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demian88

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Pescara, Rachele Mori guida l’Italia del futuro

La campionessa del mondo U20 del martello vince con 65,60 ai Campionati del Mediterraneo U23. Raimondi 46.35 nei 400, Guarriello 13.27 nei 100hs. Italia con 20 ori

Sorrisi azzurri ai Campionati del Mediterraneo under 23 di Pescara, con una serie di prestazioni convincenti per i giovani dell’Italia anche nella seconda giornata. La capitana Rachele Mori lancia il martello a 65,60 e si prende il successo, a poco più di un mese dal trionfo ai Mondiali under 20. Nei 400 metri il protagonista è Matteo Raimondi, sceso fino al crono di 46.35: quasi tre decimi di progresso per il 21enne milanese che ha già debuttato quest’anno in Nazionale assoluta. Si migliora sui 100 ostacoli anche un’altra atleta classe 2001 come la mantovana Giulia Guarriello con il record personale di 13.27 (+1.3) togliendo due centesimi al suo primato. Due vittorie per Marco Ricci che si aggiudica i 100 in 10.36 (+1.2), non lontano dal proprio limite di 10.30, e poi lo sprinter pontino corre da ultimo frazionista nella 4x100 che prevale in 39.57 con Lorenzo Ianes, Mattia Donola e Federico Guglielmi a passarsi il testimone. Conquista il titolo anche la 4x400 femminile con Elisabetta Vandi, Eloisa Coiro, Ilaria Accame e Alessandra Bonora in 3:34.25. Nei 1500 si impone in volata il romano Federico Riva (4:14.76 al termine di una gara tattica). Vincono sulla pedana dell’alto la trentina Asia Tavernini eguagliando il personale a 1,85, nel peso la 18enne pugliese Anna Musci con il suo primato all’aperto di 15,52, nel disco Enrico Saccomano (57,90), nel triplo Veronica Zanon (12,92/+2.1) e sui 5000 metri Aurora Bado (16:30.71). Al mattino, doppietta nella 20 km di marcia con Riccardo Orsoni (1h24:48) e Vittoria Giordani (1h40:30). In tutto nelle due giornate l’Italia chiude con 20 ori, 15 argenti e 11 bronzi, per un totale di 46 medaglie.
MORI CON L’ORO MONDIALE - È la seconda gara dopo l’oro di Cali per la campionessa del mondo under 20 che era già tornata in pedana nello scorso weekend a Pietrasanta, ma la prima in maglia azzurra e nuovamente da capitana della squadra. Stavolta è quella under 23 con un altro successo per Rachele Mori, firmando una misura ancora di buon livello: 65,60 al secondo lancio, allungando rispetto al 64,61 di apertura. Poi cerca di forzare e non incrementa, ma si prende comunque la vittoria con buon margine sulla spagnola Natalia Sanchez (62,98) e sull’egiziana Rawan Amyan Ibrahim (62,16). Al quarto posto Emily Conte con 59,15.
SPRINT - Splendida prova di Matteo Raimondi, che riesce a centrare il doppio bersaglio nei 400 metri: vittoria e record personale in 46.35 per togliere ventotto centesimi al suo primato in un colpo solo. Continua a migliorarsi del 21enne milanese, portacolori della Pro Sesto, quest’anno già presente in Nazionale maggiore conquistando l’argento in staffetta ai Giochi del Mediterraneo di Orano, in Algeria, oltre che come riserva agli Europei di Monaco. Battuto il tunisino Rami Balti (46.69), terzo il piemontese Stefano Grendene in 46.77. Nella serie extra Riccardo Meli (47.25) davanti allo junior Luca Sito (47.79). Bel debutto in azzurro per Marco Ricci, autore di un brillante 10.36 (+1.2) nei 100 che vale il successo al non ancora 21enne sprinter pontino. Sul podio anche lo spagnolo Arnau Monné in 10.50 e il turco Anthony Smith (10.54 per il vincitore dei 200 metri), quinto lo junior Alessio Faggin con 10.63. Dopo un’ora e mezza, è di nuovo l’Italia a primeggiare nella velocità con la 4x100 di Lorenzo Ianes, Mattia Donola, Federico Guglielmi e ancora Marco Ricci in 39.57, nei confronti di Francia (40.13) e Spagna (40.32). Svettano le velociste francesi nei 100 con Chloe Galet in 11.51 (+0.8) su Mallory Leconte 11.58, bronzo alla spagnola Lucia Carrillo (11.62), mentre chiudono quarta Eleonora Nervetti (11.88) e quinta Hope Esekheigbe (11.97). La serie extra è invece per Giorgia Bellinazzi con 11.81, si ferma dopo il via Costanza Donato a causa di un risentimento muscolare. Nella gara che conclude la rassegna, brillano le azzurre della 4x400 con due vincitrici individuali della prima giornata: Elisabetta Vandi, la campionessa degli 800 Eloisa Coiro, la debuttante Ilaria Accame e l’oro dei 400 metri Alessandra Bonora in 3:34.25, seguite da Spagna (3:43.21) e Francia (3:43.61).
