Ritornando in Topic, dopo questa ubriacatura su Hamsik-FabianRuiz, volevo sottoporre una questione già trita e ritrita, ma sempre attuale viste le prestazioni sfavillanti del Maghetto di ReggioloQuando Carloffio giunse alle falde del Vesuvio, estate 2018, aveva sostanzialmente due strade da poter percorrere:1) cambiare radicalmente gioco, e quindi squadra, facendo presente alla proprietà che quella era la direzione. Decisione rischiosa dopo il triennio di Sarri, ancor di più perché cosciente (lo e' mai stato?) del fatto che le sue idee calcistiche fossero obsolete e lontanissime dai parametri del calcio moderno.2) utilizzare quanto di buono aveva in mano, già pronto e collaudato, facendo degli accorgimenti ed avvalendosi di qualche inserimento di livello che il suo predecessore non aveva avuto la fortuna di avere in dotazione, completando un lavoro di 3 anni, e prendendosi magari il merito di qualche trofeo (anche minore). Decisione un poco opportunista, ma sicuramente più giusta perché, se avesse avuto la capacita' di comprendere che con la rosa a disposizione quella era l'unica strada da percorrere, lo avrebbe portato a ricevere cittadinanza onoraria e muzzarelle e vino di Gragnano a vitaMa si sa, ed alcuni come me lo hanno capito strada facendo, che la presunzione e' cattiva consigliera.Insieme alla presunzione, ed a una certa dote di arroganza del Carloffio, si ci e' messo anche il fatto di sentirsi tutelato (come nelle vicende de Il Padrino) dal Padrone, che lo ha relegato a cane canillo da sfruttare anche quando bisogno abbaiare contro quello che resta delle macerie del Comune di NapoliChest e'