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Aspie, se apro a Sannazzaro oggi io non sono un pescetiello di cannuccia, ad oggi per aprire in quei luoghi o hai spalle forti o un nome di richiamo.Se fai marketing ste cose le sai,non mettere il proprio background in una impresa sarebbe folle soprattutto in quel luogo.Ti ricordo che il sarago aveva una gestione pessima era legato a come si fa azienda negli anni 50 e non come si fa oggi.Ok sei un manager bene anzi ottimo, facciamo così mi devi far avere una fideiussione o un prestito e devi seguire il management di due tipo di Chughino.1 il Chughino top pizzaiolo che va in televisione a sparare michiate su argomenti come la chimica di cui non sa un cazzo, ma fa una pizza di padre eterno, con i migliori ingredienti scelti da coltivatori e allevatori, quell' Chughino ha già un cospicuo conto in banca, dei soci pronti ad entrare in impresa e vuole aprire una pizzeria che deve mettere le palle in testa a Vesi, la vuole aprire nei pressi del hotel Vesuvio.L' altro Chughino è uno che vuole svoltare si è sfasteriato di fare l' idraulico perché non gli da soddisfazione, da ragazzo faceva il pizzaiolo ed era portato ha un 10'000/ 15'000 euro da parte e invece di fare i propri comodi vuole finalmente aprire la sua pizzeria a Capodichino.Mo tu da manager mi devi fare un piano di rischio per i due profili e dirmi chi ha più possibilità di avere un prestito per l' impresa e chi personalmente rischia di più a livello economico.
Più del doppio è esoso? Seriamente dove hai studiato queste cose sono curioso. Ma lo sapete che la mozzarella di bufala va anche a 15€ al Kg? secondo voi sulla pizza non ci vanno nemmeno 100 grammi di mozzarella, già sarebbero 1.5€ (sempre conti alla cazzo, ma non tanto) e la mozzarella che rimane e non puoi usare lo sai che la devi mettere nel costo piatto? o stiamo immaginando una ristorazione a zero sprechi? e mettici il fitto il personale e tutto il resto...
Ma tu te pienz che Ciro Salvo, Sorbillo, Cacialli e Vesi primm faceven e Gummist?
No ma per l' appunto ti dico che un fesso qualunque in zone in non apre e se lo fa si accappotta.Che chi apre in zone del genere ha un background di tutto rispetto alle spalle.
Io la pizza gourmet me la vado a mangiare, non solo per uscire dalla monotonia di capricciosa, marinara, margherita e salsicc e friarielli, ma anche perché secondo me oltre agli ingredienti, in una pizzeria gourmet paghi anche il costo della ricercatezza (che ha un costo in tempo e risorse umane) e del servizio, che non è solo il cameriere che ti porta la pizza a tavola o che sparecchia, paghi anche l'impegno a trovare l'accostamento originale, la scelta di quella patata specifica pure per un crocchè, perché rispetto a quell'altra patata ha meno amido, una consistenza migliore o che ne so. Paghi anche per l'ingrediente fresco che se non viene usato si perde e si butta e per un impasto leggero che lievita tanto tempo e non ti resta mai sullo stomaco. Faccio tre esempi scemi, dai Masanielli (Sasà, non Francesco), la mia ragazza prese una pizza da 8-9 euro. La portarono a tavola e la pizza era bella, cotta bene, condita bene e aveva un ottimo sapore. Dopo un minuto, con la pizza già cominciata, arriva il cameriere mortificato con un'altra pizza in mano, si scusa e dice che ha commesso un errore perché il pizzaiolo ha detto che quella pizza non doveva uscire e che ne ha fatta già un'altra, si scusa di nuovo, chiede il permesso di prendere il piatto e lo sostituisce con l'altra pizza. Noi non ci eravamo accorti di niente, allora la mia ragazza chiede cosa avesse di sbagliato e il cameriere ci mostra un buchetto piccolissimo sul cornicione, tipo di una bolla d'aria che era scoppiata, come ne ho visti su un milione di pizze, e ripete che il pizzaiolo aveva detto che non doveva uscire ed era stata portata per errore. Secondo esempio, qualche mese fa siamo andati da Nino Pannella a Mariglianella, che ha una pizzeria conosciuta ad Acerra e che adesso ha aperto anche una seconda sede dove lavora un altro pizzaiolo. Era in settimana e il locale non era pieno, quindi per posizione e per via della cucina a vista si sentiva ogni tanto quello che diceva il pizzaiolo. Esce una pizza e l'aiutante la mette in un piatto, ma il pizzaiolo che stava facendo altro si gira e dice che quella pizza non deve uscire e che la rifà subito perché, cito