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Topic: La pizza è una cosa seria  (Letto 237072 volte)

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Online NikGerace

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« Risposta #2940 il: Luglio 05, 2023, 16:46:23 pm »
Ma che stai a di, mica lo reputo un coglione un cuoco. Non lo reputo un'artista e non capisco in cosa gli starei mancando di rispetto. Nemmeno MAradona lo reputo un'artista con tutto che lo venero

Si ho capito il tuo pensiero, ti sto dicendo che è sbagliato.

Un artista è colui che eccelle nel suo campo, non è che deve per forza scolpire il David o dipingere l'Ultima cena altrimenti non si può chiamare artista ..
FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

AMICO DI TUTTI, COMPAGNO DI NESSUNO

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    « Risposta #2941 il: Luglio 05, 2023, 16:46:57 pm »
    E per una banalità del genere c'è bisogno di studiare?
    L'arte è semplicemente una forma di creatività che si può esprimere in qualsiasi disciplina

    penso sia sul dizionario sotto la voce: banalità

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      « Risposta #2942 il: Luglio 05, 2023, 16:47:16 pm »
      non prendertela con me, prenditela con l' epistemologia la semiotica e il concetto di arte che si è evoluto di pari passo con la filosofia. Magari tra cento anni scriveranno trattati suoi cuochi anzichè che sui registi o gli artisti contemporanei. Per adesso sono due cose diverse e infatti hanno percorsi di studio completamente diverse. Che poi tu voglia buttare tutto nello stesso calderone sticazzi il resto del mondo non la pensa come te e infatti non vedrai mai Bottura alla biennale o Cannavacciulo alla fiera di Basilea :boh:

      Non li vedrai mai...

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      Piatti come opere d’arte: i 10 più stupefacenti
      Il legame tra l'alta gastronomia e l'arte si fa sempre più stretto e costante: sono tantissimi gli chef che si lasciano ispirare dal mondo artistico, costruendo nel piatto delle vere opere contemporanee
      DI VALENTINA DIRINDIN

      7 NOVEMBRE 2021
      Piatti come opere darte i 10 più stupefacenti
      «La cucina è di per sé scienza, sta al cuoco farla diventare arte»: la frase è di Gualtiero Marchesi, il cuoco dei cuochi del nuovo Rinascimento della cucina italiana, colui che ha elevato la nostra passione per il cibo in qualcosa di superiore, di apprezzabile in tutto il mondo, di degno di nota per le grandi guide internazionali.

      Lui, prima e più di ogni altro in Italia, ha lasciato nella storia della gastronomia nazionale piatti iconici, belli prima ancora che buoni. Uno su tutti, il Riso, oro e zafferano, piatto la cui mise en place perfetta e geometricamente e cromaticamente armonica trasformava per la prima volta una ricetta di un cuoco italiano in un’opera d’arte contemporanea.

      Non è un’esagerazione: che ormai l’altissima cucina abbia una sua di dignità artistica è dato per assodato, come conferma l’interesse che il mondo della critica e le istituzioni che si dedicano all’arte hanno per le creazioni degli chef di fine dining. Ristoranti stellati che si moltiplicano all’interno dei musei di tutto il mondo e collaborazioni tra chef e artisti, che si ispirano a vicenda.

      Gli esempi non si contano, a partire, tanto per citarne uno, dal MOMA di San Francisco, che ha voluto costruire una sorta di esposizione permanente dei piatti più significativi dell’altissima gastronomia internazionale, raccogliendoli e riproponendoli grazie al lavoro dello chef Corey Lee, che li ha selezionati, studiati e riproposti in un curioso progetto artistico pop up dedicato alla cucina d’autore. Oltre cento piatti, creati dagli chef più innovativi, talentuosi e influenti del mondo, sono stati proposti all’interno di In Situ, il ristorante del celeberrimo museo di arte contemporanea statunitense.

      Negli ultimi decenni, il vincolo tra arte e gastronomia è diventato una vera e propria scienza e materia di una seria indagine storica», ha spiegato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. «Il nostro intento, in questi video, è quello di creare un legame ancora più stretto con le opere del Museo, inserendole in un contesto attuale e vitale. Il cibo dipinto e quello cucinato si incontrano così su un piano di verità che stimola l’attenzione dell’osservatore e porta alla ribalta i significati profondi e inaspettati nascosti nelle scene e nelle nature morte create dai pittori».

      Quattro chef di fama internazionale e l’arte contemporanea: sono questi gli ingredienti alla base degli incontri di Eat Art – Arte in Tavola, l’iniziativa programmata dalla Fondazione De Fornaris dal 9 febbraio al 2 marzo 2015 alle 18.30, nella sala conferenze della GAM.

      Grandi “artisti dei fornelli” con Danilo Eccher, spiegando quale sia il loro rapporto con l’arte contemporanea e in che modo questa abbia influenzato la loro professione di chef.

