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Altri sport / Re:Atletica Leggera, la regina dello sport
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Giovedì 13 febbraio il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo in cui sostiene che Giacomo Tortu, fratello e manager del velocista italiano Filippo Tortu, avrebbe pagato una società di investigazione per spiare Marcell Jacobs, il vincitore dei 100 metri alle Olimpiadi del 2021. Secondo il Fatto, tra il 2020 e il 2021 Giacomo Tortu avrebbe incaricato questa società di raccogliere informazioni su Jacobs accedendo alle sue analisi e ai suoi certificati del sangue, ma anche a telefonate e messaggi, con l’obiettivo di cercare possibili prove di doping. Jacobs non è mai stato coinvolto in indagini o sospetti fondati sull’uso di doping.
La società investigativa a cui si sarebbe rivolto Giacomo Tortu è Equalize, al centro di una grossa inchiesta giudiziaria su cui sta indagando da mesi la procura di Milano. Equalize è accusata di aver fatto accessi illegali alle banche dati dello Stato per ottenere informazioni riservate su alcune società e su persone in vista. È proprio attraverso gli atti di questa inchiesta – e in particolare attraverso una testimonianza di Carmine Gallo, un ex poliziotto che è tra gli indagati – che il Fatto dice di aver appreso del presunto spionaggio ai danni di Jacobs.
Le persone spiate da Equalize appartengono al mondo delle imprese, della finanza e della politica, ma anche dello sport. Già dallo scorso ottobre si sapeva che Jacobs era stato spiato da Equalize: ora il Fatto ha aggiunto che il mandante di questa attività sarebbe stato Giacomo Tortu, che avrebbe pagato a Equalize diecimila euro. Filippo Tortu ha detto di non saperne nulla e di ritenere false le accuse, escludendo il coinvolgimento di suo fratello. Jacobs non ha commentato, ma sempre secondo il Fatto starebbe valutando una denuncia.
Al momento il coinvolgimento di Giacomo Tortu in questa storia è un’ipotesi basata su informazioni giornalistiche, e lui non è indagato. La procura federale però, l’organo della Federazione dell’atletica leggera (FIDAL) che si occupa delle indagini nei processi sportivi, ha fatto sapere che chiederà alla procura di Milano gli atti dell’inchiesta su Equalize (quelli per cui è competente), per indagare a sua volta. Giacomo Tortu infatti è tesserato come dirigente per la Federazione, e se fosse accertato un suo ruolo nello spionaggio di un atleta potrebbe essere sanzionato, rischiando una squalifica o addirittura la radiazione. Al momento però la procura federale non ha aperto alcuna indagine formale.
Sempre secondo le informazioni raccolte dal Fatto lo spionaggio illecito di Equalize su Jacobs sarebbe avvenuto, ma non avrebbe trovato niente di compromettente.
Il presidente della FIDAL Stefano Mei dice che per il momento le informazioni su questa storia di presunto spionaggio sono solo indiscrezioni «non vere fino a prova contraria», e che la cosa non avrà ripercussioni sugli equilibri o sul lavoro della Nazionale.