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Questo è molto triste.Ti perdi il meglio probabilmente.I miei amici migliori sono quelli della scuola e del militare.Gente con cui agg magnat, dormito, vissuto, riso, sofferto ( soprattutto le ultime due, sono due condizioni determinanti...piacere e sofferenza, due estremità che racchiudono tutto il nostro essere umani ).Te li ricordi con il viso da bambini e ce li ha davanti ora con i capelli bianchi, basta uno sguardo per capirsi.Anzi, non sono amici...sono come dice Arch.So frat'.
Quelli che puoi stare settimane senza parlarci ma poi quando ti rivedi è come se il giorno prima foste stati insieme.
Arch no giuro che non era quel tipo di amicizia ma molto più simile alla seconda che hai descritto Edit sto resistendo, sorprendentemente
Se posso dire la mia sul discorso delle amicizie, non lo so forse è una cosa delle ultime generazioni (a cui appartengo), o forse dipende dalla personalità di ognuno di noi, ma io, se restringo la cerchia, alla fine di amici veri come intende Arch ne ho 3 contati. Due vivono fuori (uno addirittura ai caraibi), uno sta poco distante da me. Ed è vero, quando li vedo è tutto un "oooh comm staje allor che mi dici", ridiamo e pazziamo, e quando per coincidenze astrali ci becchiamo tutt'e tre è na festa. L'ultima volta credo sia avvenuto qualche anno fa. E stiamo anche sempre a disposizione per dare una mano, proprio in questi giorni è venuto a mancare il padre di uno dei tre e io e un altro gli stiamo vicini, indubbiamente. Eppure, se dovessi parlar loro dei miei problemi più profondi, non lo farei. In estate la mia ex mi ha lasciato dopo 7 anni e mezzo assieme (scavando ritroverete i miei post qui), e sono stato malissimo, in parte lo sono ancora, ma a parte dir loro che era successo, e a parte dirmi a loro volta cose del tipo "ehh ti capisco", "uahh mi dispiace", con loro non mi sono mai aperto su questa cosa perché non mi sentirei minimamente compreso. E questo per me è un limite delle amicizie maschili, che se si cerca quel minimo di connessione un po' più profonda, riflessiva, subito viene scambiata per ricchionamma e allor "uee fratééé piens a cchiavààà" "e tu puorteme a ssoretaaa" e si va avanti così.
Monkey se senti che è troppo contronatura però te faje mal. Loro hanno assolutamente ragione ma devi vedere tu se non scoppi. Per come la vedo io, umile giovincello che sicuramente non ha la saggezza di Alex e Arch eh.
Mi convinco pian piano che è per il mio bene, gli amici che erano li quella sera ma anche quelli con cui ho parlato qua a Napoli e che sono totalmente estranei alla vicenda concordano sugli stessi punti di voi del forum. Ho detto sorprendentemente proprio perché hai inquadrato il tipo che sono kta, io devo stare bene prima con me stesso, però pur pensandoci più volte durante la giornata il desiderio di scriverle alla fine scema sempre.
Se posso dire la mia sul discorso delle amicizie, non lo so forse è una cosa delle ultime generazioni (a cui appartengo), o forse dipende dalla personalità di ognuno di noi, ma io, se restringo la cerchia, alla fine di amici veri come intende Arch ne ho 3 contati. Due vivono fuori (uno addirittura ai caraibi), uno sta poco distante da me.
Eppure, se dovessi parlar loro dei miei problemi più profondi, non lo farei. In estate la mia ex mi ha lasciato dopo 7 anni e mezzo assieme (scavando ritroverete i miei post qui), e sono stato malissimo, in parte lo sono ancora, ma a parte dir loro che era successo, e a parte dirmi a loro volta cose del tipo "ehh ti capisco", "uahh mi dispiace", con loro non mi sono mai aperto su questa cosa perché non mi sentirei minimamente compreso. E questo per me è un limite delle amicizie maschili, che se si cerca quel minimo di connessione un po' più profonda, riflessiva, subito viene scambiata per ricchionamma e allor "uee fratééé piens a cchiavààà" "e tu puorteme a ssoretaaa" e si va avanti così.
Ma che tenete da confidarvi, ma che cazzo siamo in un film di Muccino?