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La logica generale è più o meno questa: se una cura funziona o no è una questione che tocca meccanismi psicologici?
In definitiva tu consideri l'elemento emozionale primario rispetto alla conoscenza stretta di un fenomeno io invece penso l'inverso.
Il guaritore di mali incurabili
Il link che c'entra con quello che hai postato? Hai sbagliato link?
sorry (quello è il continuo) http://www.psychologytoday.com/blog/one-among-many/200906/conspiracy-theories-epistemology-entertainment
Il link che c'entra con quello che hai postato? Hai sbagliato link? Su cosa vuoi discutere: del link o "dell'illumismo che ha fallito?" o della scienza che deve essere accessibile a chiunque? (cosa che non condivido affatto).
non volevo discutere di niente ho letto quest'articolo che parlava della scienza e della recezione della scienza da parte della società (cosa di cui si parlava qualche pagina fa) e l'ho postato ... cmq il progetto dell'illuminismo è morto e sepolto
Se cominci a mettere in mezzo Matteo un filo di meno
Credere ciò che è convenzionalmente considerato improbabile permette i teorici della cospirazione di vedere se stessi come una élite epistemologico sotto assedio. Coloro che hanno letto la fonte giusta hanno guardato più profondamente nel vero tessuto della vita e nelle cause ultime della vicende umane. Questa è, credo, una mentalità fondamentalmente narcisistica, non diversamente da quello che Matteo (22,14) ha detto annunciando che "Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti." Nella sua forma più pura, una teoria della cospirazione include l'idea escatologica che a un certo punto - di solito all'interno del ciclo di vita dei suoi sostenitori - l'intero sistema sarà evidente a tutti. I teorici verranno esaltati per la loro lungimiranza e il resto di noi sarà umiliato.