Il bello è che molte regole sono cambiate per rendere questo sport più appetibile, ma al contrario stanno facendo disinnamorare le persone che sono legate alle maglie e non ai campioni, alle squadre galattiche o ad altro
Il calcio era ed è sempre stato un gioco di appartenenza, territoriale, identitario. Un'unica fede che può essere affiancata da simpatie, ma rigorosamente di altre categorie o di altri campionati
Si sta rompendo il giocattolo solo per salvare le squadre più forti che fanno debiti e fagocitano tutto il possibile a livello sportivo ed economico non facendo crescere il sistema in cui si trovano. Per non far ridimensionare loro si ridimensiona il gioco stesso, desnaturalizzandolo. L'importante è che il prodotto porta soldi, non importa se alla fine sarà diventato un'altra cosa, basta che quelle società e i loro padroni possano essere sempre ricchi e possibilmente sempre più ricchi
Non è il calcio che vogliono salvare, ma le loro tasche. Anzi il calcio forse potrà risorgere qualora loro fallissero e si ritornerà un giorno alle sfide campanilistiche di una volta a partire dalle categorie più piccole e alle periferie... In pratica ci vorrebbe un'armageddon calcistico o un diluvio universale calcistico
Quando il capitalismo ha incontrato il pallone, il calcio è morto in quel momento.