LA LEGA NORD, SEBBENE NON PIU' AL GOVERNO, CONTINUA A BOICOTTARE NAPOLI
Decreto salva Napoli. Stop al decreto di 300 milioni per Napoli, frutto di una lunga battaglia del sindaco de Magistris.
Dopo il si della Commissione Bilancio e Affari Costituzionali , arriva Calderoli a bloccare tutto
Colpo di scena per il decreto "salva Comuni" ma anche per il fondo di "rotazione" destinato alle Regioni. Ieri prima il si delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato a tre emendamenti che avrebbero consentito alle regioni con squilibrio economico e finanziario accertato di accedere al fondo e ai Comuni di vedersi aumentate le risorse con Palazzo San Giacomo che avrebbe ricevuto circa 300 milioni di euro, grazie all'emendamento che portava i soldi da 200 a 300 euro per abitante e il disavanzo ripianato in 10 anni e non in 5 come previsto. Poi lo stop su proposta di Calderoli e tutto è slittato dalla settimana scorsa a questa.
Il Comune di Napoli si sarebbe trovato in cassa 300 milioni di euro, da restituire (è un prestito o meglio un anticipo) e soprattutto avrebbe avuto la possibilità di spalmare l'enorme disavanzo (ereditato) di 850 milioni di euro non più in 5 anni ma in 10. Il governo aveva cercato di blindare questi emendamenti con la fiducia.
Ad un certo punto della discussione, l'intervento del leghista Calderoli, palesemente ostruzionistico, ha indotto il presidente del Senato Schifani ad interrompere la discussione e a rimandarla a martedì prossimo.
In Comune si è passati quindi dal buon umore al pessimo umore. La speranza è che il testo passi così com'è, senza modifiche, martedì 4 dicembre quando si discuterà in Parlamento la legge di sviluppo. Inutili gli appelli di Schifani al buon senso ai senatori. Fiato sospeso ancora, fino a martedì prossimo.
fonte: Il Mattino
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