Sinisa Mihajlovic

[OisselaAzzurro]

Sinisa ha preso le distanze da quello striscione. Era amico suo ai tempi in cui arkan era capo ultrà della stella rossa ma non sarà né il primo nè l’ultimo calciatore ad avere rapporti ambigui con capi ultrà dalla fedina penale sporca. Non mettiamo sempre in mezzo la politica su tutto.

Sinisa era un grande uomo stop. Mo non è che perché non era comunistello era cattivo.

[chughino]

Un altro pezzo della mia giovinezza che non c'è più.
Sinisa è stato un calciatore sublime, dotato di un sinistro meraviglioso e di una competenza tattica e capacità fisica di primo livello.
A 20anni titolare vince la coppa campioni (l'ultima con quel nome a Bari), vince uno storico scudetto con la Lazio.
Era bello vederlo battagliare in prima linea contro i veri fenomeni della serie A.
Sinisa è stato uomo vero, alcune sfaccettature del suo carattere non mi sono mai piaciute ma erano genuine e rispettabili da uomo che prende una posizione.
Va ricordato che lui era un tifoso della Stella Rossa quindi amicizie strane sono da considerarsi normali.
Soprattutto in un contesto come quello della ex Jugoslavia di inizio anni 90.
Già la Jugoslavia lui è stato fortunato, ma molti dei suoi parenti no, lui che è nato a Vukovar una delle città più martoriate dalla guerra, Sinisa lo ha sempre ripetuto di essere stato fortunato e ricco, e che probabilmente senza il pallone la sua vita non sarebbe stata migliore.
Questa sua schiettezza, anche davanti al cancro lo ha portato a resistere fino alla fine.
Se ne va un uomo ed un calciatore di livello.
Probabilmente senza la malattia sarebbe diventato un buon/ottimo allenatore.
Riposa in pace terzino con il numero 11

[Usfaticat]

Era un grande uomo prima che un grande calciatore e ottimo allenatore. Ricordo le sue punizioni imparabili

Aveva affrontato la guerra in Jugoslavia, poi ha sempre avuto belle parole per noi, evidentemente si immedesimava in Napoli. E infatti è stato sconfitto solo da un male incurabile e infame

[SNAKE]

Personalità forte, uomo sincero e mai banale, nel bene e nel male. In questo ambiente ipocrita e lecchino mancherà molto.
Riposa in pace Sinisa!

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['o Banc 'e Napule]

Un bel ricordo pubblicato da un amico

L' ETERNO RAGAZZINO CHE AMAVA TIRARE LE PUNIZIONI

Lo vidi in campo, per la prima volta, nella Roma, erano i primi anni 90, capello lungo e folto, fisico poderoso e caratterino da Balcani.
Maglia numero 7, descritto come nuovo Gullit, leggevo che i romanisti temevano un nuovo pacco alla "Renato Portaluppi".

Coppa Italia, Roma - Napoli, diretta tv su reti fininvest, ebbi modo di vederlo 90 minuti.
Noi eravamo in declino, primo anno senza Diego, splendida maglia umbro, c'erano ancora Zola, Careca, Fonseca, Ferrara e poi Thern.. In panchina mr Ranieri, tutto sommato eravamo ancora fortissimi.

Non mi impressionò per nulla quel centrocampista, sembrava un pesce fuor d'acqua, bravo solo a litigare contro chiunque e contestare qualsiasi cosa.
L' unica scena che mi rimase impressa per molto tempo, fu quando Ciro Ferrara, in genere ruvido sul campo, ma correttissimo, all'ennesimo battibecco per una banale rimessa laterale, perse la pazienza e gli fece il classico "strascino", trascinandolo lungo la intera linea laterale, tenendolo per i folti boccoli.
Ovviamente rosso diretto, poi finí due a zero per loro.

Ciro ci scherzò su nell'intervista post partita:"volevo solo accorciargli un po' il taglio... scherzi a parte, è tanto antipatico in campo, quanto simpaticissimo e intelligente fuori, abbiamo già chiarito"...e mentre parlava passò l'altro che gli diede uno scappellotto ridendo in diretta.

Il resto, l'ha fatto la sua storia. Cambio ruolo, difensore centrale, un po' lento ma grande temperamento e grande visione di gioco.

I calci di punizione, soprattutto, erano una sentenza... Contro le sue squadre non potevi fare fallo neanche a 40 metri dalla porta, che anche da lì era capace di metterla all'incrocio dei pali.

In un anno ne realizzò un numero impressionante, nella Sampdoria, seguito a ruota dal nostro André Cruz.

