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Topic: Napoli con Mertens vs Napoli con Raspadori  (Letto 6819 volte)

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Online Milionidiutili80

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« il: Ottobre 08, 2022, 10:23:33 am »
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Nell'ultimo lustro, dopo la partenza di Sarri e la fine di un sogno da 91 punti abbiamo cambiato móduli, allenatori, interpreti.
Abbiamo a tratti mostrato grande calcio, vinto partite importanti come contro il Liverpool, vinto una Coppa Italia.
Mostrato un calcio piú líquido e técnico come quello di Ancelotti e uno piú sólido e verticale come quello di Gattuso.
Ma non abbiamo piú mostrato quel misto di predominio assoluto e bellezza del sarrismo, quello che ci faceva diré che i giocatori eseguivano uno spartito, diretti dal regista titolare.
E i litigi tra tifosi si sono sprecati, ci siamo divisi in gruppetti e insultati.
Oggi abbiamo di nuovo una squadra che unisce coralità e bellezza a risultati impressionanti e stranamente abbiamo ritrovato la quadra con una struttura che ha molti punti in comune con quel Napoli:
-4 3 3
- Importanza della catena di sinistra
-punta dai piedi buoni che vede la porta e dialoga con i compagni. Equivoco tattici a metà strada tra il falso nueve e il 9 puro.
-Centrocampo superiore e completo con mezzali buone nell'inserimento, una piú física e capace di recuperi palla altissimi, l'altra ambidestra e precisa e con tanti gol.
-regista vero perno e leader in campo della squadra.
-gruppo coeso che si diverte in campo.
-allenatore toscano, ruvido e geniale, buono con i suoi e feroce con i giornalisti.
-triangolazioni veloci a disinnescare il pressing avversario.
-Arrigo Sacchi che si sveglia dal suo torpore e ricomincia a parlare della bellezza del calcio.

Scusate il digitiello, ma ho aperto questo topic per parlare di tattica, in particolare delle analogie e delle differenza tra questi due Napoli.
Non mi interessa quale sia piú forte e quale abbia piú speranze di vincere, ancora meno delle simpatie per Mertens, l'odio per Insigne o l'amore per Kwara.
Vorrei piuttosto uno spazio Dove si parli di tattica, come ai tempi del triennio mágico.

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« Ultima modifica: Ottobre 08, 2022, 10:26:09 am da CarcA16 »
Leggendo le tue risposte ho sempre la sensazione che si prova quando ti rispondono a bastoni pur non essendo piombo a coppe look
Ora le cose sono due
O sei un poco fuori asse, non riesci a centrare il senso di un discorso e questo ti porta a dare risposte random
O non te ne fotte niente di quello che dice il tuo interlocutore, e lo usi solo da pretesto per dire nu cazz ro tuoje look
Ounas è la seconda punta titolare dopo insigne, spiace che nancora tu non l'abbia capito look
Se KK giocasse con la Juve in italia potrebbero giocare con la difesa ad uno : lui ed altri a caso sorteggiati fra gli spettatori

    Offline Chef Culapierto

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    « Risposta #1 il: Ottobre 08, 2022, 10:57:44 am »
    Quel Napoli aveva una qualità nella costruzione dal basso più accentuata dai piedi buoni di KK e Reina e dalla esasperata continuità con cui lo si preferiva ad altre soluzioni, difficilmente il pressing alto portava a perdere tanti palloni. Però cadeva anche spesso nel vizietto di specchiarsi ed essere lezioso, di fatti spesso si riceveva molto meno di quanto si era prodotto, ma allo stesso tempo la palla l'avevamo sempre noi e, tranne rarissimi casi, se la perdevamo succedeva in zone non pericolose e a squadra messa bene in campo.
    Questo Napoli ha meno qualità nella prima costruzione, a volte il palleggio è poco preciso e il pressing si soffre, con il problema ulteriore che data palla al portiere non si ritrova la stessa chirurgica precisione nello scarico lungo verso gli esterni che trovavamo in Reina. Però rispetto a quel Napoli abbiamo molta più fisicità in mezzo al campo, saltiamo l'uomo con regolarità e puntiamo la porta con più efficacia (sia Kvara che Lozano e Politano lo hanno nei loro fondamentali, ma al centro Zielinski e soprattutto Lobotka spesso tagliano fuori una linea intera avversaria con un dribling), tentando più facilmente la giocata complessa che ti metta in porta (e sfruttando in caso di errore le doti fisiche per recuperarla alta), senza continuare a palleggiare finchè non si libera la linea sicura e rodata di passaggio.

