La scena del mafioso è un pugno nello stomaco, dissacrante e blasfema come solo un grande artista può permettersi di fare. E, piaccia o non piaccia il film, sorrentino è un grande artista.

M

in realtà tutto il film è fatto di personaggi così grotteschi quanto purtroppo reali..
la Ferilli,spogliarellista con il tatuaggio del Papa, la bambina artista costretta dai genitori,il critico d'arte megalomane, la gente ignorante della Roma bene che spende soldi tra cocaina e lifting ("desidero la pace nel mondo"),la suora vanitosa,il cardinale che parla solo di cucina,lo sguardo tra la suora di clausura e il ragazzo nero, la radical chic sputtanata e altri ancora..questa è l'Italia