempio secondo il presidente dell’Uefa Michel Platini, che ha già avuto modo di apprezzare la gestione finanziaria della società partenopea: +1.416.976 nella stagione 2006-2007, +11.911.041 nella stagione 2007-2008 e +10.934.520 nella stagione 2008-2009.

Secondo il fairplay finanziario le perdite dovranno diminuire gradualmente: nel triennio 2012/15, non ci si potrà indebitare oltre i 45 milioni; nel triennio 2015/18 il tetto massimo scende a 30 milioni, fino ad arrivare al break even tra ricavi e spese nella stagione 2018/19. Ciò significa che non si potrà spendere più di quanto ricavato. Il giocattolo dei “nababbi” si spezzerà: addio spese folli, addio voragini di bilancio. L’industria del calcio corre ai ripari, De Laurentiis ha già preventivato.

image lorsav:
Squadra del cuore:
Giugno 06, 2011, 19:11:20 pm

meglio che non esprima ciò che penso di questo fair play finanziario :ink:

image Desmond:
Squadra del cuore:
Giugno 06, 2011, 19:16:01 pm

No no, esprimiti così discutiamo un pò.

image Yavonz™ Original:
Squadra del cuore:
Giugno 06, 2011, 19:19:19 pm

per me è giusto crederci,l'anno prossimo vedrete che differenza

image Orgoglio napoletano:
Squadra del cuore:
Giugno 07, 2011, 11:53:48 am

è giusto crederci ma il fatto è che ci crede solo il napoli

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