    Le differenze nell'idea tattica non sono enormi e sono per lo più dovute alle caratteristiche degli interpreti. Per il discorso della profondità della rosa sono d'accordo solo in parte. In attacco siamo sicuramente meglio assortiti, considerando che si ruppe Milik e siamo rimasti tutto l'anno con Mertens Insigne e Callejon senza alternative (Ounas e Leandrinho in panchina), per il resto come allora gli uomini chiave non hanno alternative e dobbiamo pregare che non si faccia male Lobotka.

      Online Milionidiutili80

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      « Risposta #2 il: Ottobre 08, 2022, 15:18:03 pm »
      Quel Napoli aveva una qualità nella costruzione dal basso più accentuata dai piedi buoni di KK e Reina e dalla esasperata continuità con cui lo si preferiva ad altre soluzioni, difficilmente il pressing alto portava a perdere tanti palloni. Però cadeva anche spesso nel vizietto di specchiarsi ed essere lezioso, di fatti spesso si riceveva molto meno di quanto si era prodotto, ma allo stesso tempo la palla l'avevamo sempre noi e, tranne rarissimi casi, se la perdevamo succedeva in zone non pericolose e a squadra messa bene in campo.
      Questo Napoli ha meno qualità nella prima costruzione, a volte il palleggio è poco preciso e il pressing si soffre, con il problema ulteriore che data palla al portiere non si ritrova la stessa chirurgica precisione nello scarico lungo verso gli esterni che trovavamo in Reina. Però rispetto a quel Napoli abbiamo molta più fisicità in mezzo al campo, saltiamo l'uomo con regolarità e puntiamo la porta con più efficacia (sia Kvara che Lozano e Politano lo hanno nei loro fondamentali, ma al centro Zielinski e soprattutto Lobotka spesso tagliano fuori una linea intera avversaria con un dribling), tentando più facilmente la giocata complessa che ti metta in porta (e sfruttando in caso di errore le doti fisiche per recuperarla alta), senza continuare a palleggiare finchè non si libera la linea sicura e rodata di passaggio.

      Le differenze nell'idea tattica non sono enormi e sono per lo più dovute alle caratteristiche degli interpreti. Per il discorso della profondità della rosa sono d'accordo solo in parte. In attacco siamo sicuramente meglio assortiti, considerando che si ruppe Milik e siamo rimasti tutto l'anno con Mertens Insigne e Callejon senza alternative (Ounas e Leandrinho in panchina), per il resto come allora gli uomini chiave non hanno alternative e dobbiamo pregare che non si faccia male Lobotka.
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      Leggendo le tue risposte ho sempre la sensazione che si prova quando ti rispondono a bastoni pur non essendo piombo a coppe look
      Ora le cose sono due
      O sei un poco fuori asse, non riesci a centrare il senso di un discorso e questo ti porta a dare risposte random
      O non te ne fotte niente di quello che dice il tuo interlocutore, e lo usi solo da pretesto per dire nu cazz ro tuoje look
      Ounas è la seconda punta titolare dopo insigne, spiace che nancora tu non l'abbia capito look
      Se KK giocasse con la Juve in italia potrebbero giocare con la difesa ad uno : lui ed altri a caso sorteggiati fra gli spettatori

        Online elPibe

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        « Risposta #3 il: Ottobre 08, 2022, 15:46:58 pm »
        Secondo me la differenza sostanziale è che il Napoli sarriano era mono spartito a prescindere dall’avversario, dal risultato dalla situazione si abbassava  la testa e si ricominciava sempre con la stessa musica
        Questo napoli ha molte più soluzioni è più interpreti
        Può giocare di rimessa
        Può giocare appoggiandosi su osimen
        Può giocare il palleggio simil sarriano con raspadori
        Insomma questo napoli non sarà mai il napoli di sarri super dominante sul piano del gioco ma può fare molto più male
        « Ultima modifica: Ottobre 08, 2022, 15:49:04 pm da elPibe »

