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image mtpgpp:
Squadra del cuore:
Giugno 30, 2011, 17:34:44 pm

Citazione da: Puck - Giugno 30, 2011, 16:47:27 pm
non sono aggiornato in merito,stamattina su una radio dicevano che il napoli sarebbe passato nello schieramento anti-big nel quel rimarrebbero solo le strisciate.
è così?

a noi passa la linea big o picole cambia pochissimo (1-2 mln) dato che il milan ha scassato su hamsik (mia interpretazione ma sarei contento fosse così) abbiamo bocciato una proposta "minore" di galliani :

"Quel che sembra certo, ormai, è che i due schieramenti stanno perdendo pezzi. Cinque big? Non più. La Roma, rappresentata dalla dimissionaria Sensi e in attesa del passaggio di consegne agli americani, si è astenuta dall’unica votazione fatta ieri, sulla proposta di Galliani di togliere l’Auditel dalla definizione dei bacini. È finita 16-3 perché ha votato no il Napoli, che vanta ascolti tv molto vicini a quelli delle prime tre. Dopodiché, la mediazione ha portato a questa controproposta: non togliamo l’Auditel ma riduciamo il suo peso sulle indagini da 1/3 a 1/6. In questo modo Juve, Milan e Inter avrebbero recuperato qualche milione a testa. Ma lo stesso Agnelli, che punterebbe ad arrivare a 83 milioni di entrate totali (anziché gli attuali 75), non era così entusiasta. Scontente, per ragioni opposte, anche le retrocesse."

io continuo a pensare che per noi è meglio far passare la linea delle piccole riducendo di molto i fondi delle strisciate (perderebbero il  10/15% dei diritti tv) rispetto a mantenere giù le inseguitrici (che cmqe per altre entrate possiamo staccare)

image Diedorf:
Giugno 30, 2011, 23:45:04 pm

Il Napoli qualunque "fazione" vinca dovrebbe essere quella che ci guadagna di più dalla ripartizione dei diritti tv. Il Torino non è salito, Bari e Samp sono retrocesse ed è salito il Novara che peserà poco, così come il Siena.

Il Decreto Gentiloni-Melandri, a mio avviso, è una delle cose migliori che siano state fatte negli ultimi decenni in tema di calcio in Italia. Si livella il torneo, introducendo il merito (seppur ancora in misura minore) e si aumenta la torta complessiva dei diritti tv per il calcio italiano.

Lo sport preferito degli italiani è il lamento cronico.

Tutto è migliorabile, ma ciò non significa che tutto faccia schifo.

image MIKY73:
Luglio 05, 2011, 16:30:16 pm

Citazione da: mtpgpp - Giugno 30, 2011, 17:34:44 pm
a noi passa la linea big o picole cambia pochissimo (1-2 mln) dato che il milan ha scassato su hamsik (mia interpretazione ma sarei contento fosse così) abbiamo bocciato una proposta "minore" di galliani :

"Quel che sembra certo, ormai, è che i due schieramenti stanno perdendo pezzi. Cinque big? Non più. La Roma, rappresentata dalla dimissionaria Sensi e in attesa del passaggio di consegne agli americani, si è astenuta dall’unica votazione fatta ieri, sulla proposta di Galliani di togliere l’Auditel dalla definizione dei bacini. È finita 16-3 perché ha votato no il Napoli, che vanta ascolti tv molto vicini a quelli delle prime tre. Dopodiché, la mediazione ha portato a questa controproposta: non togliamo l’Auditel ma riduciamo il suo peso sulle indagini da 1/3 a 1/6. In questo modo Juve, Milan e Inter avrebbero recuperato qualche milione a testa. Ma lo stesso Agnelli, che punterebbe ad arrivare a 83 milioni di entrate totali (anziché gli attuali 75), non era così entusiasta. Scontente, per ragioni opposte, anche le retrocesse."

io continuo a pensare che per noi è meglio far passare la linea delle piccole riducendo di molto i fondi delle strisciate (perderebbero il  10/15% dei diritti tv) rispetto a mantenere giù le inseguitrici (che cmqe per altre entrate possiamo staccare)

la differenza con le grandi si potrebbe ridurlo, speriamo, con i l FPF, le piccole si avvicinano, ma solo come ripartizione dei diritti tv.
ma sponsor, marchendasing, incassi al botteghino ci permettono di allontanarli di un bel po.

