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ma dezi?
e quelli più grandi dove stanno? Capisco lanciare nelle categorie inferiori i ragazzi più giovani di uno o due anni, a quelli di età in linea con la categoria ora cosa farebbero?? Non ho ben capito come funza il meccanismo a scalare....
nella primavera del napoli attuale ci sono 93 e 94 mentre la media dei giocatori nelle altre squadre primavera è classe 92dei nostri 92 invecei più promettenti sono stati mandati in prestito in lega pro(ad esempio izzo e de vena sono alla triestina ma c'è anche qualcun altro)gli altri sono stati tutti svincolati perchè non ritenuti all'altezza
dalla home...primavera reggina-napoliil napoli gioca col 4-2-3-1, non si era detto che le giovanili dovevano giocare cn uno schema uguale alla prima squadra per inserire meglio i giovani?
Sormani e il progetto-giovani "Napoli stella polare del Sud" «Noi non siamo più degli altri, ma neanche meno degli altri». Quando incroci Dodo Sormani resti un po’ spiazzato, perché capisci presto che si tratta di un uomo di campo, come ama definirsi, ma anche di uno che intreccia sentimenti e pianificazione. Un allenatore, quello della Primavera del Napoli, che ha sempre le idee chiare, come dimostra anche il successo della prima "Giornata Azzurra" che si è tenuta lunedì scorso ai Kennedy. Poi cosa altro si può aggiungere, mister Sormani? «Dobbiamo chiarire cosa significa la "Giornata Azzurra". È stato un invito ad alcuni giocatori che si sono distinti nei rispettivi club, nelle proprie squadre. Quindi, non possiamo parlare di un provino: più semplicemente si è trattato di una chance data a questi ragazzi di esibirsi nel contesto azzurro».Facile chiederle: ma, il Napoli ha bisogno di farsi pubblicità? «Ovviamente no. Il messaggio che vogliamo lanciare è ben diverso. Dobbiamo implementare il lavoro svolto finora dal club, dobbiamo raggiungere picchi sempre più alti di attrazione nell’alveo del progetto societario, che è molto chiaro» Ce lo spieghi. «Partiamo da un ottimo punto di partenza, dal lavoro svolto sulle ceneri del fallimento da parte di chi ci ha preceduto. Quello che bisogna continua a rafforzare è l’immagine del Calcio Napoli come punto di riferimento. Come è sempre è stato e come lo si è costruito negli ultimi anni per tornare ad esserlo. Da dati facilmente consultabili, è piuttosto evidente il gran numero di campani che c’è in Serie A. Se avessimo il 10% di questo grande materiale umano, già staremmo qui a parlare di un risultato eccezionale. Il progetto presidenziale parte da qui: il nostro territorio deve essere il bacino di riferimento e tutte le eccellenze devono essere raggiunte dal Calcio Napoli. La società è ambiziosa e lungimirante, vuole premiare tutte le prospettive più interessanti della nostra regione».Un progetto ambizioso, anche perché sui talenti campani si fiondano da sempre le corazzate del nord. «Stiamo lavorando in tal senso perché deve essere chiaro a tutti che noi non siamo più degli altri, ma neanche meno degli altri. Lo dico ora e lo ribadirò sempre. Perché con qualsiasi soggetto ci rapportiamo, deve esserci la consapevolezza di doversi misurare con un club che merita lo stesso rispetto degli altri che siedono nel gotha del calcio».Quali sono le chiavi di questa politica? «La prima è proprio quella di cancellare questo termine, politica, ovviamente nella sua accezione negativa. Chi si rapporta con noi deve sempre aver chiaro che chi sta nel Napoli vive su una base meritocratica. Anche perché il calcio è uno dei più splendidi esempi di meritocrazia che esistano: il campo non mente mai. Dobbiamo, per questo, trasmettere grande serietà, affidabilità e capacità motivazionali».Serve un impegno costante e a tutto tondo... «Per questo non mi piace stare dietro una scrivania. Io sono che vive ed opera sul terreno di gioco. E quando sei in campo una sola cosa detesti vedere: le ammucchiate. Tutti devono avere le stesse opportunità, senza fare ammucchiate, favorendo il passaggio di un messaggio chiaro, quello dell’etica del lavoro».Tanti gli spunti dalla "Giornata Azzurra". Rimarrà una data unica? «No. Ci stiamo già adoperando perché l’evento possa tornare a ripetersi, anche a breve. La stella polare del Calcio Napoli, nel suo territorio, nel settore giovanile è già brillante. Noi vogliamo renderla ancora più luminosa».
belle parole, poi però vedi una partita della primavera e ti scende la wallera.