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          « Risposta #4 il: Ottobre 08, 2022, 15:54:14 pm »
          L'esperienza Sarri si è determinata perché per 3 anni, pur con un clima insostenibile da parte della società Sciorder e del contesto nazionalrumerdino, con uno dei picchi cessione Higuain alla Rube, come se a gennaio gli dessimo Kvicha per dire, per 3 anni appunto, hai avuto continuità di progetto tattico, per almeno 9/11 della squadra titolare, per 3 anni. Ciononostante il Napoli di sarri è cambiato molto nelle giocate, mantenendo lo stesso telaio.
          Un capitolo qualitativo si è chiuso con l'infortunio di Ghoulam che era un leader tecnico. L'ultimo Napoli era consolidatissimo tatticamente ma un po' stanco psicofisicamente, con un calo della brillantezza della costruzione offensiva.

          Pertanto le esperienze sono diversissime.
          Come all'interno di un'esperienza si vivono molte fasi.

          La cosa che rimane però è che senza continuità negli anni non costruisci nulla.
          E lo abbiamo visto negli ultimi 4.5 anni dove ancelotti gattuso e spalletti si sono divisi 1.5 anni a testa, ora che Spalletti sta per sforare questo muro sembra guadagnare proprio quella continuità che seppe trovare Sarri, pur in un clima irrespirabile dove la stessa Sciorder non supportava il suo mister.
          "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

          "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

          "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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            « Risposta #5 il: Ottobre 08, 2022, 16:18:42 pm »
            L'esperienza Sarri si è determinata perché per 3 anni, pur con un clima insostenibile da parte della società Sciorder e del contesto nazionalrumerdino, con uno dei picchi cessione Higuain alla Rube, come se a gennaio gli dessimo Kvicha per dire, per 3 anni appunto, hai avuto continuità di progetto tattico, per almeno 9/11 della squadra titolare, per 3 anni. Ciononostante il Napoli di sarri è cambiato molto nelle giocate, mantenendo lo stesso telaio.
            Un capitolo qualitativo si è chiuso con l'infortunio di Ghoulam che era un leader tecnico. L'ultimo Napoli era consolidatissimo tatticamente ma un po' stanco psicofisicamente, con un calo della brillantezza della costruzione offensiva.

            Pertanto le esperienze sono diversissime.
            Come all'interno di un'esperienza si vivono molte fasi.

            La cosa che rimane però è che senza continuità negli anni non costruisci nulla.
            E lo abbiamo visto negli ultimi 4.5 anni dove ancelotti gattuso e spalletti si sono divisi 1.5 anni a testa, ora che Spalletti sta per sforare questo muro sembra guadagnare proprio quella continuità che seppe trovare Sarri, pur in un clima irrespirabile dove la stessa Sciorder non supportava il suo mister.
            Ho pensato a Ghoulam in Napoli-Ajax perché il Cross di Olivera é un Cross allá Ghoulam. Mórbido e forte. La differenza é che Ghoulam nei momento migliori é arrivato a scodellarne una décina a partita.


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            O non te ne fotte niente di quello che dice il tuo interlocutore, e lo usi solo da pretesto per dire nu cazz ro tuoje look
            Ounas è la seconda punta titolare dopo insigne, spiace che nancora tu non l'abbia capito look
            Se KK giocasse con la Juve in italia potrebbero giocare con la difesa ad uno : lui ed altri a caso sorteggiati fra gli spettatori

              Offline LAGRANGIA

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              Ho pensato a Ghoulam in Napoli-Ajax perché il Cross di Olivera é un Cross allá Ghoulam. Mórbido e forte. La differenza é che Ghoulam nei momento migliori é arrivato a scodellarne una décina a partita.


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              Ghoulam faceva un lavoro grandissimo di uscita palla al piede. Erano pregevoli anche le palle basse e tese per Mertens al limite dell'area. Passaggi precisissimi. In corsa.
              Miramontes con un paio di anni di continuità potrebbe pure ricreare quel livello di Faouzi. Speriamo bene.

