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Agosto 22, 2022, 19:19:25 pm

Nuoto, Italia da record agli Europei 2022 di Roma: una potenza mondiale della disciplina

Non non si era mai visto. La Nazionale italiana di nuoto non ha vinto, ma ha stravinto gli Europei di Roma. Al netto delle assenze di Russia e Bielorussa e di alcune selezioni incomplete in casa britannica e francese, la squadra del Bel Paese ha colpito per quantità e qualità. In ogni giornata di gara, gli azzurri hanno ottenuto almeno una vittoria: il settore maschile ha raccolto otto ori e venti medaglie nel totale, salendo sul podio in sedici delle venti gare in programma; nel settore femminile i titoli sono stati cinque e le medaglie tredici nel totale con almeno una presenza sul podio in undici competizioni.
I 13 ori e i 35 podi sono primati scolpiti nella pietra, ma quello che ha lasciato di stucco non sono stati i successi in serie di chi ai Mondiali aveva fatto benissimo (Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi su tutti), quanto l’apporto delle “seconde linee”. Prendere atto di un Leonardo Deplano argento nei 50 stile libero, di un Federico Poggio argento nei 100 rana, con personali sbriciolati, per non parlare di Chiara Tarantino quarta nei 100 stile libero con un personal best abbassato di quasi un secondo, sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente.
In sostanza, si è creata una mentalità vincente e un gruppo in cui le prestazioni dell’uno danno motivazioni all’altro. Quante volte in questi giorni abbiamo sentito nelle interviste post gara: “La sua prestazione mi ha dato la carica per esprimere il 100%“. I numeri e le statistiche danno un quadro preciso della situazione, ma per capire i motivi di questo circolo virtuoso del nuoto italiano è necessario andare indietro.
Ai più attenti non sarà sfuggito che la Nazionale italiana dai Mondiali 2017 di Budapest ha aggiornato con costanza il primato di podi in Europei e Mondiali, raggiungendo vette incredibili in questo 2022 a livello iridato e continentale.
Perché tutto questo? I motivi sono molti e per fare una sintesi si può parlare delle migliori interazioni tra i centri federale e una visione dell’allenamento diversa, in costante aggiornamento, con tecnici molto ben preparati a supporto degli atleti. In secondo luogo, i nuotatori si sono prestati maggiormente a gareggiare negli eventi internazionali, extra Europei e Mondiali, per abituarsi al confronto con avversari di alto livello. Lo diceva anche il compianto Alberto Castagnetti: un conto è fare certi tempi nei campionati italiani e un altro è farlo al di fuori della propria confort zone. E quindi non sorprende questo cambio di rotta che anche le Olimpiadi di Tokyo si è confermato con il record eguagliato di medaglie vinte a Sydney e il primato di atleti qualificati in Finale. In questo contesto, non può che confortare che agli ultimi Europei giovanili a Otopeni (Romania), i nostri portacolori abbiano ottenuto il primato nella classifica per nazioni, a cui vanno aggiunti 77 personal best e 14 medaglie.
In sostanza, non ci si vuol fermare di certo per arrivare pronti alle Olimpiadi di Parigi 2024 e ci si augura che a supporto di questo gruppo straordinario vi sia un’evoluzione dal punto di vista strutturale/impiantistico all’altezza della situazione. Allo stato attuale delle cose, infatti, è necessario aumentare il numero di piscine per rispondere all’aumento della “domanda” che si è venuta a creare. La voglia di fare nuoto è cresciuta in tutta Italia e “l’offerta” deve essere all’altezza.

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Squadra del cuore:
Agosto 22, 2022, 19:22:57 pm

MEDAGLIERE GENERALE EUROPEI 2022 ROMA

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Squadra del cuore:
Agosto 22, 2022, 19:25:47 pm

MEDAGLIERE EUROPEI NUOTO IN CORSIA ROMA 2022

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Squadra del cuore:
Agosto 22, 2022, 19:30:42 pm