      Lunedì 9 febbraio il maestro Gualtiero Marchesi incentrerà il suo intervento sul rapporto con gli artisti che gli hanno ispirato gli storici piatti: Pollock con il “Dripping di pesce”, “L’uovo al Burri”, Piero Manzoni con “Le Achrome di Branzino” e Hsiao Chin con il “Risotto mantecato al profumo di tartufi bianchi e... neri”.

      Lunedì 16 febbraio il tristellato Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena, parlerà della propria passione per l’arte contemporanea, che ha portato nel suo ristorante opere di Francesco Vezzoli e Maurizio Cattelan. Sono inoltre profondamente segnati dall’amore per l’arte contemporanea due dei suoi piatti più celebri: “Tutte le Lingue del Mondo” e“Camouflage”.

      Protagonista dell’incontro di lunedì 23 febbraio sarà Enrico Crippa, chef del Ristorante Piazza Duomo di Alba, nel quale è possibile ammirare opere di artisti come Francesco Clemente. E non è certamente un caso che uno dei suoi piatti più apprezzati sia stato chiamato “Panna Cotta Matisse”.

      Lunedì 2 marzo l’incontro sarà con Matteo Baronetto, giovane chef di Del Cambio di Torino, storico ristorante i cui decori e arredi ottocenteschi dialogano con opere di Martino Gamper, Michelangelo Pistoletto, Izhar Patkin, Pablo Bronstein e Arturo Herrera.

      Eat Art – Arte in Tavola è un’iniziativa della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris alla quale ha collaborato Enrica Melossi, inserita negli appuntamenti di Expo – Exto 2015.
      Al termine di ogni incontro è previsto un cocktail offerto da Excantia e Gerla.

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      DIEVA PERASSO,
      06 Febbraio, 2017
      ristoranti-musei-chef-famosi
      Davanti alla celebre Campbell soup di Andy Warhol non vi verrà forse l’acquolina in bocca, ma come reagireste se dopo una visita al museo fosse possibile assaporare pietanze così incredibili da sembrare la continuazione dell’area espositiva?
      Accade ormai da qualche tempo in diversi musei del mondo, dove il concetto di semplice ristoro dopo o durante la visita è ormai superato. Sì, perché il pasto al museo è curato come se fosse un’opera d’arte, anzi, il pasto stesso è un’opera d’arte.

      COREY LEE AL MOMA DI SAN FRANCISCO
      Non a caso a prepararlo sono grandi, grandissimi chef. Talvolta si è trattato di esperienze isolate, in puro stile pop-up, ma in alcuni casi l’esperienza è lì per restare - si spera -, molto a lungo.

      Al Museum of Modern Art di San Francisco lo chef Corey Lee ha organizzato il menu come se stesse curando una esposizione artistica. Il menu si trasforma in galleria, e nel ristorante In Situ la collezione è ampia e tocca i migliori chef al mondo. Lo stesso Lee ha girato le migliori cucine del mondo per imparare i segreti dei colleghi (lui stesso ha un tre stelle Michelin poco lontano dal museo) e li propone nel suo menu che spazia dai piatti di Bottura a quelli di Adrià.


      Direi  che è già accaduto, e non solo in Italia.




        Online NikGerace

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        « Risposta #2943 il: Luglio 05, 2023, 16:50:37 pm »
        L'arte è semplicemente una forma di creatività che si può esprimere in qualsiasi disciplina

        penso sia sul dizionario sotto la voce: banalità

        Pensa un po', anche un barman può essere un artista se ti propone il cocktail che hai chiesto con una coreografia particolare
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          « Risposta #2944 il: Luglio 05, 2023, 16:51:16 pm »
          Ma che stai a di, mica lo reputo un coglione un cuoco. Non lo reputo un'artista e non capisco in cosa gli starei mancando di rispetto. Nemmeno MAradona lo reputo un'artista con tutto che lo venero

          No è solo che la tua concezione di artista è relegata ad un concetto accademico ristretto ma non stai offrendo nessuno.

            Online Arch Stanton

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            « Risposta #2945 il: Luglio 05, 2023, 16:52:07 pm »
            Non li vedrai mai...


            ma che è non capisco niente  :look:

            Da quello che leggo qua e la sembra che hai trovato notizie di qualche museo che per attirare qualche gonzo ha invitato un cuoco a cucinare, oppure di qualche dibattito dove invitato cuochi a caso. Non capisco che vuoi dimostrare

              Online alex70

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              « Risposta #2946 il: Luglio 05, 2023, 16:52:18 pm »
              Se non la smettete posto uno di quei video che spopolano da un pò con gli americani che cucinano nel lavandino... :sese:

                Online Arch Stanton

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                « Risposta #2947 il: Luglio 05, 2023, 16:53:42 pm »
                Pensa un po', anche un barman può essere un artista se ti propone il cocktail che hai chiesto con una coreografia particolare
                sisi mo me lo segno  :look:

                  Online NikGerace

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                  « Risposta #2948 il: Luglio 05, 2023, 16:54:56 pm »
                  Se non la smettete posto uno di quei video che spopolano da un pò con gli americani che cucinano nel lavandino... :sese:

