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Senza contare che per poco uno di loro ci moriva a causa sua
A me la serie piace,da napoletano non mi sento offeso dalla sua produzone.Badate che è vero si parla di camorra, su vedono le vele, secondigliano, ma potrebbe essere (agli occhi di un "forestiero") qualsiasi periferia degradata in qualsiasi città del mondo. E credetemi ce ne sono molte e ben peggiori (sotto tutti i punti di vista) da quelle che sono immortalate nella serie.Un ragazzo, un tesista, messicano quà da me quando ha visto qualche puntata mi ha detto "che teneri che siete dalle parti vostre" ovviamente scherzando allusivamente al fatto che dalle sue forse fanno cose ben peggiori.L'idea che non è colta da tutti non è raccontare la camorra o i camorristi al mondo, ma raccontare il mondo dal punto di vista di sta gente. Che secondo me è una idea nuova, non dico migliore o peggiore, ma nuova si. Abbiamo avuto quanti film, quanti libri, che parlano di camorra? Però solo due pellicole hanno "graffiato" l'opinione pubblica nostrana: il Camorrista, con Ben Gazzarae Gomorra.Il primo perché appunto raccontava schiettamente la camorra al mondo,il secondo perché ha raccontato il mondo dal punto di vista di persone che vivono in quegli ambienti camorristici.Mia umile analisi da lettore avido.P.S.: la terza puntata è SPETTACOLARE ai livelli della prima stagione, a mio parere.
Torno a ripetere che Gomorra è molto più vicina come contenuti al cinema di Mario Merola che alla realtà o alla pretesa di raccontare la realtà, che sia dal punto di vista dei camorristi poco importa perchè siamo lontani anni luce. Gente pluriomicida che cammina liberamente per Napoli e muove centinaia di migliaia di euro come se nulla fosse, Ciro novello Maestro che istruisce l'allievo solo con frasi fatte e carismatiche, poliziotti e magistrati nemmeno pervenuti in cinque anni di copertura temporale della serie; in questa serie la camorra rappresenta un mondo autoregolamento e autoreferenziale non soggetto a nessun tipo di intervento esterno, i personaggi vengono stereotipati e appiattiti proprio come è plot tipico delle telenovele e del film di genere polizziottesco di stampo Meroliano. Nella realtà Ciro sarebbe nascosto in qualche buco realizzato sotto l'armadio di un vascio e Genny a San Vittore, il lasso di potere tipico del Camorrista varia dai 2 ai 3 anni poi viene fatto o arrestato, gli anni 80 sono passati da un pezzo. Diciamo che Gomorra è fiction e come tale mi va pure bene perchè intrattiene, io la guardo con piacere, riuscendo ogni tanto a fornire anche qualche bella prova registica, perciò cerchiamo di evitare di caricarla troppo da un estremo e dall'altro, trovo ridicole le uscite di de Magistris in merito tanto quanto quelle di Saviano.Il tema mafia camorra criminalità viene trattato al cinema da decadi, possiamo tranquillamente discernera tra generi. C'è il b-movie, che per me ha altissima dignità badate bene, film come 'Milano Calibro 9' 'Milano odia la polizia non può sparare' e il filone meroliano sono dei miei cult personali e potrei citarvi decine di stracult di quel genere che mi ha sempre fatto pariare malamente; poi c'è il filone d'autore più neorealista e attinente alla realtà, il che non è per forza garanzia di qualità tra un brutto film neorealista e un buon poliziottesco io mi guardo sempre il secondo, nei quali possiamo annoverare 'la bas educazione criminale' 'le conseguenze dell'amore' 'anime nere' 'Gomorra-film' 'la promessa dell'assassino' se vi piace la mafia russa.Il problema di Gomorra è che rispecchia tutte le regole narrative di un b-movie, ma atteggiandosi da film neorealista risulta irrisolto e caricaturale in alcune parti. Per il resto per la media italiana è una fiction di altissimo livello
Da avido mi dovresti citare Gomorra film però. Che è ben altra cosa, ben altro target in termini di audience... Etc etc. Il Camorrista è un b movie per me, quelle capate nel finestrino sembrano una scena perculabile in un video di Yotobi.
assafà Arch si stanno facendo i pesci in mano con la puntata n°3 glielo vuoi dire tu che è stata di una banalità terrificante?
Il clichè della gelosia del figlio verso il padre che si lega ad un uomo di fiducia penso che abbia le sue prime messe in scena al cinema ai tempi del western di John Ford, in tempi più recenti per restare in tema criminalità 'Era mio padre'. Se vogliamo risalire a precenti lettarari penso che Sofocle abbia sicuramente scritto qualcosa in merito Comunque questo è un problema minore, quasi tutto è già stato fatto. Basta solo non spacciarlo per grande cinema della realtà
sono tue rispettabilissime opinioni, per altro non così lontane dalle mie.io non sostengo che Gomorra-La Serie sia un prodotto che ha una profondità superiore od inferiore a "Romanzo Criminale" per dire (che ha lo stesso regista mi pare di capire).sto solo dicendo che i vari film di Merola, che pure parlano di camorra e camorristi, non sono mai usciti dai confini regionali ma anche cittadini. Perché?al di là di opinioni sulla qualità dei lavori, assumiamo che è come dici (non ci sono problemi per me), ovvero che Gomorra-la-serie è il nuovo Mario Merola: come mai il tesista messicano che sta da me si è visto qualche puntata di Gomorra e non sa chi sia Mario Merola? Ma poi pure che lo sapesse ... pensi lo vedrebbe/apprezzerebbe? Personalmente non credo, ma è solo la mia opinione.questo per rimarcare quello che secondo me è un punto di novità nel modo di narrare vicende se ci pensi anche vecchiarelle.e da lettore avido, sebbene parliamo di un altro medium, riconosco questa novità appunto perché ho letto decine di libri sulla questione e visto diverse pellicole.ci mancherebbe non sono un esperto e non faccio il critico, ma riconosco una novità quando la vedo ... così come vedendo il Napoli di Benitez e quello di Sarri riconosci che sebbene abbiano gli stessi giocatori, ti rendi subito conto che sono due modi di fare calcio diversi.