              Anche su questo aspetto, torna il tema della continuità del progetto.
              "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

              "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

              "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

                Offline kta

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                « Risposta #7 il: Ottobre 19, 2022, 08:37:34 am »
                Quel Napoli aveva una qualità nella costruzione dal basso più accentuata dai piedi buoni di KK e Reina e dalla esasperata continuità con cui lo si preferiva ad altre soluzioni, difficilmente il pressing alto portava a perdere tanti palloni. Però cadeva anche spesso nel vizietto di specchiarsi ed essere lezioso, di fatti spesso si riceveva molto meno di quanto si era prodotto, ma allo stesso tempo la palla l'avevamo sempre noi e, tranne rarissimi casi, se la perdevamo succedeva in zone non pericolose e a squadra messa bene in campo.
                Questo Napoli ha meno qualità nella prima costruzione, a volte il palleggio è poco preciso e il pressing si soffre, con il problema ulteriore che data palla al portiere non si ritrova la stessa chirurgica precisione nello scarico lungo verso gli esterni che trovavamo in Reina. Però rispetto a quel Napoli abbiamo molta più fisicità in mezzo al campo, saltiamo l'uomo con regolarità e puntiamo la porta con più efficacia (sia Kvara che Lozano e Politano lo hanno nei loro fondamentali, ma al centro Zielinski e soprattutto Lobotka spesso tagliano fuori una linea intera avversaria con un dribling), tentando più facilmente la giocata complessa che ti metta in porta (e sfruttando in caso di errore le doti fisiche per recuperarla alta), senza continuare a palleggiare finchè non si libera la linea sicura e rodata di passaggio.

                Le differenze nell'idea tattica non sono enormi e sono per lo più dovute alle caratteristiche degli interpreti. Per il discorso della profondità della rosa sono d'accordo solo in parte. In attacco siamo sicuramente meglio assortiti, considerando che si ruppe Milik e siamo rimasti tutto l'anno con Mertens Insigne e Callejon senza alternative (Ounas e Leandrinho in panchina), per il resto come allora gli uomini chiave non hanno alternative e dobbiamo pregare che non si faccia male Lobotka.
                Secondo me le differenze sono dovute anche, e soprattutto,  a Spalletti, forse più che agli interpreti. Per me ha studiato tanto Klopp e, come scritto qualche tempo fa, c'è molto di Jürgen in questo Napoli, tra verticalità quasi esasperata, ritmo forsennato del gegenpressing (che c'era già nelle prime partite dell'anno scorso) e sfruttamento delle fasce tra imbeccate del centravanti (come fa Firmino) e uno contro uno creati ad hoc. Come disse alla prima conferenza con noi, aveva davvero studiato nei suoi anni sabbatici. E secondo me si è visto in questa prima parte di stagione

                  Online chughino

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                  « Risposta #8 il: Ottobre 19, 2022, 09:22:42 am »
                  La differenza  sostanziale è nell' 11 titolare.
                  Soprattutto il primo avuto da Sarri era di un livello non raggiungibile ad oggi.
                  In quell' anno manco semplicemente le automatizzazioni delle giocate e l' affinamento tattico per aumentare la solidità difensiva arrivata al suo culmine nel terzo anno, anno in cui giocammo "peggio" ma dominavamo  il campionato.
                  Va da  sé che  con un Higuain in più gli altri due anni sarebbero stati scudetti garantiti, certo non avremmo mai avuto l' esplosione di un Mertens stratosferico, però sarebbe stato sempre il miglior  dodicesimo uomo possibile.
                  Il Napoli attuale  gioca in un campionato più competitivo è  oggettivamente meno tecnico (Hamsik,Albiol,Gulahm, Callejon sono pezzi impossibili da sostituire per chiunque), però ha una fisicità doppia una capacità di corsa nettamente superiore (Raspadori,Osimehen,Cholito,Politano,Olivera,Lozano,Anguissa e Soprattutto Osimehen sono calciatori  pressoché imprendibili in velocità ed hanno tutti un ottima resistenza).
                  Spalletti ha saputo coniugare la sua tendenza ad avere squadre con un estremo dinamismo (la sua Roma ne è  l' esempio  supremo), alle necessità tattiche del campionato italiano (essere difensivamete solidi siamo la terza difesa a fronte del primo attacco
                  ),  ed una ottima capacità tecnica grazie al sommo Lobotka e il finalmente ritrovato Zielnsky e all' estro di Kavarastkelia (oltre a praticamente  tutto l' attacco tolto Osimehen e soprattutto tutto il centrocampo).

                  Queste sono le differenze, riassumibili in:
                  Capacità di Sarri di estremizzare la componente tecnico tattica strepitosa  dell' 11 titolare.
                  Capacità di Spalletti di esaltare le qualità atletico
                  / tattiche di tutta la rosa a disposizione.