testualmente, non era abbastanza rotonda. Terzo esempio, vado da Gigione a Pomigliano, prendo un panino composto che viene intorno ai 9-10 euro e specifico la cottura al sangue per l'hamburger. Io ammetto che sono un po' fissato, perché la carne se so che è buona la mangio quasi solo al sangue e già la media cottura mi fa passare la voglia. Comunque inizio il panino e dopo qualche morso mi rendo conto che l'hamburger non è ben cotto, neanche medio, però quasi. Lo dico al cameriere che non si scompone proprio, si scusa, prende il panino e lo porta dentro e dopo 5-10 minuti scarsi mi arriva un altro panino.In questi tre casi, due provocati spontaneamente da chi sta in cucina e uno condizionato, il costo di un piatto, che per un errore banale e che può capitare tante volte durante un servizio, finisce per raddoppiare. Ed è un costo che incide maggiormente, secondo me, su una pizzeria o una paninoteca gourmet, prima di tutto per il costo degli ingredienti, ma anche perché nella pizzeria classica le aspettative sono differenti e l'errore dal cliente viene tollerato più facilmente, in una pizzeria gourmet il cliente sa di pagare per un prodotto d'eccellenza e pretende l'eccellenza, quindi sarà più portato a notare il difetto. Io sono esperto di economia e gestione nei limiti dell'esame di Micro e Macro che ho dato a Giurisprudenza, però se gestissi una pizzeria gourmet conterei anche questo nella decisione del prezzo.
Toni' hai dato gli esempi giusti, si va da ristoratori elitari per esulare dalla quotidianità.I ristoranti dovrebbero comportarsi sempre in modi del genere quando richiedi un prezzo importante magari quasi ingiustificato. Purtroppo la serietà e l' onestà sono cose rare in questo mondo.
No ti volevo dire hanno iniziato dal basso e poi sono arrivati dove sono arrivati, è inutile ed offensivo per l'altrui intelligenza dire faccio l'idraulico e mi voglio aprire il locale alla riviera di chiaia. apriti la pizzeria "normale" e fatti valere. Il discorso sui costi che fai è un po' campato in aria, non esistono ristoranti a zero sprechi ( nemmeno quelli che riutilizzano le scorze delle patate e sono stellati) considerare il costo delle materie prime come hai fatto adesso tu è il primo passo per chiudere. Compri la mozzarella a 9 € e ne metti 100 grammi su una margherita DOP (50 grammi ti sciacqui la mola) il restante a fine giornata non lo usi? va messo nel costo se per assurdo la paghi a 9€ al kg e ne usi la metà nel costo del piatto devi mettere che ti è venuta a fare 18€ al KG; non so se sono stato chiaro. Ma mo ti allego qualche documento online può essere che ti fai più capace...http://www.chefmate.it/ilprof/risorse/pres_food_cost.pdfhttps://books.google.it/books?id=_Kz7oSkxpCEC&pg=PA52&dq=cost+food+restaurant&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwijl-70wM3ZAhVKvRQKHWdJDJAQ6AEIMDAB#v=onepage&q=cost%20food%20restaurant&f=false
Si ma hai capito che ti voleva dire? che proprio come ti dicevo io prima il suo piatto al ristoratore è costato il doppio e il doppio di una materia prima che costa di più incide di più del doppio del formaggio per pizza che compri alla Metro.
https://www.roccbox.com/eu/Testato è garantito per tutti noi all’estero che vogliamo un buona pizza
Viene buona credimi. Se riesco ti giro delle fotoInviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
Gourmet solitamente descrive nella gastronomia una classe di ristoranti, cucine, pasti o ingredienti di alta qualità, altamente sofisticati con grande attenzione alla presentazione e all'aspetto della pietanza. Negli Stati Uniti, viene usato per descrivere il cibo dal gusto elitari, con un'avversione contro il cibo populista. Gourmet è anche una classificazione del settore gastronomico per gli alimenti di qualità premium; alimenti e bevande, come il caffè, sono spesso divise tra una qualità standard e una "gourmet".Alcuni eventi quali degustazioni di vino si rivolgono a persone che si considerano buongustai. I programmi televisivi, come quelli su competizioni alimentari, ricercano e si rifanno a una qualità superiore alla media, appunto Gourmet. Il turismo Gourmet è un settore di nicchia della ristorazione che si sta sviluppando molto negli ultimi anni, per le persone che ricercano cibo o degustazioni, i ristoranti o le regioni alimentari e di produzione del vino.Giusto per ricordarvi cosa vuol dire gourmet.