Tuffi, Europei 2022: l’Italia dei record punta alla consacrazione internazionale

Dall’Europa alla conquista del mondo. L’Italia dei tuffi ha appena concluso l’edizione degli Europei più vincente della sua storia, ottenendo dodici medaglie e ben quattro titoli continentali. Un risultato semplicemente eccezionale per il gruppo sotto la guida del CT Oscar Bertone, che ha saputo dare nuova linfa a tutto un settore che aveva patito il grande addio di Tania Cagnotto. E’ una squadra molto giovane, che ha ancora margini di crescita importanti e che ora ha come obiettivo quello di consacrarsi anche fuori dai confini europei, con il traguardo rappresentato da Parigi 2024.
Dopo Tania Cagnotto, l’Italtuffi sembrava essersi un po’ smarrita, ma proprio a Roma potrebbe esserci stato il definitivo passaggio di consegne dalla campionessa bolzanina a Chiara Pellacani. La romana ha conquistato una medaglia per ogni gara disputata, tornando a casa con 2 ori (team event e tre metri), un argento (sincro femminile dai tre metri) e due bronzi (sincro misto dai tre metri e individuale dal metro).  Soprattutto la gara dai tre metri ha rappresentato la consacrazione per la romana. Una finale semplicemente dominata, una vittoria schiacciante con le avversarie distanziate di quasi venti punti. E’ il primo titolo individuale della carriera, proprio a 19 anni come aveva fatto la grande Tania. Da Londra 2016 a Roma 2022, da Cagnotto a Pellacani, con la giovane stella azzurra che ora vuole prendersi definitivamente il palcoscenico internazionale, dopo aver fatto sognare solo a metà all’ultimo Mondiale (terza in semifinale e poi nona in finale).
E’ stato l’Europeo dei sogni e dei muri abbattuti, come quei 48 lunghissimi anni prima di vedere nuovamente un tuffatore italiano sul gradino più alto dei podio nei tre metri. Ci è riuscito uno straordinario Lorenzo Marsaglia, che proprio come Pellacani si è consacrato nella sua città, nella sua piscina, davanti al suo pubblico. Oro dai tre, argento dal metro e argento nel sincro. Tre medaglie al collo e l’obiettivo ora di puntare ad essere ulteriormente competitivo a livello internazionale, perchè questo Europeo deve essere solo un trampolino di partenza.
Da Marsaglia a Giovanni Tocci il collegamento è facile, visto che insieme costituiscono un sincro di altissimo livello e che devono puntare alla medaglia mondiale ed olimpica. Gli azzurri hanno tutte le qualità e l’esperienza per competere con le migliori coppie al mondo e Parigi 2024 deve per forza essere l’obiettivo finale di un percorso che ha già portato risultati molto importanti. Anche per Tocci un Europeo da ricordare, con tre medaglie vinte, anche se è mancato il guizzo d’oro. Quello che invece ha avuto l’altra veterana del gruppo insieme al calabrese, Elena Bertocchi. Quasi un miracolo quello della lombarda, che con una schiena a pezzi, ha ottenuto il terzo titolo della carriera dal metro, dimostrandosi ancora la più forte in questa specialità. Nel sincro con Pellacani ha pagato l’infortunio, ma la medaglia è comunque arrivata e, come per Tocci/Marsaglia, anche questa coppia ha davvero un enorme potenziale e potrebbe riportare l’Italia sul podio olimpico come fecero Cagnotto/Dallapè.
Anche dalla piattaforma si sono visti segnali importanti, in particolare con Andreas Sargent Larsen e Sarah Jodoin Di Maria, ragazzi che stanno crescendo anno dopo anno e a cui manca solo una medaglia individuale per spiccare ulteriormente il volo. Tutto questo aspettando anche quel Matteo Santoro che rappresenta un talento cristallino dal trampolino e che finora a livello senior si è solo limitato alle gare del sincro misto. Il futuro è suo, ma questa Italia ha già un solido presente.

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Novembre 25, 2022, 17:16:39 pm

Europei di Roma. Sanzullo campione della 25 km. La LEN si corregge

Ci sono voluti tre mesi per ammettere di aver sbagliato, ma alla fine la Ligue Europeenne de Natation ha corretto l'errore di non aver assegnato le medaglie delle 25 chilometri ai campionati europei di nuoto di Roma, interrotte per il maltempo dopo 19 chilometri quando c'erano ben 5 italiani nelle prime posizioni delle gare maschile e femminile in corso nel mare di Ostia. Era evidente che dall'analisi delle posizioni in acqua si potevano congelare i piazzamenti e assegnare le medaglie coniugando la sicurezza degli atleti e onorando il loro sforzo. Allora non fu fatto, adesso sì, dopo aver commissionato un'indagine alla società Quest, con sede nel Regno Unito. Meglio tardi che mai.
Pertanto Mario Sanzullo è il campione europeo della 25 km e apre la tripletta azzurra completata dall'argento di Dario Verani e dal bronzo di Matteo Furlan; in ambito femminile viene confermato il primo posto della francese Caroline Jouisse avanti alle italiane Barbara Pozzobon d'argento e Veronica Santoni di bronzo.
Il medagliere dell'Italia ai campionati europei di Roma, dunque, cresce di 5 metalli e si chiude con 72 medaglie (25-26-21); alle sue spalle la Gran Bretagna con ventisette (10-8-9), poi al terzo posto l'Ucraina (10-6-1).

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