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BestiaAzzurra87

    El Pampa Sosa
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Bacini d'utenza: il Napoli storce il naso, recupera "solo" 250mila euro
Dopomesi di feroci discussioni e di spaccatura tra grandi emedio-piccole in nome dei bacini di utenza, la Lega di A ritrova la compattezza e cerca di riprendere il cammino verso il rilancio del calcio italiano. L’assemblea approva all’unanimità le linee guida per il nuovo contratto dei diritti tv del triennio 2012-2015 e due soluzioni transitorie sui bacini di utenza che permettono di fatturare immediatamente alle emittenti: il preludio, quasi sicuramente, all’accordo definitivo. I ricorsi giudiziari hanno avuto il risultato di attivare la diplomazia e di far riflettere sul fatto che un accordo interno alla Lega fosse meglio di una soluzione esterna. Ieri, dopo il rigetto da parte del tribunale di Milano del ricorso della Juventus che chiedeva di congelare i contratti con gli istituti demoscopici e i 197 milioni annui dei diritti tv legati ai bacini di utenza, i dirigenti dei 20 club di A hanno scelto «la via del dialogo, del confronto e della migliore soluzione mediata piuttosto che il rischio di ulteriori cause o interventi esterni», comeha detto alla fine il presidente di Lega Maurizio Beretta. E Juventus e Inter? Beretta scandisce: «Andrea Agnelli e Marotta da una parte, Paolillo,Ghelfi e Cappellini dall’altra hanno partecipato proficuamente al clima costruttivo ».

Bacini d’utenza. L’arrivo della sentenza del tribunale civile, durante lo svolgimento dell’assemblea, ha reso più mansuete le grandi. È vero che è ancora pendente il ricorso presso l’Alta Corte, ma la bocciatura sul fronte ordinario ha indotto Juventus & Co. ad ammorbidire le pretese. Via libera alla fatturazione, in modo da venire incontro alle società in maggiori difficoltà finanziarie. Il criterio con cui saranno ripartite l’ultima rata della stagione 2010-11 e la prima della prossima è il frutto di una «correzione» ai risultati delle ricerche demoscopiche chieste da 15 società su 20. In sostanza, il peso attribuito ai dati Auditel scende dal 33 al 16%, consentendo alle big di riguadagnare qualcosa in termini di introiti. Il legale del Milan Cantamessa ha chiosato: «L’assemblea si è snervatizzata e si è lavorato bene». Rispetto alle quote assegnate da quei sondaggi iniziali, infatti, la Juventus recupera 4 milioni, l’Inter 2,5, il Milan 1,8 e il Napoli 250 mila, a scapito di tutte le altre, che rinuncerebbero a mezzo milione in media a testa. Questo criterio sarà adottato per la ripartizione definitiva dei proventi tv? Le tre big ci stanno di sicuro, Roma e Napoli, invece, storcono il naso perché vorrebbero una mediazione tra le ricerche demoscopiche allargate e i sondaggi sui tifosi «puri». Le medio- piccole, invece, accetterebbero di rinunciare a qualcosa ora solo se dal 2012 in poi aumentasse la percentuale legata ai risultati sportivi, con la formula del 40% in parti uguali, 39% (anziché 30) secondo la meritocrazia e 21% (anziché 30) in base ai bacini d’utenza. Juve e Napoli, peraltro, avevano chiesto di sbloccare i premi per chi ha giocato in Europa League. Accontentati. Ciascun club contribuirà in parti uguali per arrivare a 7,5 milioni: 1,875 a testa per bianconeri, azzurri, Palermo e Sampdoria.

Contratto tv. Soddisfatto Marco Bogarelli, presidente di Infront, che per il 2012-15 cercherà di vendere i diritti per almeno un miliardo l’anno: «Ora con le linee guida cercheremo di recuperare tre mesi di ritardo per preparare pacchetti e asta dopo l’ok di Agcom e Antitrust». I grandi club lasciano in capo alla Lega i diritti ancillari (interviste pre e post partita) che minacciavano di vendere singolarmente. Restano ai club le immagini d’archivio.

Notizia presa da calcionapoli24
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