Sentivo ieri per radio un ragionamento sugli investimenti dei Presidenti delle serie minori... Le società di sere A che mandano i giocatori a "farsi le ossa" in B o C lo fanno anche inviando i famosi "premi di valorizzazione".
La differenza sta tra le società che si accontentano di salvarsi, con 4-5 giocatori esperti/di categoria e il resto giovani semplicemente da far giocare senza alcuna velleità ma solo per intascare il premio d cui sopra, risparmiando magari anche sullo stipendio base...
E altre, facendo l'esempio della Cremonese, che programma in modo serio, e infatti hanno come manager un certo Ariedo Braida, che i giovani li sceglie e non per interessi economici ma prettamente sportivi, e i risultati si vedono.
Ma infatti mandare un giovane a farsi le ossa nelle serie minori non è un mestiere facile, ci sono tante situazioni da valutare per non perdere l'investimento.
Capire che campionato farà la squadra di destinazione, che allenatore ha e che modulo adotta, la concorrenza che ha in rosa, ecc ecc ...
Alla fine, per collegarmi a Banco poco sopra, se credi in un giovane passi anche un anno fuori per una valutazione più probante, ma poi devi tenertelo in rosa a crescere con chi gli può anche insegnare qualcosa.
E poi ci vuole coraggio a farli giocare, cosa che in Italia nessun allenatore ha, ma nemmeno i tifosi sono disposti a perdonare qualche errore iniziale che ci sarà per forza ...
