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Io mi sto dando ai classici moderni: dopo “L’Alchimista” adesso sto leggende 1984 di Orwell, stupendo In pila c’è poi Siddharta e La fattoria degli animali
1984 è IL libro per me
Altro che nobel a Dylan. http://www.ilpost.it/2016/11/30/erri-de-luca-peggior-scena-di-sesso-bad-sex-fiction-award/
@nomercy The conspiracy against the human race, letto in inglese: non concordo con la maggior parte della sua visione dell'umanità, ma è un'interessante sfida al lettore piena di spunti tutt'altro che confortevoli e tranquilli. MALIGNANTLY USELESS. Consigliatissimo ai lettori nomercyani più disillusi e scettici riguardo l'autodeterminazione del pensiero e della coscienza e agli amanti delle atmosfere più cupe di Poe e Lovecraft.
Leggiti la persuasione e la rettorica, forse è pesante ma ci sono 2 o 3 bombe atomiche a partire dall'inizio
Ho letto qualcosina e il tizio suicidatosi sembra fare al caso mio, ma "Saggio filosofico" e "forse è pesante" sono una una barriera insormontabile per me, probabilmente non andrei oltre pagina 5. Se non ho capito male il soggetto, non basta un buon Cioran d'annata?
@manuelito Questo mondo è pieno di gente che non smette di rivolgersi alla scienza chiedendole che la salvi da qualcosa. Altrettanta gente, forse anche di più, preferisce chiedere la salvezza ai vecchi e rispettabilissimi sistemi di credenze, con le loro deviazioni settarie. E allora crede nella divinità del vecchio testamento, un bacucco incontinente che ha insozzato se stesso e l'universo con la propria corruzione, un surrogato economico di divinità che si fa passare per l'originale (domandate agli gnostici). Crede in gesù cristo, una nullità storica cucita insieme, come il mostro di frankestein , con i pezzi rubati alle tombe di messia morti e sepolti: un pupazzetto salvatore. Crede in allah, magnaccia di vergini, e nel suo maggiordomo maometto, profeta ritardatario pioniere di un'impostura all'ultimo grido in un mercato emergente di credenti che i prodotti religiosi sulla piazza non rifornivano adeguatamente. Crede in qualsiasi cosa comprovi la sua importanza come persone, tribù, comunità, e in particolar modo come specie che resisterà in questo mondo e forse in un aldilà che sarà pure incerto nella sua realtà e poco chiaro nella sua struttura, ma che sazia nella gente la brama di valori 'non di questa terra': il deprimente, insignificante posto che la sua coscienza è costretta ogni giorno a schivare. È ovvio, allora, che ad autori come zapffe, schopenhauer e lovecraft sia toccata la marginalità quando hanno omesso di affermare il merito e la meraviglia dell'umanità, la validità dei suoi valori (eterni o provvisori) e, naturalmente, un mondo privo di una fine pronosticabile o, per lo meno, un mondo la cui fine nessuno vuole vedere.LololQuanti di loro ha accappottato in un attimo
per quante pagine continua a pontificare?