Lascia stare.
I continui riferimenti della donna alla Roma sono fuori luogo.

L'avvocato che dice che Totti deve portare un fiore sulla tomba ed alla madre è fuori luogo.
E ci sarebbero anche altre cose fuori luogo.

La memoria di Ciro "apparterebbe" alla madre in un altro tempo ed in un altra dimensione forse........non in questo mondo sicuramente.
Visto che il ragazzo ( o i familiari...è lo stesso ) sta continuamente su giornali, forum e tv.
Visto che OGNI partita centinaia di persone intonano il suo nome........e aspetta di vedere cosa succederà dopodomani al san Paolo
L'eco dei cori arriverà fino a Sorrento.

Quindi....no.
E' una memoria che appartiene al nostro tempo ormai.....quello che appartiene alla madre è il dolore, dolore che nessuno se non lei può comprendere appieno.
Ma tutto il resto è di dominio pubblico........e, ripeto, secondo me si sta esagerando.

Coloro che hanno esagerato e che provano ancora a farlo sono le manine che scrivono articoli con ricostruzioni fantasiose e fanno interviste corredate da foto con un santo desantis pugnalato e vittima.
Ben vengano le risposte colpo su colpo di avvocato e familiari.
Che quel giorno siano stati commessi reati da tutti i fronti è ovvio (fin dall'inizio il sottoscritto e altri hanno detto che c'è cmq da ipotizzare il reato di tentato omicidio anche da parte degli aggressori del romanista  fascista lasciato a terra con fratture e un piede quasi staccato).
Il punto sta nell'impedire ogni inquinamento (tentativi in tal senso sono stati fatti e ne faranno) dell'indagine e per questo gli avvocati oltre che con perizie, consulenti e controdeduzioni sanno che oggi è fondamentale la corretta gestione dei mass media e dell'opinione pubblica.

Nessun fuori luogo nè da parte degli avvocati (che fanno il proprio lavoro) nè da parte della madre.

Gli avvocati stanno evitando i tentativio di capovolgere la realtà dei fatti.

La madre fa testimonianza di non violenza e pacificazione.

I riferimenti alla roma che ti danno così fastidio sono solo risposte a domande che i giornalisti pongono alla madre che non segue i fatti del calcio e si basa su ciò che gli stessi giornalisti le dicono, spesso in modo approssimativo. A lei interessa solo che la morte di suo figlio possa avere un significato e spera che questo significato sia all'insegna della pacificazione, oltre alla legittima richiesta di giustizia.
Liberi tu e tutti di considerarlo illusorio, ma nessumo può invocare che venga zittita ("Qualcuno fermi familiari, mamme, zii, nipoti e SOPRATTUTTO l'avvocato.")
Tra l'altro non mi sembra che siano madre e familiari ad elemonsinare interviste e apparizioni televisive, ma testate giornalistiche, radio e TV a martellarli di inviti (magari rivolgiti ai giornalisti per limitare le richieste)

Ti consiglio poi di separare da familiari e avvocati (mossi dalle motivazioni che ti ho elencato) i tifosi e gli ultras che hanno dinamiche e logiche diverse.

Infine voglio per l'ennesima volta sottolineare che, da parte mia, non c'è alcuna pretesa di santificazione si alcuno. Io mi aspetto che vengano ricostruiti i fatti e, di conseguenza, definite le responsabilità individuali e che ciascuno paghi per i reati che ha commesso, di qualunque colore politico, fede calcistica, provenienza geografica sia.

Ritengo legittimo il comportamento degli avvocati e IN luogo quello della madre.