                    Offline kta

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                    « Risposta #9 il: Ottobre 19, 2022, 12:18:02 pm »
                    Comunque dobbiamo restare guardinghi prima di fare paragoni.
                    Si può parlare di tattica quanto si vuole (e i post di Carcadee e Chef sono stupendi, complimenti) ma la realtà è che giochiamo in un campionato nettamente meno competitivo al top (prova oggettiva quel che si faceva in Champions quegli anni, per quanto riguarda le nostre rivali; prova opinabile quel che forse avremmo fatto noi nel 2017 se non avessimo acchiappato la squadra più forte del mondo subito agli ottavi).
                    Soprattutto, però, due fattori temporali sono importantissimi e ancora ignoti, come effetti, sulla proposta di gioco attuale: il fatto che pure l'anno scorso partimmo alla grande per poi scemare, e per fare confronti bisogna raggiungere una continuità che vada ben oltre a  queste prime 14 uscite, e il Mondiale che spezza in due la stagione, e chissà che Napoli troveremo con due mesi di allenamento in solitaria (praticamente un secondo ritiro).
                    Insomma c'è da sperare sia in positivo che da temere in negativo.

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                      « Risposta #10 il: Ottobre 19, 2022, 14:43:05 pm »
                      Comunque dobbiamo restare guardinghi prima di fare paragoni.
                      Si può parlare di tattica quanto si vuole (e i post di Carcadee e Chef sono stupendi, complimenti) ma la realtà è che giochiamo in un campionato nettamente meno competitivo al top (prova oggettiva quel che si faceva in Champions quegli anni, per quanto riguarda le nostre rivali; prova opinabile quel che forse avremmo fatto noi nel 2017 se non avessimo acchiappato la squadra più forte del mondo subito agli ottavi).
                      Soprattutto, però, due fattori temporali sono importantissimi e ancora ignoti, come effetti, sulla proposta di gioco attuale: il fatto che pure l'anno scorso partimmo alla grande per poi scemare, e per fare confronti bisogna raggiungere una continuità che vada ben oltre a  queste prime 14 uscite, e il Mondiale che spezza in due la stagione, e chissà che Napoli troveremo con due mesi di allenamento in solitaria (praticamente un secondo ritiro).
                      Insomma c'è da sperare sia in positivo che da temere in negativo.

                      dipende cosa definiamo top, le prime 2-3 (noi rube e roma insomma) erano parecchio meglio 4/5 anni fa (anche la roma semifinale di CL per dire con difra ) se guardiamo la "media" della lotta europea (7/8 squadre) per me oggi la media è migliore

                      lato tattico (non di forza dei singoli) per me le 2 fasi difensive sono abbastanza simili come "idea" (questa squadra forse nel complesso è più capace di adattarsi ad un avversario che la schiaccia e quella di sarri ancora più aggressiva nel recupero) ma cambiano parecchio in fase offensiva e di costruzione.
                      Oggi abbiamo gente molto più portata a portare la palla e verticalizzare rispetto a prima (il confronto tra JJ 2 tocchi e via e lobo che prende piroetta salta e verticalizza è il più evidente) senza considerare una fisicità nettamente maggiore che ti permette di alzare molto più la palla.

                      Poi con i 5 cambi e il calendario molto più fitto (ovvero più infortuni e stanchezza) è cambiato molto il calcio, ora la panchina è enormemente più importante e quindi valorizzi maggiormente le varianti tattiche a gara in corso

                        Offline kta

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                        « Risposta #11 il: Ottobre 19, 2022, 14:47:45 pm »
                        dipende cosa definiamo top, le prime 2-3 (noi rube e roma insomma) erano parecchio meglio 4/5 anni fa (anche la roma semifinale di CL per dire con difra ) se guardiamo la "media" della lotta europea (7/8 squadre) per me oggi la media è migliore

                        lato tattico (non di forza dei singoli) per me le 2 fasi difensive sono abbastanza simili come "idea" (questa squadra forse nel complesso è più capace di adattarsi ad un avversario che la schiaccia e quella di sarri ancora più aggressiva nel recupero) ma cambiano parecchio in fase offensiva e di costruzione.
                        Oggi abbiamo gente molto più portata a portare la palla e verticalizzare rispetto a prima (il confronto tra JJ 2 tocchi e via e lobo che prende piroetta salta e verticalizza è il più evidente) senza considerare una fisicità nettamente maggiore che ti permette di alzare molto più la palla.