Ma ciò che non va dimenticato di lui era, onestamente, la simpatia fuori dal campo... Lo ricordo nelle interviste, ma anche nei fuori onda di "Mai dire gol", e addirittura fare da spalla a Teo Mammuccari durante gli scherzi telefonici di "Libero". Una moglie bellissima come poche, che faceva da inviata a Quelli che il calcio... Qualche scivolone brutto, tipo la dedica alla "Tigre Arkan", spiegata con il candore di chi, nonostante la fama e il successo, non ha mai dimenticato da dove viene: "non so se ho fatto una cazzata... a me, la guerra nel mio Paese mi ha segnato, ho manifestato ciò che sento."

Lo spettacolo migliore per gli amanti di questo sport l'ha offerto invece a Milano, sponda Inter, durante un posticipo: ci era arrivato un po' avanti con l'età ed aveva intorno una squadra iper carica di campioni e, soprattutto, di specialisti sui calci di punizione... Figo, Adriano, Ibra, per dirne alcuni.

In quella partita (francamente non ricordo l'avversario), ad un certo punto i nerazzurri guadagnano un calcio da fermo, proprio a non più di sedici metri dalla porta... Si fiondano in 6 o 7 sul pallone, discutono su chi debba battere, lui arriva dalle retrovie e si mette in mezzo, quasi litigando... E alla fine, l'idea geniale, la soluzione di noi ragazzini, durante scene simili sui campetti di terreno nelle sfide del sabato... "bim bum ba le giù", ognuno butta un numero con la mano e si fa il tocco.
Viene estratto proprio lui, mentre i compagni si allontanano rassegnati... Fischio arbitro, tiro e gol. Pubblico, non solo interista, in delirio quella sera.

Da allenatore ha sfiorato più volte la mia squadra del cuore, l'ultima proprio nell'anno in cui fu scelto Sarri e lui andò al Milan.

L' ex comandante andò a suonargliele di brutto a San Siro, un 4 a 0 clamoroso ed irripetibile nella storia dei Milan Napoli, da quel momento dissero che Sinisa ne fu così stregato che passava il tempo a seguirne gli allenamenti e le tattiche.

"spero che lo scudetto lo vinca il Napoli, sarebbe bellissimo per la città", sono state le ultime sue parole di sport che ho ascoltato con piacere.

Il resto erano coltellate al cuore per chi, bandiere e maglie a parte, amava le bombe e il carattere estroverso del 7 della Roma che era diventato campione di italia difensore centrale della Lazio e che faceva il tocco a 35 anni quasi, con i mostri sacri dell'inter per continuare a battere le punizioni.

Un abbraccio forte, Sinisa.
Tra te e Diego, lassù, sarà un casino riuscire a pararne almeno una.

[OisselaAzzurro]

Bel pezzo ma la storia del bum bum bam fu diversa. La vinse Adriano che non segnó

['o Banc 'e Napule]

Bel pezzo ma la storia del bum bum bam fu diversa. La vinse Adriano che non segnó

Era Inter Roma 2-0 segnò Sinisa, almeno così ricordo.

[la vile strada maestra]

Alex però riguardo la tigre di Arkan si racconta sempre una sola parte della storia e in ogni caso Sinisa non è stato, non è e non sarà l'unica persona dei balcani ad esprimere posizioni opinabili sulle guerre jugoslave. Non è che sia stato un Ghandi balcanico eh, ma è difficile prendere posizioni su roba che ha riguardato direttamente la vita e la morte della famiglia di una persona in un contesto di massacri etnici. Tanto per, Sinisa doveva a lui la vita della zio, questa una dichiarazione di qualche anno fa:

“Voi parlate di atrocità, ma non c’eravate. Io sono nato a Vukovar, i croati erano maggioranza, noi serbi minoranza lì. Nel 1991 c’era la caccia al serbo: gente che per anni aveva vissuto insieme da un giorno all’altro si sparava addosso. È come se oggi i bolognesi decidessero di far piazza pulita dei pugliesi che vivono nella loro città. È giusto? Arkan venne a difendere i serbi in Croazia. I suoi crimini di guerra non sono giustificabili, sono orribili, ma cosa c’è di non orribile in una guerra civile?”

