Uno dei migliori opinionisti in circolazione, è di questi giorni la notizia che ha rifiutato il ruolo di vice allenatore dell'Inter per rimanere a Sky come opinionista, un mito praticamente
Adani rifiuta la proposta di Mancini: «Preferisco la tv alla panchina»
L’ex difensore nerazzurro non accetta l’offerta del neo ct: «Resto nella squadra di Sky, guadagno di meno, ma mi piace studiare il calcio e spiegarlo alla gente»
Adani rifiuta la proposta di Mancini: «Preferisco la tv alla panchina»Buonasera Adani, è riuscito a spiazzare tutti dicendo no all’Inter che le aveva offerto il posto di viceallenatore. «La vita e il lavoro sono fatti di momenti, occasioni, rapporti. Quello che sto facendo a Sky mi coinvolge troppo. Il calcio è la mia passione, ho la possibilità di poterlo spiegare alla gente. Un uomo di campo studia, si prepara ogni giorno. In tv, per essere credibile, fai la stessa cosa e in più devi avere empatia con il pubblico».
Però dire no all’Inter... Ci avrà anche rimesso dei soldi. «Si, avrei guadagnato di più, ma da quando ho passato i 30 anni non ho mai fatto una scelta pensando ai soldi».
Mancini come l’ha presa? «Roberto è una persona speciale, solo chi lo conosce può apprezzarlo fino in fondo. Ha capito le mie ragioni e credo che il nostro legame adesso sia ancora più forte».
Mancini è stato suo allenatore a Firenze.
«Mi colpì dalla prima esercitazione. Da giocatore aveva un talento straordinario ma aveva dentro anche le qualità dell’allenatore: capacità di osservazione, lucidità».
Una volta gli ex calciatori andavano in tv in attesa di una panchina... «È cambiato il calcio, è cambiata la tv: adesso è una professione. Bisogna lavorare, prepararsi, non si può più bluffare».
Lei come si prepara? «Leggo ogni giorno più notizie possibile per tenermi aggiornato. Prima di una partita preparo i dati sullo storico delle due squadre, poi faccio un focus sui giocatori e guardo le ultime due partite per capire sistemi di gioco e soluzioni».
Quasi come un allenatore. «Più o meno, ma per tutte e due le squadre».
A proposito, voi talent di Sky siete come una squadra. «Una bella squadra. Appassionati, a volte un po’ maniacali. Ai Mondiali ci siamo ritrovati sulla spiaggia di Copacabana Bergomi, Marchegiani e io. Abbiamo cominciato a disegnare sulla sabbia i movimenti dell’Olanda e ci siamo dimenticati di sole, mare, di tutto».
Il suo ipad è considerato una specie di tesoro... «Lo aggiorno costantemente, ho una serie di programmi che mi aiutano a scoprire tutto di tutti, però ho sempre taccuino e biro, gli appunti importanti me li scrivo».
Insomma, non ha alcun rimpianto? «Amo il calcio e ho la fortuna di poterlo raccontare con tutta la passione possibile. Ringrazio l’Inter e Mancini per aver pensato a me, ma non me la sentivo di smettere di fare il bellissimo lavoro che faccio».
Intervista tratta da corriere.it