                  Potrebbe essere un'interessante ed innovativa forma di arte  :look:

                  La mente bisogna aprirla, altrimenti restiamo sempre ancorati al Cristo velato ed alla tecnica del chiaro scuro del Caravaggio  :look:
                  FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

                  AMICO DI TUTTI, COMPAGNO DI NESSUNO

                    Online jacksparrowraf

                    • Senza la chiave non apriamo quel che si apre con la chiave che lo apre, e a quale scopo scoprire qualcosa che rimarrebbe comunque chiuso, noi, non avendo, la suddetta chiave che invece lo aprirebbe avendola?!
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                    • Omar Sivori
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                    « Risposta #2949 il: Luglio 05, 2023, 17:00:45 pm »
                    Mettetela come volete, ma io di fronte alla maestosità di una Pasta e fagioli, alla potenza dello zitone alla genovese e alla offuscante luce che emana uno spaghetto aglio, olio e peperoncino rimango sempre senza parole e a bocca aperta!  :o


                    Joshua: Strano gioco. L'unica mossa vincente è quella di non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?

                    "Un bravo allenatore fa giocare bene anche giocatori scarsi, uno scarso allenatore fa giocare male anche giocatori forti"

                      Online Granchetiello

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                      « Risposta #2950 il: Luglio 05, 2023, 17:04:19 pm »
                      Si ho capito il tuo pensiero, ti sto dicendo che è sbagliato.

                      Un artista è colui che eccelle nel suo campo, non è che deve per forza scolpire il David o dipingere l'Ultima cena altrimenti non si può chiamare artista ..
                      Ma tu ci hai mai mangiato da questi grandi artisti o li consideri tali semplicemente fidandoti di quello che dicono a Masterchef? No perché fino a prova contraria l'arte dovrebbe anche essere fruita e interiorizzata e per questo non trovo giusto andare ragliando su un forum che Carlo Crack è un'artista non sapendo nemmeno dove sta il suo ristorante look
                      Così come trovo improbabile immaginare un critico d'arte che fra 500 anni parla di quanto erano buoni i tortellini di Bottura look
                      -------------------------
                      29/05/1985 :sbav:

                      S'i fossi foco arderei l mondo
                      S'i fossi vento lo tempesterei
                      S'i fossi insigne lo tiraggirerei

                      "Arrivare quarti non è importante, è l'unica cosa che conta" (eurelio 25:17)

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                        « Risposta #2951 il: Luglio 05, 2023, 17:08:19 pm »
                        Per la verità da queste parti effettivamente il cuoco è considerato un mestiere senza nè arte nè parte, così come quello del cameriere.
                        Ma questo è dovuto al fatto che una stragrande maggioranza di nullafacenti si apre una pizzeria e chiamano lo sfigato di turno che sa cuocere due melanzane a funghetti per pagarlo quattro nocelle, tanto se sai fare le melanzane sai fare tutto.

                        Ecco, Arch e Granchetiello hanno questa concezione di cuoco ...

                        Ed è effettivamente così, ma non vale per tutti, anzi.
                        Già nei secoli scorsi c'erano super star della cucina:
                        Escoffier
                        Clause
                        Carame
                        Cavalcanti
                        Scappi
                        La Varenne
                        Astrusi
                        Che scrivevano libri inventavano tecniche, tecnologie e nuovi piatti.


                          Online chughino

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                          « Risposta #2952 il: Luglio 05, 2023, 17:10:50 pm »
                          ma che è non capisco niente  :look:

                          Da quello che leggo qua e la sembra che hai trovato notizie di qualche museo che per attirare qualche gonzo ha invitato un cuoco a cucinare, oppure di qualche dibattito dove invitato cuochi a caso. Non capisco che vuoi dimostrare

                          Semplicemente che i curatori dei musei ritengono la cucina arte.
                          Penso che siano esempi che dimostrano che iconoclastia accademica a prate la cucina sia considerata arte.

                            Online Granchetiello

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                            « Risposta #2953 il: Luglio 05, 2023, 17:11:21 pm »
                            Ed è effettivamente così, ma non vale per tutti, anzi.
                            Già nei secoli scorsi c'erano super star della cucina:
                            Escoffier
                            Clause
                            Carame
                            Cavalcanti
                            Scappi
                            La Varenne
                            Astrusi
                            Che scrivevano libri inventavano tecniche, tecnologie e nuovi piatti.
                            Lolol
                            Tipo?
                            -------------------------
                            29/05/1985 :sbav:

                            S'i fossi foco arderei l mondo
                            S'i fossi vento lo tempesterei
                            S'i fossi insigne lo tiraggirerei

                            "Arrivare quarti non è importante, è l'unica cosa che conta" (eurelio 25:17)

                              Online George Stobbart

                              • Degustatore di ananassi
                              • Antônio Careca
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                              • Squadra del cuore:
                              « Risposta #2954 il: Luglio 05, 2023, 17:17:56 pm »
                              Cosa c'è di artistico in un piatto? :look:

                                 

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