MEZZOFONDO - Gara tattica nei 1500 metri, che si accendono nell’ultimo giro e in volata Federico Riva brucia lo spagnolo Mohamed Attaoui. Esulta il romano, bravo a far valere il suo cambio di ritmo: conta poco il tempo di 4:14.76 contro 4:15.43 dell’avversario, a una settimana dall’exploit di Padova dove è sceso a 3:37.38. Per il bronzo riesce a spuntarla l’altro azzurro Masresha Costa, 4:15.71. Fino all’ultimo metro si lotta nei 5000 al femminile con la ligure Aurora Bado (16:30.71) che all’interno resiste al rientro della trevigiana Michela Moretton (16:30.81), terza la spagnola Carmen Riano 16:32.85. Crescono i due siepisti, ambedue al record personale: il bresciano Enrico Vecchi combatte per il successo prima di cedere negli ultimi metri al francese Baptiste Guyon (8:36.56) ma è argento con il suo primato di 8:39.43. Dietro all’altro transalpino Baptiste Coudert, bronzo in 8:42.33, finisce quarto il veronese Marco Fontana Granotto che si migliora di quasi cinque secondi nei 3000 siepi con 8:44.48. C’è un azzurro sul podio degli 800 metri: conquista l’argento Zohair Hadar, esordiente in Nazionale, protagonista di un finale in rimonta per demolire di oltre un secondo il personale con 1:47.05. Sfiora la vittoria il calabrese, a soli quattro centesimi dal francese Yanis Meziane (1:47.01), invece è terzo lo spagnolo David Barroso (1:47.71). Coraggioso il primatista italiano juniores Francesco Pernici, in testa fino all’ultimo rettilineo, ma sul traguardo è quinto in 1:48.38.
OSTACOLI - È il giorno di Giulia Guarriello nei 100 ostacoli. In maglia azzurra domina la campionessa tricolore promesse, efficace tra le barriere, e scende a 13.27 (+1.3): due centesimi di progresso, diventando la quinta under 23 italiana di sempre. Non era favorita la mantovana dell’Atletica Guastalla Reggiolo, classe 2001, perché la francese Lea Vendome partiva con un accredito di 13.08 ma finisce distante in 13.57 mentre il bronzo è della lombarda Veronica Besana, 13.58. Nei 400 ostacoli il miglior azzurro è Alberto Montanari: bronzo in 51.62 per il ravennate che avvicina il suo primato superando negli ultimi metri Michele Bertoldo, quarto con 51.69, alle spalle dell’accoppiata francese con Hugo Menin (51.09) che vince su Clement Ducos (51.25).
SALTI - Nell’alto conferma il suo bel momento Asia Tavernini. La trentina si ripete a 1,85, quota superata alla seconda prova come la precedente di 1,82, pareggiando il record personale siglato un paio di settimane fa. Un salto che vale il titolo per sorpassare Idea Pieroni, fino a quel momento in testa con 1,82 alla prima, mentre è terza l’eptatleta francese Léonie Cambours (1,75). Due misure a ridosso dei tredici metri bastano a Veronica Zanon: 12,87 regolare (+1.6) prima di chiudere con 12,92 appena ventoso (+2.1) per vincere nel triplo sulla francese Maeva Dorsile (12,82/+1.9), terza la debuttante in azzurro Deborah Tripodi con 12,63 (+1.2). Nell’asta sul podio lo junior Simone Bertelli, che valica 5,18 al primo tentativo per il bronzo, e quinto Federico Bonanni con 5,03 nella gara dominata dal francese Baptiste Thiery a 5,48 sul connazionale Matthias Orban, 5,28. Terzo posto con 15,60 (+2.3) nel triplo anche per Enrico Montanari, di bronzo come il gemello Alberto sui 400 ostacoli, con due centimetri di vantaggio sullo junior Federico Bruno 15,58 (+1.1) che è quarto. Per la Francia, un altro uno-due: Simon Gore al successo con 16,43 (+1.1) davanti a Antonin Pauvarel, 15,88 (+1.7).
LANCI - Esplode l’urlo di gioia di Anna Musci nel peso. All’ultimo lancio, a vittoria già acquisita, la 18enne pugliese con 15,52 piazza il suo miglior lancio di sempre all’aperto, superando il 15,40 dei Tricolori e a un soffio dal personale indoor di 15,59. Si deve accontentare del secondo posto la francese Amanda Ngandu-Ntumba (14,88). Per l’atleta di casa, l’abruzzese Ludovica Montanaro, c’è il bronzo con 14,08. Si rinnova il duello nel disco con il 57,90 del friulano Enrico Saccomano a prevalere su Carmelo Musci (57,28), terzo il turco Enes Cankaya (53,42). Nel martello il francese Jean-Baptiste Bruxelle si porta al comando con 71,31 al quinto ingresso in pedana, per poi incrementare a 71,37 nell’ultimo turno. In testa per quattro tentativi il marchigiano Giorgio Olivieri che finisce al secondo posto (71,09). Completa il podio Ioannis Korakidis (65,17 per il greco campione mondiale under 20) davanti all’azzurro Davide Costa, quarto con 64,45.
MARCIA - Due su due per l’Italia nella 20 km di marcia. Tra gli uomini vince Riccardo Orsoni che prende il largo al settimo chilometro: il cremonese si impone nettamente in 1h24:48 con una condotta piuttosto regolare (42:11 al giro di boa) a una manciata di secondi dal primato stagionale di 1h24:34. Chiude alle sue spalle l’altro azzurro Aldo Andrei (1h28:54), bronzo al turco Mazlum Demir (1h32:20) che approfitta del ritiro nel finale del francese Dimitri Durant. Tra le donne con una gara di testa festeggia il successo la trentina Vittoria Giordani, al traguardo in 1h40:30 (parziale di 49:21 nella prima metà) per conservare quasi mezzo minuto di vantaggio sulla spagnola Mireia Urrutia (1h40:58) che precede la connazionale Alicia Lumbreras (1h43:12), quarta Simona Bertini (1h44:41).
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