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Topic: Umberto Chiariello (campania sport)  (Letto 323199 volte)

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Online thedoc62

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« Risposta #5145 il: Febbraio 15, 2025, 23:09:28 pm »
la cosa interessante è stata la disputa contro iannicelli il quale non crede che adl voglia fare il centro per giovanili e squadra' ci crederà solo se e quando ci sta il rogito, mentre chiachiello garantisce che stavolta adl lo fa nella piana di castelvolturno.

per il resto solo cose, meret 5,5 perchè sul 1 gol poteva fare di + ma non è un errore il suo, sempre a difendere incolpevolet

infine che lui vede il bicchiere mezzo pieno per sta partita.

non so cosa abbia detto prima, io ho seguito dalla vicenda stadio in poi

l'unico bicchiere mezzo pieno che voglio vedere è
quello di acido solforico per la blatta
quello di guttalax per chiachiello
quello (pieno) di champagne per quando ce luamm ananz o cazz meret mazzocchi e tutta la lotamma inutile
quello di arsenico per cruciani e giornalai opinionisti centronordici
ciobberimm guagliù !!!

    Online Il famoso signor Okafor

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    « Risposta #5146 il: Febbraio 15, 2025, 23:37:34 pm »
    Ovviamente oggi il bicchiere è mezzo pieno.
    Con l'Udinese il Napoli aveva pareggiato contro una signora squadra.
    Con la Roma abbiamo pareggiato non per colpa della panchina corta.
    Tuttapposter.
    Nun c'accir nisciun.
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      Online el schiatty napoletano

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      « Risposta #5147 il: Febbraio 26, 2025, 21:07:04 pm »
      Il giornalismo (sopratutto quello sportivo) , da strumento è diventato commercio e come tutti i commerci è senza fede né leggi.

      sui social, ogni giornalista è una bottega dove si vendono al pubblico le parole del colore che vuole. Per assurdo, se esistesse un giornale dei gobbi, dimostrerebbe sera e mattina la bellezza, la bontà, la necessità dei gobbi.

      Un giornalista sportivo sui social non cerca di chiarire, ma solo di lusingare le opinioni. Di illudere il lettore tifoso.

      E così entro un dato tempo tutti i giornalisti sportivi saranno vili, ipocriti infami, mentitori, assassini; uccideranno le idee, i sistemi, gli uomini, e fioriranno proprio per questa ragione.

      Avranno la scappatoia di tutti gli esseri ragionevoli: il male sarà fatto, pardon twittato,  senza che nessuno sia colpevole. Napoleone ha spiegato questo fenomeno morale o immorale, come vi piace, con una frase sublime che gli hanno dettato i suoi studi sulla Convenzione e sul tifo calcistico: "nessuno è responsabile dei delitti collettivi"

      Il giornalista sportivo può permettersi la condotta più atroce, millantando scoop e acquisti sensazionali di giocatori, strutture in tutta la provincia di Napoli, senza ritenersi personalmente macchiato.

      Se il giornalista  inventa una infame calunnia, una balla di mercato, un acquisto, twittando o con editoriali ignobili si laverà l'anima dicendo che gliel’hanno riferita fonti vicine alla società.

      Con gli utenti  che si lamenteranno dopo essere stati illusi, se la caverà chiedendo scusa della eccessiva libertà. Se viene trascinato davanti ai tribunali, social ci mancherebbe, si lamenterà che non si sia andati a chiedere una rettifica; e se gliela chiedete? la rifiuta ridendo e considera la sua colpa una bagattella o una notizia ascoltata a microfoni spenti.

      Infine, se la sua vittima trionfa, la dileggia.

      Se è condannato,  sempre via social ci mancherebbe,  e se l’ammenda che deve pagare è troppo forte, additerà nel querelante un nemico della libertà, del paese, del progresso, della propria squadra. O urlerà via radio o tv che sono dei gufi in modo macchiettistico avendo nient'altro che questo modo di fare come cifra stilistica.

      Dirà che il signor Tal dei Tali si merita Naldi e Corbelli , spiegando come Il Presidente sia l'uomo più onesto del regno e un grande imprenditore perchè anni fa ci ha regalato i palloni e uno scudetto . Così le sue colpe sono tutte bagattelle, i suoi aggressori dei mostri che devono andare a tifare altro o che non capiscono niente di calcio, ed esso riesce in un dato tempo a far credere quello che vuole a coloro che lo leggono tutti i giorni.

      E  se poi nulla di quello che gli dispiace sarà da tifoso, egli non avrà mai torto distribuendone patenti.

      Si servirà della religione contro la religione, della carta costituzionale contro il re, del tifo contro il tifo, dei papponiani contro i critici societari; si farà beffe della tifoseria quando la tifoseria  lo contrasterà; la loderà quando avrà servito alle alle passioni popolari.

      Per ottenere del seguito inventerà le fole più commoventi, i colpi più assurdi, farà il ciarlatano portatore d'acqua al mulino della società calcio napoli. Servirebbe il proprio padre crudo e condito col sale delle sue piacevolezze piuttosto che rinunciare a interessare o a divertire , illudendo però,  il suo pubblico. Sarà come l’attore che mette le ceneri del proprio figlio nell’urna per poter piangere più efficacemente, l’amante che sacrifica tutto al suo amico, il giornalista che inventa colpacci di mercato con criptici tweet, l’editorialista che infesta tv locali parlando del figlio portiere.

