Tutte le norme e regolamenti che volete ma ci sono lavori e lavori. Molti sono ancora ancorati al lavoro in fabbrica dove suona la sirena e tutti a casa, ma non funziona sempre così.
Il lavoro stagionale nelle strutture recettive estive, come anche il cameriere o cuoco in un ristorante, ha degli orari che non possono essere soggetti a degli orari fissi. Tra l'altro lavori tre o quattro mesi, non è che puoi fare troppi riposi e troppe malattie. Bisogna anche rendersi conto di certe dinamiche.
Nell'articolo sopra che ho letto l'unica cosa che trovo deprecabile sono i 400 euro fuori busta, ma anche qesti spesso fanno comodo anche al dipendente che se li mette in tasca puliti senza pagarci le tasse sopra. E' sbagliato ma spesso sono ragazzi che pensano più all'oggi che al domani. Uno stipendio di circa 1500 euro per aprire e chiudere due ombrelloni e portare due birre ai tavoli penso sia di tutto rispetto, non è che gli puoi mettere in mano 3 mila euro.
Poi c'è anche l'incoerenza laddove chiedete stipendi alti e dipendenti in regola e poi volete pagare la discesa 5 euro e il gelatino un euro ...
Sono località di mare, tutto costa di più rispetto al paesino, funziona così ovunque e da sempre. Se prendo un caffè al bar sotto casa lo pago 90 centesimi, se lo prendo a piazza San Marco a Venezia lo pagherò anche 5 euro se mi va bene. Non lo vuoi non te o prendi
Non è questione di non lo vuoi non te lo prendi.
È questione che tu al gestore dello stabilimento permetti tutto: concessione comunale a prezzo ridotto, che ci può stare assolutamente, prezzi esorbitanti per qualsiasi articolo (e spesso, non dico sempre perché c'è chi è onesto su questo, senza alcuno scontrino), sfruttamento degli operai.
Tu parli di lavoro stagionale. Si, il lavoro è stagionale per il gestore dello stabilimento, ma l'operaio schiavizzato non è che può vivere tutto l'anno con ciò che l'imprenditore gli dà per i mesi di Giugno, Luglio, Agosto e Settembre.
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