comunque l'effetto della nuova ripartizione dei diritti tv si sta già iniziando a vedere, basta analizzare gli acquisti che sta facendo il cesena 8vedi ingaggi) o la lazio.

image BestiaAzzurra87:
Squadra del cuore:
Luglio 09, 2011, 10:47:39 am

Calcio e diritti tv, fumata bianca Accordo sulla torta da 197 milioni
Approvato all’unanimità un accordo per la ripartizione dei 197 milioni di euro provenienti dalla vendita dei diritti televisivi legata ai bacini d’utenza. La svolta è arrivata grazie all’ok dei club medio-piccoli

Diritti tv, intesa raggiunta. L’assemblea della Lega di serie A ha approvato oggi all’unanimità un accordo per la ripartizione dei 197 milioni di euro provenienti dalla vendita dei diritti televisivi legata ai bacini d’utenza.

La svolta è arrivata grazie all’ok dei club medio-piccoli alla modifica del peso dell’auditel nella divisione della torta che vale complessivamente un miliardo di euro all’anno. Dal 33% al 16,3%, l’impatto dell’auditel si dimezza e fa felici tutti. Le squadre di prima fascia (Juventus, Inter e Milan), che nei mesi scorsi avevano minacciato di bloccare le trattative per via della scelta di tutte le altre società di serie A di rivedere al ribasso le quote spettanti alle big, e quelle che vorrebbero diventarlo, vedi Lazio, Napoli e Roma, che grazie al nuovo accordo mettono in tasca qualche milione in più rispetto alla stagione scorsa.

L’ennesimo caso del pallone italiano era nato ad aprile. Quando 15 società del massimo campionato avevano deciso di non accettare più le condizioni che garantivano ai club più blasonati un ritorno economico dai diritti tv decisamente superiore al loro. Per stabilire se e come intervenire, avevano approvato all’unanimità una delibera che prevedeva di affidare a tre istituti demoscopici un’indagine circa i bacini di utenza di tutte le società di serie A. I risultati della ricerca avevano regalato un sorriso grande così a Roma e Napoli, che vedevano aumentare i propri ricavi di circa 8 milioni di euro. Lotito, il presidente della Lazio, uno dei principali sostenitori della delibera di aprile, non stava più nella pelle. Per la società biancoceleste i ricavi sarebbero aumentati addirittura di quasi 13 milioni di euro. Insomma, un affare da difendere con le unghie e con i denti dalle pretese di Juve, Milan e Inter, che invece vedevano crollare i propri introiti e che giuravano battaglia fino alla fine perché il nuovo disegno rischiava di mettere in crisi bilanci già provati da numeri che non sempre tornavano.

“Senza accordo percorreremo le vie legali in tutti i gradini necessari”, aveva tuonato nei giorni scorsi Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter. E pure il massimo dirigente della Juventus, Andrea Agnelli, non dimostrava di essere troppo ottimista circa il buon esito delle trattative: “Clima di tempesta, non c’è apertura da parte delle piccole”. Sulla stessa linea, l’ad del Milan Adriano Galliani, che diceva: “E’ solo la prima tappa di una lunga vicenda. Questa decisione è sbagliata e verrà impugnata. Se necessario, andremo avanti in tutti i gradi di giudizio”. Incassato il no della corte di giustizia della Figc, le tre grandi del calcio italiano si preparavano a fare valere le proprie ragioni in tutte le sedi opportune, fino al Consiglio di Stato.

Non è stato necessario, oggi l’assemblea della Lega di serie A ha raccolto il sì da parte di tutte le squadre, che hanno trovato un compromesso a metà strada. Dunque, via libera per la spatizione dei diritti tv per la stagione 2011-12. Per quelle che verranno, invece, è previsto un incontro che si dovrebbe tenere la prossima settimana.