[el schiatty napoletano]

Alex però riguardo la tigre di Arkan si racconta sempre una sola parte della storia e in ogni caso Sinisa non è stato, non è e non sarà l'unica persona dei balcani ad esprimere posizioni opinabili sulle guerre jugoslave. Non è che sia stato un Ghandi balcanico eh, ma è difficile prendere posizioni su roba che ha riguardato direttamente la vita e la morte della famiglia di una persona in un contesto di massacri etnici. Tanto per, Sinisa doveva a lui la vita della zio, questa una dichiarazione di qualche anno fa:

“Voi parlate di atrocità, ma non c’eravate. Io sono nato a Vukovar, i croati erano maggioranza, noi serbi minoranza lì. Nel 1991 c’era la caccia al serbo: gente che per anni aveva vissuto insieme da un giorno all’altro si sparava addosso. È come se oggi i bolognesi decidessero di far piazza pulita dei pugliesi che vivono nella loro città. È giusto? Arkan venne a difendere i serbi in Croazia. I suoi crimini di guerra non sono giustificabili, sono orribili, ma cosa c’è di non orribile in una guerra civile?”

Disse pure che lo zio chiamò a casa sua per avvisare che stava andando ad uccidere il padre di miha.

Anche se poi lo stesso zio fu catturato da arkan e liberato grazie a miha


Gli anni 90 in quelle zone saranno stati qualcosa di assurdo


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[CEMTURIO983]

Ma guarda che pure adesso non si scherza mica.
La differenza è che adesso vivono separati.

[Milionidiutili80]

Disse pure che lo zio chiamò a casa sua per avvisare che stava andando ad uccidere il padre di miha.

Anche se poi lo stesso zio fu catturato da arkan e liberato grazie a miha


Gli anni 90 in quelle zone saranno stati qualcosa di assurdo


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Un po' come un Ucraina oggi. E oggi come allora a noi piace dividere il mondo in buoni e cattivi. E guardacaso i buoni (ustascia o banderisti) li scegliamo sempre tra i nazisti.


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[jacksparrowraf]

Bel pezzo ma la storia del bum bum bam fu diversa. La vinse Adriano che non segnó

Era Inter Roma 2-0 segnò Sinisa, almeno così ricordo.

Giusto per chiarire:

Per il serbo ex Sampdoria e Lazio sono stati il 41° e 42° gol della carriera realizzati in questo modo. Intervistato da Sky all’uscita dal campo, Mihajlovic ha voluto spiegare cos’é successo quando, per battere una punizione, ha fatto la conta con Adriano. «Abbiamo fatto bim bum bam - ha detto - perché ogni volta che bisogna tirare le punizione qui si litiga. Nel finale ho dovuto discutere anche con Zé Maria». «Comunque ne ha tirate anche Adriano di punizioni - ha aggiunto Mihajlovic - e io in questo modo ho segnato due gol alla Roma. Sono contentissimo così».

(12/02/2005)

[Puck]

“Voi parlate di atrocità, ma non c’eravate. Io sono nato a Vukovar, i croati erano maggioranza, noi serbi minoranza lì. Nel 1991 c’era la caccia al serbo: gente che per anni aveva vissuto insieme da un giorno all’altro si sparava addosso.

Sempre difficile prendere posizioni, soprattutto quando si entra nel campo della memoria e delle esperienze personali. Non ho il minimo dubbio che in seguito alla disgregazione della Jugoslavia e la nascita delle spinte indipendentiste, le minoranze (qualunque minoranza e in qualsiasi area della regione) se le siano passata male, ma ad alzare il livello dello scontro portandolo in ambito militare sono stati i Serbi, non gli Sloveni, non i Croati.

[la vile strada maestra]

Sempre difficile prendere posizioni, soprattutto quando si entra nel campo della memoria e delle esperienze personali. Non ho il minimo dubbio che in seguito alla disgregazione della Jugoslavia e la nascita delle spinte indipendentiste, le minoranze (qualunque minoranza e in qualsiasi area della regione) se le siano passata male, ma ad alzare il livello dello scontro portandolo in ambito militare sono stati i Serbi, non gli Sloveni, non i Croati.

Verissimo, ma qui appunto devi vederla da un punto di vista individuale.

[Granchetiello]

Sempre difficile prendere posizioni, soprattutto quando si entra nel campo della memoria e delle esperienze personali. Non ho il minimo dubbio che in seguito alla disgregazione della Jugoslavia e la nascita delle spinte indipendentiste, le minoranze (qualunque minoranza e in qualsiasi area della regione) se le siano passata male, ma ad alzare il livello dello scontro portandolo in ambito militare sono stati i Serbi, non gli Sloveni, non i Croati.

Infatti è impossibile prendere posizione in casi del genere... tranne quando ci sono i croati di mezzo look