«Il tifoso napoletano va rispettato, ha sempre ragione anche quando ha torto. Vuole vincere ed è giusto che sia così. Uno che tutta la settimana viene vessato da moglie, figli, amanti, padri, capiufficio quando va allo stadio (o in uno stadio virtuale davanti a un bel bicchiere di vino e un pezzo di casatiello con gli amici) trova finalmente il suo sfogo: vuole divertirsi, sono tutti pares inter pares, non c’è più una condizione sociale che li differenzia, si è tutti insieme per una causa comune»
mai lette parole più razziste, classiste e fasciste di queste. Potrebbe essere benissimo un pezzo tratto dal mein kampf