                        Poi con i 5 cambi e il calendario molto più fitto (ovvero più infortuni e stanchezza) è cambiato molto il calcio, ora la panchina è enormemente più importante e quindi valorizzi maggiormente le varianti tattiche a gara in corso
                        Sulle 2-3 è oggettivo, il resto non concordo ma it's up to discussion, rispetto chi la pensa diversamente da me.
                        Sulla tattica l'ho detto, per me ha molto di Klopp, tra l'altro noto con piacere che l'ha detto pure un santone come Sacchi ieri. Concordo sul fatto che i 5 cambi e le gare ravvicinate rendano la panchina e i cambi di sistemi o di impostazioni molto più influenti.

                          Offline Puck

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                          « Risposta #12 il: Ottobre 19, 2022, 14:48:52 pm »
                          Le somiglianze sono evidenti ma Dries era un giocatore molto più completo, un'ala-trequartista messa in attacco al contrario di Raspa che è un attaccante puro. Differenze principali? Dries, al top della forma, sapeva giocare più basso, aprendo così spazio agli inserimenti degli altri (Calleti e Hamsik su tutti ma anche Allan) e sapeva anche girarsi verso la porta con dribbling improvvisi che di solito non sono nelle corde dei vari 9 o falsi nueve, mentre Raspa è più bravo nel classico gioco di sponda spalle alla porta. Per sua (e nostra) fortuna, a sinistra non ha più un esterno classico come Insigne che giocava sempre sulla stessa mattonella, per poi accentrarsi solo palla al piede, ma un esterno moderno a tutto campo che può venirgli incontro per scambiare nello stretto.
                          Per me, l'idea di base di Spalletti, con Raspa titolare, vede Lozano a destra, potenzialmente più bravo a inserirsi negli spazi sulla destra che si creano mentre Raspa-Kvara-Zielo si tirano gli avversari sul centrosinistra.

                            Offline kta

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                            « Risposta #13 il: Ottobre 19, 2022, 14:53:32 pm »
                            Le somiglianze sono evidenti ma Dries era un giocatore molto più completo, un'ala-trequartista messa in attacco al contrario di Raspa che è un attaccante puro. Differenze principali? Dries, al top della forma, sapeva giocare più basso, aprendo così spazio agli inserimenti degli altri (Calleti e Hamsik su tutti ma anche Allan) e sapeva anche girarsi verso la porta con dribbling improvvisi che di solito non sono nelle corde dei vari 9 o falsi nueve, mentre Raspa è più bravo nel classico gioco di sponda spalle alla porta. Per sua (e nostra) fortuna, a sinistra non ha più un esterno classico come Insigne che giocava sempre sulla stessa mattonella, per poi accentrarsi solo palla al piede, ma un esterno moderno a tutto campo che può venirgli incontro per scambiare nello stretto.
                            Per me, l'idea di base di Spalletti, con Raspa titolare, vede Lozano a destra, potenzialmente più bravo a inserirsi negli spazi sulla destra che si creano mentre Raspa-Kvara-Zielo si tirano gli avversari sul centrosinistra.
                            Anche perché fondamentalmente è l'unica cosa buona che sa fare Lozano  :look:
                            Si potrebbe replicare il giochino di cui parli a destra ma Politano è nettamente più innamorato del pallone di Kvara.
                            Mi fa sempre pensare che se avessimo avuto Deulofeu e avesse accettato di buon grado di giocare a destra...

                              Offline Puck

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                              « Risposta #14 il: Ottobre 19, 2022, 14:57:46 pm »
                              Anche perché fondamentalmente è l'unica cosa buona che sa fare Lozano  :look:
                              Si potrebbe replicare il giochino di cui parli a destra ma Politano è nettamente più innamorato del pallone di Kvara.

                              Però Politano a me sembra Insigne, cioè giocatore che può giocare solo larghissimo sulla fascia e che si accentra solo palla al piede, con Raspa titolare imho devi ridurre le distanze.
                              Deulofeu è bravino ma mi sembra un anarchico e un anarchico in una squadra perfettamente registrata come il Napoli attuale, io non lo vorrei.

                                 

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