È come fosse morto un amico, un parente, perché Diego è stato parte della nostra vita, intensamente e veramente, come solo le persone a noi più intime sanno essere.
Caro Diego, soffrii quando percepii, forse a torto forse a ragione non so, una tua distanza da Napoli, da noi, in quel film di Kusturica. Come se l'importanza che tu hai avuto per noi non trovasse più corrispondenza in uguale importanza di Napoli per te.
Quando una persona è così importante per te vorresti sempre che anche tu fossi importante per lei.
E così in questi anni ti ho seguito con timore, quasi con distanza, affezionandomi ancora di più al passato ma come si ricorda un amore non più ricambiato, un amore che fu.
Oggi mi riconcilio con te. Scusami.
E scusami anche perché penso che non puoi più ferirmi e resto felice con l'immensità pura di ciò che mi hai dato e di quanto, con l'immaginazione, ancora mi darai e ci darai.
E scusami perché penso che ora che sei mito non potrai più negarti a me, a noi, a Napoli, e il nostro abbraccio sarà perenne e perennemente lo ricambierai.
E scusami perché sono triste che tu sia morto ma sono felice che tu ora sia eterno. E la purezza resterà intatta.
E ogni macchia sparirà.
E non potrà accadere più nulla che ti impedisca di essere
completamente
semplicemente
eternamente
Diego