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Corto Maltese

    Bruno Pesaola
    Post: 2325
  • Karma: 10

Tra la sesta e la settima puntata la storia riprende un po' di mordente e suscita un po' di interesse per questa trama molto intricata e complessa che, alla fin fine, ti lascia l'amaro in bocca perché effettivamente nun se capisce nu cazz, allo spettatore non si dà nemmeno l'idea di una visione d'insieme, unitaria, omogenea e generale che permetta di interessarsi un po'. Hanno provato a menarla sul politichese facendo una The Wire con toni cupi e oscuri, ma siamo veramente lontani dalle storie di Baltimora che erano davvero originali e coinvolgenti. I personaggi sono degli stereotipi cinematografici messi uno appresso all'altro e facenti capo al solito poliziotto col passato tormentato: Velcoro è un personaggio visto mille volte sugli schermi e, nonostante Farrell si sia rivelato bravo non credo che possa suscitare anche un minimo di interesse. Antigone :look: vittima di pedofilia da giovane che scarica la propria rabbia sul lavoro. Il gay represso è l'unico personaggio un po' interessante, ma l'attore è veramente fatto di plastica. :look: Interessante  La sesta puntata è stata bellissima però, l'unica degna della prima stagione. Chiaramente, il miglior personaggio è quello interpretato da Vince Vaughn, anche lui perfettamente adatto al ruolo. Delusione enorme, jatevenne a fanculo.
Abbastanza d'accordo.
Immagini, regia ed attori di primo livello.
Ma storia che non decolla mai, e sopratutto mi è parsa una storia slegata a cui si è provato a dare una spiegazione. Ma intanto per tutta la serie sembrano tante piccole situazioni buttate a cazzo di cane.
Speravo in qualcosa in più!

PS. The Wire è una serie da intenditori :pat_hi:
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