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Il problema è che ci sia un Briatore non che una volta che c'è fa pagare quello che fa un occhio della testa
si, però la puoi leggere anche al contrario....Briatore c'è anche perchè fa pagare un occhio della testa ciò che non vale.Io infatti faccio un discorso border-line con quello che dite tutti.Avrete capito infatti, da alcuni miei interventi precedenti, che sono assolutamente d'accordo sul concetto che la qualità si paga.Però...DEVE essere qualità, appunto.Io ritengo di avere una sufficiente cultura culinaria, visto che amo cucinare, per capire se su una pizza ci mettono bufala e fiordilatte di qualità al posto della mozzarella crescenza vecchia di 4 giorni avanzata al supermercato ( e non tutti ci riescono ).E se un Pepe in Grani, piuttosto che un Vesi, piuttosto che un Capuano, piuttosto che un Vitagliano, mi mettono ingredienti di eccellenza e mi fanno pure fare un percorso degustativo di livello, pur se sopra una pizza, capisco che devo pagare e sono pure contentissimo di pagare.Se me lo posso permettere, soprattutto.La pizza nasce come alimento popolare, e va bene...ma può prendere anche altri percorsi, nessuno lo vieta...mica c'è un dogma talebano da osservare senza diritto di scamparla.Quello che non mi va è essere preso per il culo.Quindi ci devono essere dei limiti.So perfettamente che in un locale si paga pure la location, la zona e l'organizzazione.E pure mi va bene.Però, appunto, con dei limiti.Se uno di questi mi porta una pizza con sopra mozzarella stantia e ma mett 12 euro perchè io stong o Vommer'...beh...io c'a chiav nfaccia ( modo burino e teatrale di esprimere la cosa, ovviamente...si traduce con un tu a me nun m' vir chiù ...).La minerale da mezzo litro a 10 euro per me è inaccettabile ovunque, ad esempio, pure nella piazzetta di Capri.Devono esserci, appunto, dei limiti.Location e contorno contano, ovviamente, ma fino ad un certo punto...oltre un determinato limite deve scattarmi l'eccellenza.E la maestria dell ristoratore.E quella te la pago...te la pago pure salata.Se mi fai un impasto leggerissimo e sublime, se le materie prime sopra oltre a d essere di primissima qualità sono anche abbinate in modo tale da suscitarmi l'ebbrezza di un tripudio di sapori che si sposano perfettamente...beh...io ti pago.Anche la bravura merita un riconoscimento economico, non solo la nuda materia.Ma su altro bisogna stare attenti a non farselo mettere a pitoff.L'acqua se l'accattan a 20 centesimi a botteglia al Quisisana come addu Peppe o zuozo abbasc' e Vergini...e se il Quisisana la incasa a livell e prezzo oltre i limiti della decenza per me se ne può ì pur affanculo.Pur se ten Chiara Ferragni sul manifesto...anzi, SOPRATTUTTO in quel caso... ....
Tutto giusto, ma è il cliente che decide. Se mi vendi roba scadente io me ne accorgo e, non solo non vengo più, ma ti faccio anche una cattiva pubblicità e non scrivendo recenzioni negative ma con il passaparola che è ancora peggio.Chiudi in pochi mesi ...Voi veramente pensate che Briatore andrà avanti per molto vendendo quel cartone a 65 euro?
ma briatore fa sempre questo è uno speculatore: sfrutta la pubblicità inziale per attirare i gonzi, a lungo andare nessuno ci va più e chiude. Lo ha fatto già con le discoteche franchise billionarie e con altri prodotti, mi pare fece una catena di kebab che vendeva a peso d'oro. Adesso lo fa con la pizza e i fessi gli danno corda facendo il suo gioco
Il problema è l'inverso, ci sono pochi Briatore e troppi nullafacenti tipo quel Lino, ovviamente napoletano, che sta spopolando su rete 4 che percepisce 800 euro di reddito di cittadinanza e non ha nessuna intenzione di andare a faticare ... ma questo è un altro discorso
Esatto bravissimo, intanto investe i suoi soldi e fa girare l'economia. Prima o poi si accorgeranno che la sua pizza è una ciofeca, non ci andrà più nessuno e chiuderà, non credo in perdita. Nel frattempo crea lavoro ...Poi l'errore che fa lui è quello di discutere di argomenti che non conosce. Fai semplicemente il finanziatore e non parlare della pizza se non sai nemmeno accendere il fornello di casa tua ...
lol con tutto questo starnazzare hanno accreditato Briatore nel mondo della ristorazione. Ora è legittimato a parlare di impasti e lievitazione, di conserve e latticini. Insomma oggi Briatore è magicamente divenuto un imprenditore del cibo quando fino a ieri il suo codice ATECO principale era "servizi personali almost barely legal all'oligarca" look
Libero mercato essere come :Maglia sporca di Peppe o parulan 0 euroCandela con umori vagineii di Gwinneth Paltrow 140 EURLa prima nessuno la caga manco Peppe.La seconda sold-out prima che esca.L' apparenza vale più dell' essenza.