      Come la donna è ammirevole e sublime quando dice una bugia, esso non vi molla finché non vi ha obbligato a credere che meret  È un grandissimo portiere , poi che cedere kvara senza prendere nessuno sia stata ottima cosa, dispiegando le migliori qualità in questa lotta in cui  - purtroppo- gran parte del pubblico pubblico tifoso, stupido come un marito, soccombe  sempre.


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        Online thedoc62

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        « Risposta #5148 il: Febbraio 26, 2025, 22:53:48 pm »
        Il giornalismo (sopratutto quello sportivo) , da strumento è diventato commercio e come tutti i commerci è senza fede né leggi.

        sui social, ogni giornalista è una bottega dove si vendono al pubblico le parole del colore che vuole. Per assurdo, se esistesse un giornale dei gobbi, dimostrerebbe sera e mattina la bellezza, la bontà, la necessità dei gobbi.

        Un giornalista sportivo sui social non cerca di chiarire, ma solo di lusingare le opinioni. Di illudere il lettore tifoso.

        E così entro un dato tempo tutti i giornalisti sportivi saranno vili, ipocriti infami, mentitori, assassini; uccideranno le idee, i sistemi, gli uomini, e fioriranno proprio per questa ragione.

        Avranno la scappatoia di tutti gli esseri ragionevoli: il male sarà fatto, pardon twittato,  senza che nessuno sia colpevole. Napoleone ha spiegato questo fenomeno morale o immorale, come vi piace, con una frase sublime che gli hanno dettato i suoi studi sulla Convenzione e sul tifo calcistico: "nessuno è responsabile dei delitti collettivi"

        Il giornalista sportivo può permettersi la condotta più atroce, millantando scoop e acquisti sensazionali di giocatori, strutture in tutta la provincia di Napoli, senza ritenersi personalmente macchiato.

        Se il giornalista  inventa una infame calunnia, una balla di mercato, un acquisto, twittando o con editoriali ignobili si laverà l'anima dicendo che gliel’hanno riferita fonti vicine alla società.

        Con gli utenti  che si lamenteranno dopo essere stati illusi, se la caverà chiedendo scusa della eccessiva libertà. Se viene trascinato davanti ai tribunali, social ci mancherebbe, si lamenterà che non si sia andati a chiedere una rettifica; e se gliela chiedete? la rifiuta ridendo e considera la sua colpa una bagattella o una notizia ascoltata a microfoni spenti.

        Infine, se la sua vittima trionfa, la dileggia.

        Se è condannato,  sempre via social ci mancherebbe,  e se l’ammenda che deve pagare è troppo forte, additerà nel querelante un nemico della libertà, del paese, del progresso, della propria squadra. O urlerà via radio o tv che sono dei gufi in modo macchiettistico avendo nient'altro che questo modo di fare come cifra stilistica.

        Dirà che il signor Tal dei Tali si merita Naldi e Corbelli , spiegando come Il Presidente sia l'uomo più onesto del regno e un grande imprenditore perchè anni fa ci ha regalato i palloni e uno scudetto . Così le sue colpe sono tutte bagattelle, i suoi aggressori dei mostri che devono andare a tifare altro o che non capiscono niente di calcio, ed esso riesce in un dato tempo a far credere quello che vuole a coloro che lo leggono tutti i giorni.

        E  se poi nulla di quello che gli dispiace sarà da tifoso, egli non avrà mai torto distribuendone patenti.

        Si servirà della religione contro la religione, della carta costituzionale contro il re, del tifo contro il tifo, dei papponiani contro i critici societari; si farà beffe della tifoseria quando la tifoseria  lo contrasterà; la loderà quando avrà servito alle alle passioni popolari.

        Per ottenere del seguito inventerà le fole più commoventi, i colpi più assurdi, farà il ciarlatano portatore d'acqua al mulino della società calcio napoli. Servirebbe il proprio padre crudo e condito col sale delle sue piacevolezze piuttosto che rinunciare a interessare o a divertire , illudendo però,  il suo pubblico. Sarà come l’attore che mette le ceneri del proprio figlio nell’urna per poter piangere più efficacemente, l’amante che sacrifica tutto al suo amico, il giornalista che inventa colpacci di mercato con criptici tweet, l’editorialista che infesta tv locali parlando del figlio portiere.

        Come la donna è ammirevole e sublime quando dice una bugia, esso non vi molla finché non vi ha obbligato a credere che meret  È un grandissimo portiere , poi che cedere kvara senza prendere nessuno sia stata ottima cosa, dispiegando le migliori qualità in questa lotta in cui  - purtroppo- gran parte del pubblico pubblico tifoso, stupido come un marito, soccombe  sempre.


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        ma chiachiello et similia sono talmente una chiavica appilata che manco se la meritano la tua dotta spiegazione
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          « Risposta #5149 il: Marzo 05, 2025, 19:47:34 pm »
          tutto apposto Umberto ci comunica che il centro sportivo sta x venire alla luce, un po' come il figlio nostro con una top model vista in tv

             

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