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Ragioni Karma per messaggio concreto

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SANJUAN70

    Degustatore di ananassi
    Giuseppe Bruscolotti
    Post: 17423
  • Karma: 45


il problema è che il contesto storico è fondamentale per capire cosa sta succedendo e quali siano gli attori in campo sennò rimaniamo con la bandierina in mano e il cappellino USA in testa guardando con lo sguardo ebete la tv che ci dice quanto siamo belli e bravi e portiamo la democrazia con le bombe e i mitra

Rugod, premetto che ho letto con attenzione e con interesse quanto hai scritto e rispetto il fatto che tu conosca la storia e le dinamiche geopolitiche di una terra che spesso capiamo poco, e che in realtà conosciamo poco.

Ma, ..ma, noi "occidentali" e non, abbiamo speso gli ultimi 80 anni a cercare di costruire un mondo con equilibri che evitassero scontri su scala mondiale proprio limando differenze etniche e culturali, cercando di creare una prospettiva che andasse oltre le invasioni, o le ambizioni imperialiste guidate da conquiste, imposizioni, repressioni e quant'altro.
In gran parte del mondo, non tutto, ci siamo riusciti. Sono sempre equilibri precari, per carità, ma le nostre generazioni si sono viste consegnato un mondo un pò migliore, o per lo meno non governato sempre e comunque dalla legge del più forte e delle armi.
...e per fare questo abbiamo eletto, o ci siamo trovati, o tutte e due le cose, una specie di poliziotto internazionale che certamente non ha assunto questo ruolo a gratis. L'imperialismo culturale americano è qualcosa di evidente, ma è anche quello che abbiamo scelto per vedere i nostri confini e le nostre popolazioni private di quell'evento tragico che è la guerra.

Rimettere sul tavolo le giustificazioni storiche, etniche, religiose o culturali, per insinuare che una invasione militare, con nessuna probabilità di risposta e/o di difesa, sia motivata e spiegata dalla storia è un argomento preistorico, ancor di più se portato a colazione da noi europei che siamo i primi ed i più importanti beneficiari dell'assenza di guerre in casa propria.

Se avalliamo queste posture, poi dovremo giustificare i baschi, i catalani, i Lander tedeschi, la Padania, o gli occitani, o chi sa quanti contesti regionali che avanzano rivendicazioni più o meno legittime o plausibili.

Putin ha invaso un paese sovrano. Lo fa con la minaccia di una guerra che l'Ucraina non vincerebbe mai.
E' un fatto gravissimo, che ha una sola lettura, quella della Guerra e dell'invasione, tutte il resto sono alibi o pretesti che non si reggono in piedi in nessun modo.

Non son un progress, e mi guardo bene dal difendere certe idee fantastiche, per capirci

Putin, e la sua Russia, mica sono portatori di un nuovo equilibrio internazionale, di un nuovo modello od equilibrio mondiale.
Vive, e si arricchisce, con la vendita del petrolio, del gas, con accordi commerciali inclusi nel WTO, e compagnia bella.
E' dentro il modello capitalistico quanto e più di noi o di qualsiasi paese occidentale, come lo sono i cinesi, e ripeto non è portatore di alcun vessillo di moralità, di salvaguardia dei popoli o delle culture. E' un dittatore, un repressore, ed un invasore.
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