Gentilissima Sig ra Leandri. Le scrivo perché la ritengo una persona speciale, non per darle dei consigli in quanto lei non ne ha bisogno ne da me, ne tantomeno dall’ambiguità delle istituzioni e dal presidente De Laurentiis. Tutto quello che fa è dettato dal suo immenso cuore e riesce con il suo esempio a penetrare nell’ animo della gente con l Amore più di quanto sia in grado di fare la chiesa. La cattiva fede di chi sfrutta il suo dolore serpeggia subdola tra le righe dei nuovi regolamenti allontanandola dagli obiettivi nobili che lei si pone in questa crociata per la pace e contro la violenza negli stadi per dare un valore e un significato alla grande perdita di suo figlio. La modifica delle vecchie regole progettata e stata studiata solo per garantire al potere delle società i loro sporchi interessi economici. In poche parole le modifiche apportate da Tavecchio e il suo clan, rappresentano una ulteriore istigazione a delinquere nei confronti dei napoletani che sono il vero ed unico obiettivo di tutte le tifoserie italiane per quanto riguarda “La discriminazione territoriale” Lei si sta impegnando in una causa nobile pensando anche alle altre mamme, e le istituzioni gliela vanificano. Mi dispiace gettare un ombra sulla strada illuminata dal ricordo di suo figlio, ma io la seguo con grande affetto e ammirazione. Sono un napoletano che vive a Roma da trent’anni e sapesse quante volte mi sono sentito dire da gente cosiddetta normale come la signora della porta accanto. “A voi napoletani vi dovrebbero ammazzare tutti” e non sono ultras che frequentano gli stadi, quindi non si meravigli se la società della Roma non si fa sentire? Non si fa sentire perché non gliene frega niente a nessuno in questa città, sulla quale sventola il vessillo del menefreghismo. Con affetto e stima un suo fedelissimo tifoso
Topic: LETTERA ALLA MADRE DI CIRO (Letto 490 volte)