Notizia presa da IlFattoQuotidiano

image BestiaAzzurra87:
Squadra del cuore:
Luglio 09, 2011, 16:28:48 pm

Bacini d'utenza: il Napoli storce il naso, recupera "solo" 250mila euro
Dopomesi di feroci discussioni e di spaccatura tra grandi emedio-piccole in nome dei bacini di utenza, la Lega di A ritrova la compattezza e cerca di riprendere il cammino verso il rilancio del calcio italiano. L’assemblea approva all’unanimità le linee guida per il nuovo contratto dei diritti tv del triennio 2012-2015 e due soluzioni transitorie sui bacini di utenza che permettono di fatturare immediatamente alle emittenti: il preludio, quasi sicuramente, all’accordo definitivo. I ricorsi giudiziari hanno avuto il risultato di attivare la diplomazia e di far riflettere sul fatto che un accordo interno alla Lega fosse meglio di una soluzione esterna. Ieri, dopo il rigetto da parte del tribunale di Milano del ricorso della Juventus che chiedeva di congelare i contratti con gli istituti demoscopici e i 197 milioni annui dei diritti tv legati ai bacini di utenza, i dirigenti dei 20 club di A hanno scelto «la via del dialogo, del confronto e della migliore soluzione mediata piuttosto che il rischio di ulteriori cause o interventi esterni», comeha detto alla fine il presidente di Lega Maurizio Beretta. E Juventus e Inter? Beretta scandisce: «Andrea Agnelli e Marotta da una parte, Paolillo,Ghelfi e Cappellini dall’altra hanno partecipato proficuamente al clima costruttivo ».

Bacini d’utenza. L’arrivo della sentenza del tribunale civile, durante lo svolgimento dell’assemblea, ha reso più mansuete le grandi. È vero che è ancora pendente il ricorso presso l’Alta Corte, ma la bocciatura sul fronte ordinario ha indotto Juventus & Co. ad ammorbidire le pretese. Via libera alla fatturazione, in modo da venire incontro alle società in maggiori difficoltà finanziarie. Il criterio con cui saranno ripartite l’ultima rata della stagione 2010-11 e la prima della prossima è il frutto di una «correzione» ai risultati delle ricerche demoscopiche chieste da 15 società su 20. In sostanza, il peso attribuito ai dati Auditel scende dal 33 al 16%, consentendo alle big di riguadagnare qualcosa in termini di introiti. Il legale del Milan Cantamessa ha chiosato: «L’assemblea si è snervatizzata e si è lavorato bene». Rispetto alle quote assegnate da quei sondaggi iniziali, infatti, la Juventus recupera 4 milioni, l’Inter 2,5, il Milan 1,8 e il Napoli 250 mila, a scapito di tutte le altre, che rinuncerebbero a mezzo milione in media a testa. Questo criterio sarà adottato per la ripartizione definitiva dei proventi tv? Le tre big ci stanno di sicuro, Roma e Napoli, invece, storcono il naso perché vorrebbero una mediazione tra le ricerche demoscopiche allargate e i sondaggi sui tifosi «puri». Le medio- piccole, invece, accetterebbero di rinunciare a qualcosa ora solo se dal 2012 in poi aumentasse la percentuale legata ai risultati sportivi, con la formula del 40% in parti uguali, 39% (anziché 30) secondo la meritocrazia e 21% (anziché 30) in base ai bacini d’utenza. Juve e Napoli, peraltro, avevano chiesto di sbloccare i premi per chi ha giocato in Europa League. Accontentati. Ciascun club contribuirà in parti uguali per arrivare a 7,5 milioni: 1,875 a testa per bianconeri, azzurri, Palermo e Sampdoria.

Contratto tv. Soddisfatto Marco Bogarelli, presidente di Infront, che per il 2012-15 cercherà di vendere i diritti per almeno un miliardo l’anno: «Ora con le linee guida cercheremo di recuperare tre mesi di ritardo per preparare pacchetti e asta dopo l’ok di Agcom e Antitrust». I grandi club lasciano in capo alla Lega i diritti ancillari (interviste pre e post partita) che minacciavano di vendere singolarmente. Restano ai club le immagini d’archivio.

Notizia presa da calcionapoli24

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