Vorrei prendere l'Eintracht. Non dimenticherò mai quel ritorno agli ottavi di Coppa Uefa del dicembre 1994, in cui vennero a vincere in casa nostra per un casuale tiro in porta, dopo che noi dominammo tutto l'incontro. Ricordo quando fissavo il pilastro della parrocchia, durante la messa, e mi dicevo "Chissà se li reincontreremo". Ora abbiamo la possibilità di vendicarci (sportivamente). Questa sfida mi farebbe tornare indietro di ventotto anni, mi darebbe la soddisfazione repressa da quando avevo tredici anni. Non l'ho mai accettata quella sconfitta, e ogni volta che leggo l'Eintracht Francoforte mi viene in mente quella partita. Il cuore mi pullulava di amarezza quella domenica in chiesa, pochi giorni (non so quanti) dopo la gara di ritorno, e quell'amarezza non la dimentico mai.
Mi piacerebbe reincontrarli e restituire loro le sberle andata e ritorno.