0 Utenti e 8 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
Permettimi la provocazione (non rivolta ate tra l'altro, ma in generale): ma se l'abbigliamento è calato (anche se su questo non concordo), i viaggi sono abbassati, la tecnologia è abbassata, com'è la storia che con l'euro è raddoppiato tutto? Va a finire che quei intellettualoni delle Banca d'Italia e dell'ISTAT avevano ragione.A me sembra che l'euro, è arrivato in momento in cui l'Italia era gia entrata in un processo di impoverimento e che quindi la gente abbia percepito come aumento dei prezzi quello che è un calo del reddito (l'effetto è lo stesso ma le cuase sono molto diverse). Impoverimento dovuto ad una ricchezza fittizia, drogata dalla spesa pubblica insostenibile. Ma quante migliaia di persone a 40-45 anni avevano la pensione e lavoravano in nero? Quante aziende venivano manetune artificialmente in vita dallo Stato (Alitalia, FS, SIP)? Parliamo di migliaia e migliai di persone che avevano uno stile di vita drogato dalla spesa statale (che infatti negli anni 80 esplose). Il discorso della casa è legato ai redditi piu che ai prezzi secondo me. ma con i lavori precari di oggi chi te lo da un mutuo?Guarda io credo di aver compreso il processo che hai descritto. Lo trovo plausibile. Tra l'altro sono d accordo anche sul fatto che si stiano mischiando molti effetti difficilmente isolabili. Si semplifica tutto parlndo dell'eruo perché è stato un cambianto forte, visibile e riconoscibile. Acui possiamo dare addirittura una data ben precisa. Gli altri sono stati cambiamenti lenti e progressivi quindi piu difficilmente riconoscibili. Per quanto mi riguarda, se proprio dobbiamo dare qualche responsabilita all'Europa, io parlarei piu che dell'Euro in se, della legge che, a partire dal 1994, prevedeva che lo Stato uscisse dall economia e dalle varie aziende. Legge che diede il via a tutta una serie di privatizzazioni di aziende statali come le Ferrovie, l'Enel, Ina Assitalia, le varie banche e cosi via.Ultima cosa, forse ho anche una percezione influenzata dalle realta che vivo, anzi sicursamente. Pero sul discorso dell'abbigliamento rimango della mia opinione. Tu mi parli si Alcott ma io potrei farti l'esempio di Nuvolari dove un pantalone corto a meno di 60€ lo trovi forse forse coi saldi.Anche sull'universita mi sembra che sbagli. Io parlo di due sole realta, le uniche che conosco, Roma1 (Sapienza) e Roma2 (Tor Vergata). In 12/15 anni le tasse, a parita di reddito, sono moltiplicate per almeno 4/5.
Comunque oh, banale banale, io non so fare un confronto diretto con i tempi delle Lira perchè era ragazzino e quindi ovviamente con spese diverse, però oggi è pure notevolmente cambiato lo stile di vita medio, un ragazzino di oggi tra outfit e elettronica esce con tipo 2000 euro di roba addosso I nostri genitori accocchiavano il milioncino e si facevano le due settimane di mare, noi ci compriamo l'Iphone e dobbiamo metterci altri soldi per le cuffie da 80 euro
No Puck, anche all'epoca c'era chi spendeva tanto per vestirsi, certo non c'erano i telefonini ma se avevi da spendere per metterti in mostra lo potevi fare anche allora.Solo che prima con uno stipendio una famiglia campava dignitosamente, noi per comprare una casa accendemmo un mutuo di 5 anni, ovviamente uno stipiendio quasi intero, ma con l'altro si viveva. Non avevo una scarpiera piena ma non ci mancava niente.
Diglielo Nik che 20 anni fa la gente veramente buttava i soldi nelle pezze. cmq uno degli errori è stato non fare almeno il due euro di carta.
È una frase di guareschi sulle sue vignette umoristiche degli anni 50, per sfottere chi credeva ed obbediva senza senso critico a quello che la stampa propinava. Poi mi spieghi quali sarebbero i contesti politici in cui veniva usata secondo te. Inviato dal mio SNE-LX1 utilizzando Tapatalk
Ma che devono fare sti cani di pecora. Come del resto tutta sta nazione sono cani di pecora. Storicamente e da generazioni cani di pecora